Profilo di Giuseppe Maschi

 

Nei giorni scorsi, dopo il disastro a S. Pietro di Lavagno (Verona,) dove ha perso la vita Giuseppe Maschi, tante persone dei Focolari si sono avvicendate a casa Maschi per spalare, sgombrare, pulire e per sostenere Maria Grazia e le figlie, dando un’immediata, spontanea, viva testimonianza di amore concreto.

Domenica 19 maggio, è stata celebrata una messa, nel giardino di casa Maschi, ancora infangato, con tutti i presenti in quel momento, la comunità dei Focolari, i membri della protezione civile, gli operai dell’auto spurgo, i vicini del quartiere.

La gara d’amore continua per aiutare Maria Grazia e le figlie nelle molte cose pratiche da affrontare.

Una giovane mamma ha suggerito al Sindaco di intitolare una strada a Giuseppe e lui le ha risposto che ci aveva già pensato.

Pubblichiamo il profilo di Giuseppe Maschi, letto durante il funerale il 21 maggio.

E noi abbiamo conosciuto e creduto all’Amore che Dio ha per noi. Sono le parole del Vangelo che più esprimono il filo conduttore della tua vita.

Nato in una famiglia cristiana, da sempre hai conosciuto l’amore di Dio, finché, insieme a Grazia, questa conoscenza è diventata così profonda da poter oggi dire che tu hai davvero creduto all’Amore e ne sei stato testimone in ogni aspetto della tua vita.

La gioia del matrimonio, la nascita delle tue figlie ti hanno fatto subito gioire per i doni dell’amore di Dio, e vivevi con riconoscenza questa realtà proiettato verso la tua famiglia, il tuo lavoro e la tua parrocchia. Ti è sempre piaciuto fare le cose bene, con la giusta attenzione e precisione, mai in fretta o per caso. Ma quel modo di essere cristiano non ti bastava. Un giorno hai incontrato altre persone che vivevano il Vangelo con radicalità ed hai iniziato un cammino spirituale seguendo il carisma dell’Unità di Chiara Lubich. La vita del Vangelo vissuto ti ha attratto, e con tutta la prudenza della tua saggezza umana ti sei lasciato trasformare in discepolo autentico di Dio. Da quel momento ogni cosa era curata bene perché fatta con Amore.

La tua famiglia è stata sempre al centro della tua vita. Anche adesso che eri in pensione da poco, sfruttavi tutte le occasioni per dare di più, coccolavi la tua Grazia con pranzetti preparati nella semplicità, ma con una cura speciale e prevenivi le sue esigenze con una delicatezza infinita. L’amore per le tue figlie non aveva argini, eri felice di sostenerle in tutte le loro necessità. Eri orgoglioso di aiutare Francesca a prepararsi per il matrimonio e Federica nel suo lavoro con i bambini del nido, inventando giochi originali e preparando il pranzo. I bambini ti hanno subito accolto con la loro tipica dolcezza e semplicità “pappe buone Beppe”.

L’amore per la tua famiglia si è allargato verso tutte le famiglie che vi stavano intorno e che con Grazia avete accompagnato con tanta delicatezza e dedizione. Di ognuna vi siete occupati come fosse la vostra. Tu sapevi ascoltare, riuscivi a farti vuoto in silenzio e cercavi sempre di misurare le parole per non ferire gli altri.

Se poi c’era un problema concreto la tua disponibilità era totale ed immediata, grazie anche alla tua grande capacità e genialità nel risolvere i problemi tecnici.

Il lavoro per te non era solo fonte di guadagno, ma luogo in cui vivere i rapporti umani. Hai lavorato dandoti senza riserve per risolvere i problemi, anche degli altri, non solo attraverso la tua professionalità ma soprattutto vivendo la regola del Buon padre di famiglia.

Credevi nell’onestà e nella giustizia, anche a costo di non essere capito dagli altri e di soffrire per questo.

Per te era chiaro che fare la Volontà di Dio vuol dire amare il fratello, sempre. Così anche quando le situazioni erano difficili o moralmente da te non condivise, non giudicavi mai le persone; questo permetteva di lasciare uno spiraglio sempre aperto per recuperare i rapporti, cosa che spesso accadeva, con tua grande gioia.

Nel sociale la tua apertura alla persone si è allargata a cerchi concentrici per arrivare al largo, non per protagonismo ma per servire da sotto. La tua umiltà ti ha contraddistinto e ha permesso di entrare in un rapporto speciale con chi ti incontrava. Hai sempre cercato di valorizzare chi ti stava accanto, rimanendo nell’ombra. Il tuo impegno è sempre stato alimentato e illuminato dalla preghiera.

Nell’ultimo anno avevi dato il tuo contributo in parrocchia facendo catechismo ai ragazzi. Quando, per l’irruenza della loro età, ti sembrava di non riuscire a trasmettere nulla, cercavi di farti bambino con loro, pregando perché incontrassero e sperimentassero l’amore di Dio e la concretezza del Vangelo vissuto.

Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e sentirci amati da te non possiamo che dirti GRAZIE.

Grazie per l’esempio che ci hai dato con la tua vita, perché tu hai davvero “creduto all’Amore che Dio ha per noi” e che “Dio è Amore”.”