Appena rientrati dopo un mese intenso condiviso con famiglie e comunità dei Focolari in Australia e Nuova Zelanda, Stefano e Roberta Serratore della Segreteria Centrale di “Famiglie Nuove”, ci raccontano alcuni flash del loro soggiorno down-under, il 2° in Australia ed il 1° in Nuova Zelanda.
Sulla scia del “Family Highlights”, evento a Loppiano del marzo scorso che ha visto la partecipazione di famiglie in rappresentanza da tutto il mondo, Stefano e Roberta sono partiti insieme a Franco e Beatrice Cardinali (famiglia di Loppiano) per condividere in quelle terre, dall’altro capo del mondo, ben 3 Mariapoli che la zona dell’Oceania ha improntato in particolare sul tema famiglia, nell’anno dedicato a “Chiara e la famiglia”.
La prima, dal titolo “Be a Family”, si è svolta dal 6 al 9 aprile a Phillip Island, una graziosa isoletta a due ore di auto da Melbourne. Costruita in un clima di semplice e profonda unità con i focolari, le famiglie e tutti della comunità, ha accolto circa 160 partecipanti, con un bel numero di ragazzi e bambini.
I 3 giorni sono stati improntati sulle piste di contenuto del progetto “Family Highlights”.
“Con noi – ci dicono Stefano e Roberta – anche un sacerdote e 3 mariapoliti anglicani, un buddista e una famiglia della Chiesa Battista. Diverse le famiglie di altre nazionalità. Una splendida convivenza e condivisione multiculturale. Tanti i colloqui, anche dopo i due workshops che abbiamo tenuto: Beatrice e Franco sull’educazione, e noi sulla comunicazione in famiglia. Un programma armonioso, con ampi spazi e tempi per stare insieme e condividere vita ed esperienze: dai momenti in sala per andare in profondità, ai preziosi intervalli, ai giochi all’aperto e workshops per tutta la famiglia”.
Dopo aver trascorso i giorni delle festività pasquali con i focolari, le famiglie e la comunità di Melbourne, durante i quali una tappa significativa e toccante è stata la partecipazione ad una processione ecumenica del Venerdì Santo tra le vie della città, che ha visto coinvolte 7 Chiese di diverse denominazioni e ben 3.000 partecipanti in un clima di condivisione interculturale e interreligioso …
… i nostri “travellers” sono partiti alla volta di Sydney dove il focolare, le famiglie e la comunità li hanno accolti per condividere la loro Mariapoli dal 20 al 23 aprile a Richmond, località ad un’ora e mezzo di auto da Sydney, in un bel posto immerso nel bosco.
105 i partecipanti, tra cui famiglie con un bel numero di ragazzi e bambini ed alcuni nonni.
Anche qui, come a Melbourne, persone e famiglie originarie di più paesi: 4 famiglie dell’Iraq, un gruppo di 7 cinesi e una persona dal Libano. Per loro un prezioso lavoro di traduzione in arabo e cinese grazie alla disponibilità di alcuni della comunità.
Le piste di contenuto del “Family Highlights” hanno ispirato anche qui la costruzione del programma, attraverso la condivisione di perle spirituali ed esperienze di vita.
“Abbiamo condiviso con i Mariapoliti – commentano Stefano e Roberta – le nostre storie e i 2 workshops sulla comunicazione e l’educazione in famiglia. Si è aperto così un dialogo profondo e un ricco scambio di esperienze.
Tante le occasioni preziose per colloqui personali e di coppia sulle sfide che le famiglie vivono qui e sulle chance per incarnare l’ideale dell’unità. Poi il collegamento CH vissuto insieme con altre città e comunità impegnate a vivere la fratellanza universale, è stato un momento speciale, nel quale tutti si sono sentiti parte attiva dell’unica famiglia di Chiara sparsa in ogni parte del mondo.
Gioiosi i momenti di pausa, i pranzi e i giochi insieme, le passeggiate e il Mariapolital del sabato sera durante il quale abbiamo fatto festa a 3 cinquantesimi: quello dell’inizio della diffusione della spiritualità dell’unità in Australia, i 50 anni di sacerdozio di Father Brendon, e i 50 anni di matrimonio di una delle famiglie partecipanti.
