Famiglie e stili di vita

 

Un’occasione per conoscere, valorizzare e far dialogare tutte quelle esperienze pratiche capaci di mettere il bene comune al centro delle scelte individuali.Un’ iniziativa anche che ha permesso di valorizzare la ricchezza del volontariato che contribuisce con la sua azione a far crescere la cultura della condivisione, della partecipazione e del prendersi cura.

La manifestazione si è tenuta a Mezzago (MI), il 12 aprile scorso. Una cinquantina di associazioni tra cui AFNonlus hanno partecipato a questa iniziatica che si colloca nell’ambito di un percorso dal titolo “Famiglie e stili di vita”. Esso pone il focus sull’agire abituale dei singoli e delle famiglie nella convinzione che per pensare a un rapporto con il pianeta, responsabile e capace di cura, è necessario partire da scelte quotidiane orientate ad un processo di costruzione del bene comune.

Quattro gli ambiti di riflessione ABITARE, LAVORARE, CONSUMARE, PRENDERSI CURA, temi che fanno già parte di una riflessione sociologica ed economica che si pone la domanda: quale convivialità vogliamo costruire, a partire da un nuovo concetto di libertà capace di superare l’individualismo per creare una società che genera futuro?

Il percorso proposto dalla diocesi di Milano, dal decanato di Vimercate, è pensato in vista di Expo 2015 e risponde alla campagna promossa da Caritas Internationalis “Una sola famiglia umana. Cibo per tutti” dove per cibo si intende tutto ciò che nutre l’uomo.

Scrive Liuba della sede AFN di Vimercate (MI), “Lo stand è stato molto frequentato, abbiamo avuto molte occasioni di contatto e di scambio anche grazie al laboratorio di origami che ha attirato persone di ogni età! E’ stato un bell’anticipo di 24 maggio!”

Gli organizzatori hanno ringraziato “ tutti coloro che hanno creduto in quest’iniziativa e l’hanno condivisa. Abbiamo voluto soprattutto mettere al centro le scelte quotidiane di singoli e famiglie, capaci di costruire il bene comune.

Chi oggi ha partecipato e attraversato gli spazi della festa con occhi attenti ha potuto ascoltare parole e scrutare segni di bene, piccoli gesti che non finiscono sui giornali ma che costruiscono la Polis e che possono aiutare tutti a non perdere la speranza.