Essere in grado di garantire sicurezza.
Il Vangelo dice ancora che dobbiamo amare tutti, senza distinzione di persona.
Non esiste il bello, il brutto, il simpatico, l’antipatico.
Gesù infatti ha dato la vita per tutti gli uomini.
Anche per chi lo ha messo in croce, anche per i samaritani, per chi lo bestemmia, per chi lo rinnega.
Questo amore universale ci spalanca l’anima e dilata il nostro cuore, facendolo sempre più capace e attento
anche a volerci bene come coppia e come nella famiglia, coi figli, tra i figli, con i parenti ecc.
L’amore è come un fuoco, che per restare acceso ha bisogno di essere alimentato.
Amare tutti è come la legna che alimenta il fuoco dell’amore famigliare.
Se nella coppia e in famiglia cerchiamo di vivere così, – ricominciando sempre, perdonandoci, non scoraggiandoci quando non ce la facciamo,
cercando che la misura del nostro amore sia la misura dell’amore di Gesù, questo amore diventa reciproco e può meritare,
per quanto possibile su questa terra, la presenza di Gesù sia nella coppia come in famiglia.
Perché Gesù l’ha detto: “dove due o più sono uniti nel mio nome, io sono presente in mezzo ad essi”.
E questa presenza è fonte di grande felicità che garantisce la sicurezza.

Oggi continuiamo a credere nell’altro, nonostante tutto; continuiamo a sperare.
Troviamo il momento per dirsi che cosa è per me la sicurezza come sposi, come genitori, come figli coi genitori
e cerchiamo di sentirla e capirla bene per poter farla sentire all’altro.