Incontro per coppie separate in nuova unione

 
Alla vigilia dell’attesa esortazione apostolica post sinodale di papa Francesco sulla Famiglia, dal 26 al 28 febbraio 2016, il Movimento Famiglie Nuove dei Focolari ha promosso, presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo (Roma, Italia), un incontro per coppie separate in nuova unione, accomunate dalla ricerca di un nuovo progetto di vita coniugale alla luce della fede e dell’impegno cristiano.

P1210556

Circa ottanta i partecipanti, provenienti da Italia, Spagna, Francia, Ungheria, Messico e Costa Rica, che hanno condiviso questi giorni di dialogo e approfondimento, in un clima di accoglienza reciproca e fraternità.
Il percorso tematico, intitolato “Rigenerati dall’Amore”, si è sviluppato attraverso alcune tappe: dal sapersi amati, all’amare gli altri in famiglia e nei vari ambienti di vita, perfezionando la capacità di ascolto e dialogo nella coppia, fino a realizzare gesti di accoglienza e di perdono. Argomenti approfonditi con il contributo di Rita Della Valle (ginecologa, sessuologa, terapeuta di coppia) e di Salvatore Ventriglia (neurologo, psicoterapeuta, analista transazionale clinico, supervisore e didatta, presidente del Centro Logos).
In questo cammino, sono state di grande aiuto le esperienze di alcune coppie e persone presenti che, con disponibilità e sincerità, hanno condiviso sofferenze e sospensioni, ma anche la gioia della riconciliazione con se stessi e con gli altri.
Molto apprezzato l’intervento di d. Paolo Gentili, direttore dell’ufficio di pastorale familiare della CEI, che ha mostrato il significato della misericordia nel magistero di papa Francesco e le strade di comunione aperte nella Chiesa per chi ha sperimentato un fallimento nella propria vita familiare. Al termine, si è sviluppato un dialogo molto partecipato, con tante domande e risposte.
L’artista Michel Pochet ha presentato alcune sue recenti opere, ispirate al tema “Dio Misericordia”.
Il programma è culminato in una veglia di preghiera, molto partecipata, condotta da don Natale Monza, responsabile ACOR della zona pastorale di Varese, Diocesi di Milano (Italia).
Le impressioni finali ed i saluti, con l’impegno a mantenere vivi i rapporti di fraternità costruiti, hanno testimoniato il clima soprannaturale di quei giorni:
“Mi ha colpito sentir dire che da “ultimi” si può e si deve divenire “primi” insieme agli altri e questo è quello che continuo e voglio continuare a coltivare dentro di me: fare in modo di non auto-emarginarsi, ma lasciarsi aprire sempre di più a Dio, in un cammino giorno per giorno, di approfondimento della Parola e di coralità nel cercare di viverla”.
“Gratitudine per Papa Francesco che ci ha fatto sentire Il suo amore e le porte aperte. Noi accettiamo la situazione attuale con la lontananza dell’Eucarestia, ma non rassegniamoci, offriamo la nostra esperienza e manifestiamo quello che sentiamo e che Dio ci chiede, perché se noi siamo in dono poi può nascere qualcosa di nuovo”.
Letizia Grita Magri