Diversi ma complementari

 
Dalla diversità alla complementarietà, verso la reciprocità. Questo il tema approfondito nei giorni del lungo weekend 28 aprile - 1 maggio, in occasione di un ritrovo, a Nocera, al quale hanno partecipato 16 coppie provenienti da diverse regioni d’Italia.

È stato un momento di riposo fra le colline umbre,  ma anche di formazione e condivisione su un tema importante, forse fondamentale nella vita della coppia: valorizzare la diversità dei partner affinché essa non costituisca un ostacolo ma piuttosto un’opportunità per rendere ancora più vivo e ricco il rapporto.

Una bella sfida, visto che l’uomo e la donna appaiono come due mondi talmente diversi da mettere in difficoltà chiunque voglia cimentarsi nel trovare fra di loro dei punti in comune e dimostrare che, nonostante tutto, le diversità fanno da sfondo.

Ne è stata la riprova il primo lavoro del  primo giorno, quando siamo stati messi di fronte a un realtà che sembrava “non lasciare scampo”: i  cervelli dell’uomo e della donna,  osservati attraverso il funzionamento dei due emisferi, appaiono come  l’evidenza di due realtà talmente diverse da rendere talvolta problematico un cammino comune: le miriadi di connessioni all’interno di ciascun emisfero per l’uomo, impressionavano quanto la moltitudine di connessioni fra i due emisferi per la donna.

Mettendo subito in chiaro che non si trattava di un Seminario di medicina, si è comunque capito quanto fosse importante partire proprio da lì: due mondi diversi in grado però di valorizzare le proprie differenze per intraprendere il cammino verso la complementarietà e arrivare alla reciprocità.

Per dirla in parole semplici, se io ho quello che a te manca e tu hai ciò di cui io  ho bisogno, possiamo veramente essere un dono l’uno per l’altro arricchendoci a vicenda.

Un tale programma, a Nocera, non poteva rimanere solo teoria, ma andava verificato e messo in pratica immediatamente sul campo.  Per questo, ogni tema, esposto con apprezzata  competenza e professionalità, era seguito da alcune esercitazioni pratiche, che coinvolgevano i partner intenti a cercare un dialogo vero e sincero all’interno della coppia.

Era l’occasione per tradurre in pratica ciò che la teoria aveva poc’anzi spiegato: saper parlare, saper soprattutto ascoltare e mettercela tutta per  arrivare a un punto di incontro è stata la vera sfida dei giorni nocerini.

Abbiamo riscoperto ancora una volta l’importanza del dialogo all’interno della coppia, di ciascuna coppia,  come qualcosa di prezioso che va preservato e custodito quotidianamente.

Esso è poi sfociato naturalmente in un dialogo comunitario più allargato, fra tutte le coppie, un lavoro in plenaria che ha dato tanti buoni frutti perché intriso di comunione, partecipazione, scambio di idee, incoraggiamenti, propositi per il futuro.

E’ stato Importante iniziare ogni giornata con un momento di meditazione che poneva sempre l’accento sull’unità della coppia, attraverso una conversazione di Danilo e Annamaria Zanzucchi, i primi iniziatori del Movimento Famiglie  Nuove, distribuita, e mo’ di pillole, nell’arco dei tre giorni.

Abbiamo potuto apprezzare anche un particolare che non è passato inosservato: quando si parla di temi tanto delicati, come la diversità fra uomo e donna, non fa male, anzi è utilissima, l’attitudine a sdrammatizzare il più possibile alcune situazioni apparentemente scottanti, per dar modo di accedere ad un confronto il più sano e adeguato possibile, in modo brillante e divertente. Lo si è fatto attraverso numerosi attivatori-sketch che, di volta in volta, a seconda del tema svolto, sono stati proposti e, come  detto, molto graditi.

Le serate sono state sfruttate con un programma se possibile ancora più leggero e divertente: il film “Dopo l’amore” ha affrontato in modo concreto e realistico il tema della crisi, offrendo varie opportunità di riflessione che sono emerse, a mo’ di cineforum, dopo la proiezione e nei giorni seguenti.  Nelle altre due serate sono stati proposti dei giochi: uno di essi ha permesso a ciascuna coppia di descrivere, rappresentare e infine raccontare ai presenti la propria storia; altri hanno dato l’opportunità ai partecipanti di esprimersi riguardo al ruolo che ciascuno ha all’interno della coppia in alcune situazioni particolari.

Ma, come si diceva all’inizio, i tre giorni di convivenza sono stati anche occasione di vacanza e relax.  E così, oltre alle colline umbre, abbiamo potuto apprezzare tre città d’arte: Nocera, Gubbio e Assisi alle quali abbiamo dedicato i pomeriggi.

Riempiendo le macchine il più possibile per evitare problemi di parcheggio nell’affollatissimo weekend del 1° maggio, ci siamo spostati in entrambe le occasioni, vedendo e gustando ciò che il tempo ci permetteva.

In entrambe le occasioni è stata molto apprezzata l’accoglienza riservataci dalle comunità del posto, sia a Gubbio che ad Assisi, dove siamo stati accolti in focolare per un momento di convivialità e condivisione. In entrambe le giornate abbiamo comunque avuto a disposizione delle guide che, oltre ad agevolarci nell’indicarci i percorsi più opportuni, ci hanno dato l’anima e l’essenza di ciò che stava dietro ad ogni città, ogni chiesa, ogni via, mettendo in evidenza quello che ancora oggi, dopo tanti anni, essa rappresenta.

Una volta rientrati ciascuno nella propria città, ma ancora durante il viaggio di ritorno, ci siamo scambiati tanti messaggi che raccontavano la gioia di esserci ritrovati, di aver sfruttato l’occasione per andare in profondità personalmente, all’interno di ciascuna coppia e fra tutti i membri del gruppo, gioendo della grande amicizia che si è creata.  Gli obiettivi che ci eravamo fissati nei giorni precedenti, durante la preparazione del weekend, parevano raggiunti, e sembravano avessero già dato i primi frutti: uno fra tutti quello di scoprirsi diversi ma complementari.

Alcune impressioni: E’ stato  un bellissimo incontro. Conoscere nuove coppie, alcune ancora in cammino, altre arrivate alla meta, mi ha aiutato molto. Chi è ancora in cammino non mi fa sentire sola nel viaggio e chi è già arrivato mi dà speranza.

Nocera. Ancora nuove scoperte su come siamo fatti e sulle dinamiche relazionali di coppia. Fortissimi e coinvolgenti i giochi. Giornate imperdibili anche per le gite sul territorio. Avete illuminato le mie speranze. Alla prossima!”