Ho frequentato il raduno della Parola di Vita mensile nella nostra parrocchia e per quanto consideri questi incontri molto semplici e posso dire veramente che essi hanno cambiato la mia vita. Quando mi alzo al mattino mi viene subito in mente la Parola di Vita e, anche se spesso la dimentico e cado molte volte, essa mi guida nelle diverse situazioni che incontro nella giornata.

Mio marito non è cattolico e i nostri due figli hanno lasciato entrambi la Chiesa. Uno di loro in particolare ha avuto molti problemi nel cercare un lavoro e ci sono state molte tensioni in casa. Constatando che tutte le parole del Vangelo sono amore, ho cercato di perseverare nell’amore nelle diverse difficoltà e soprattutto vivendo la Parola di Vita ‘Mi sono fatto debole con i deboli’.

A volte ho l’impressione che i nostri ragazzi ci presentino una crisi dopo l’altra: difficoltà economiche, automobili, lavoro, amicizie che non approviamo e così via. Molte volte ho pensato che essi non apprezzano i nostri sforzi per aiutarli e non ricambiano in alcun modo il nostro amore.

Le cose sono continuate così fino alla vigilia di Natale, quando mi stavo preparando ad andare alla messa di mezzanotte da sola. Ho invitato entrambi i ragazzi a partecipare, ma mi attendevo di vederli il mattino seguente. Verso le 23:30 il maggiore è ritornato a casa e ha detto: Vado a prendere la mia ragazza e veniamo a messa con te. La sua ragazza non è neanche cattolica. Prima che io potessi manifestare la mia sorpresa, appare il nostro secondo figlio tenendo in mano un grazioso pacchetto natalizio tutto impacchettato. Potrai aprirlo quando ritorniamo dalla messa, mi dice.

Era la prima volta che tutt’e due andavano in chiesa dopo anni, ma ciò che mi colpi di più fu il vederli partecipare veramente ai canti e alle risposte in un modo come mai avevano fatto prima. Sentivo che Gesù aveva riservato quel dono per me proprio nel giorno della sua nascita. Nessun altro dono natalizio poteva darmi simile felicità. (G. H. )