Anche il falò della sera intorno al quale adulti, giovani e bambini abbiamo fatto dei canti in diverse lingue, è stato un momento di fratellanza universale. Una fratellanza palpabile, tangibile nei rapporti fra tutti, che traspariva dalle impressioni e testimonianze a fine Mariapoli, al di là delle provenienze, culture e lingue diverse.
Forte l’impegno reciproco e dichiarato a restare uniti per portare questa vita nei luoghi in cui ciascuno si trova”.
A fine Mariapoli, altri due giorni a Sydney per trovarsi con il focolare e le famiglie della comunità, per poi partire alla volta della 3^ tappa del viaggio: la Mariapoli di Rotorua (Nuova Zelanda) dal 26 al 29 aprile, dal titolo “To love You I have only this moment”.
“Siamo partiti da Sydney – proseguono Stefano e Roberta – e, dopo un volo di circa 4 ore, siamo arrivati ad Auckland dove ci hanno raggiunti Yob e Bruno da Melbourne. Con loro, dopo 4 ore di auto, siamo arrivati a Rotorua, in un “camp” che ci ha ospitati per la Mariapoli, vicino ad un bellissimo lago.
Eravamo circa 170, con una frizzante e gioiosa presenza di più di 50 giovani, ragazzi e bambini. Anche qui, tra i partecipanti, alcune persone e famiglie originarie di altri paesi (Filippine, India, Corea).
Coinvolgente l’introduzione alla legge della Mariapoli, poi varie esperienze ed un workshop sull’ecologia, tema qui molto sentito, con una uscita in piccoli gruppi verso il vicino lago per varie attività ecologiche.
Molto partecipate le S.Messe celebrate dal carissimo Vescovo di questa Diocesi, che è rimasto con noi due giorni. Alcune preghiere preparate in lingua Mahori, popolo la cui civiltà e cultura qui è presentissima e ben integrata (circa il 20% della popolazione neozelandese è Mahori) e una festa insieme.
E ancora la condivisione di due perle di Chiara sull’Arte di Amare e Gesù Abbandonato, con esperienze in sala e i nostri workshops su comunicazione ed educazione in famiglia. Poi, il tempo anche per un pranzo al sacco e una passeggiata nella vicina incantevole foresta della “terra di mezzo” del Signore degli Anelli.
Splendida l’ultima serata animata dai gen4, gen3 e gen2 con scenette, canti ed una interessante riflessione “ecologica” sul rispetto del creato e dell’ambiente, donata attraverso simpaticissimi e creativi clip video girati in Mariapoli e Power Point a tema.
Un momento bellissimo !!!
Infine, le impressioni e testimonianze della mattina conclusiva sono state veramente toccanti: un momento “sacro”, durante il quale tanti hanno detto di essersi sentiti amati e in un clima di famiglia che ha reso possibile la spontanea condivisione di preziose esperienze ed anche di delicate situazioni personali e familiari.
Sono stati per noi tre giorni ricchi di tanti rapporti personali e con famiglie, durante i quali abbiamo potuto condividere gioie ed accogliere ed abbracciare insieme dolori, per varie situazioni e sfide che tanti vivono qui, con coraggio ed il sostegno della comunità, rimanendo fedeli all’ideale dell’unità, nell’impegno coerente e costante a viverlo e testimoniarlo. Ed il Vangelo del giorno: ”Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò”, ci è sembrata parola vissuta in quel clima di vero amore reciproco”.
Alla fine di questa avventura, Stefano e Roberta concludono così:
“Ringraziamo Dio per i doni ricevuti in questo mese dalla splendida gente di queste terre “oceaniche” e per avere avuto anche noi l’opportunità di donarci, condividendo con loro la vita e spendendoci per un ideale grande, che “ci fa uno” da un capo all’altro del mondo. Tante famiglie vivono situazioni difficili con coraggio e fedeltà. Abbiamo condiviso gioie e dolori. Il rapporto semplice e di forte unità con i focolari e tutti delle comunità ci ha resi veramente fratelli. Anche con loro ora raccogliamo la sfida di continuare a vivere e testimoniare insieme la meravigliosa avventura dell’unità lì dove Dio ci chiama e ci vuole nell’attimo presente”.
Giovanna Pieroni