Ecco, questi soldini basteranno?

 
La Fiera di San Giuseppe (17- 19 marzo) a La Spezia è da diversi anni anche un appuntamento con la solidarietà.

Tra i vari stand della festa patronale più importante della Liguria, le Famiglie Nuove e altre persone dei Focolari presentano i manufatti realizzati durante l’anno e oggetti raccolti nello spirito della comunione dei beni. Il ricavato del mercatino di beneficenza quest’anno è stato devoluto alle famiglie della Siria.

“Insieme possiamo dire sì alla pace con un gesto concreto perché il mondo può cambiare.” Raccontano Roberta e Roberto. Il passaparola viene condiviso, invitando tutti “ad aiutarci per essere speranza per le famiglie siriane ! La situazione in Siria è sempre più drammatica. Lì AFN con AMU stanno cercando di rispondere ai bisogni primari, ma le attività del programma Emergenza Siria hanno forte bisogno di essere supportate.

“Noi famiglie abbiamo preparato piccoli manufatti, tutto andrà direttamente per la Siria!”

Al mercatino partecipano attivamente bambini e ragazzi che vendono anche loro oggettini raccolti con generosità. Flavia ad esempio, la seconda figlia di una famiglia che l’ha accolta in adozione tramite AFN, ha desiderato anche lei offrire un suo giochino per contribuire all’obiettivo.

“Il mercatino e la comunione dei beni ci danno la gioia di vivere una fratellanza universale, uscendo dal nostro guscio per arrivare a contagiare tutti con l’Amore, il più al largo possibile.” Spiegano gli organizzatori dell’iniziativa solidale che si è avviata da alcuni anni promossa dalle famiglie e dalla comunità dei Focolari.

La fiera patronale dura alcuni giorni ed è un appuntamento molto atteso ed importante. Circa 15 mila metri quadrati per 2000 espositori. “Ci sembra un’occasione importante dove dare testimonianza del Mondo Unito. Quest’anno abbiamo deciso di proporre alla città di La Spezia di condividere i dolori e le speranze delle famiglie siriane, afflitte da anni di violenze e sofferenze che non sembrano finire mai, tra l’indifferenza internazionale”.

I rapporti personali costruiti in questi anni sul territorio hanno dato luogo a d una rete composita fatta da volontarie della Casa-Famiglia del Sermig e da persone di cultura, razza e religione diverse. Una rete dinamica e sensibile ai temi dell’accoglienza, della formazione, della fraternità e della Pace.

Dall’altra parte anche una Comunità Locale, generosa e piuttosto anziana. Infatti La Spezia è una delle prime città italiane per numero di ultrasessantenni e la Liguria la più longeva d’Italia. Con l’apporto di queste persone sono arrivati oggetti di pregio, manufatti artigianali, ricami, papillon, quadri artistici, da esporre alla nostra bancarella.

“Organizzativamente abbiamo avuto delle difficoltà durante la fiera: prima la pioggia poi il vento nei primi due giorni ci hanno fatto smontare e rimontare lo stand, ma non ci siamo arresi!” Alla fine il sole si è affacciato sul golfo della Spezia, si è potuto aprire lo stand tutto il giorno: “C’è stato una continua affluenza di amici, persone che si sono fermate, che hanno partecipato, tra cui anche il sindaco!”

I frutti di questi tre giorni di fiera sono stati molti, ma in particolare “un’esperienza ci ha toccato il cuore”, racconta ancora Roberta: “una bambina si è fermata con la sua mamma, ha osservato la bancarella e ci ha chiesto il motivo della nostra iniziativa. Le abbiamo parlato di giustizia e di pace. La bambina ha chiesto alla mamma di aderire, la mamma le ha risposto di aver già fatto acquisti e di non aver più soldi da dare. La bambina allora ha preso l’iniziativa, ha aperto il suo porta-monete, svuotando tutto nelle nostre mani. “Ecco, ci dice, questi soldini bastano”. Noi, commossi, le abbiamo dato il manufatto che aveva scelto”…

 

 

 

 

 

(Fonte: www.afnonlus.org – Giovanna Pieroni)