Scuola Loreto: l’inizio di un nuovo anno

 

ULe famiglie della Scuola Loreto con le famiglie-aiuto e la Segreteria di Famiglie Nuoven bozzetto di mondo unito tra le famiglie, dove la propria cultura è una ricchezza da condividere.

Il 2 dicembre scorso  a Loppiano c’è stata l’inaugurazione  ufficiale dell’anno scolastico alla Scuola Loreto. Un’originale esperienza per famiglie provenienti da varie aree geografiche, tutte desiderose di apprendere l’arte di vivere in unità nella famiglia e tra famiglie.
Quest’anno i partecipanti vengono da Russia, Argentina, Taiwan, Scozia, Filippine, Vietnam, Brasile, Slovacchia, Ecuador, Inghilterra e Germania. Arrivano con tutta la  ricchezza delle loro culture ma anche con qualche dolore, qualche sospensione per  aver lasciato parenti, lavoro, comodità. Ogni ostacolo però è superato grazie alla forte motivazione: l’obiettivo è quello di scoprire e sperimentare il segreto per una vita di coppia  e di famiglia armoniosa  ed  imparare a vivere in comunione, senza barriere e pregiudizi, con persone di culture differenti, alla luce della spiritualità evangelica.

Ogni anno, da 34 anni, questa scuola si ripete e come il miracolo della primavera, porta sempre frutti  e risultati sorprendenti. Quando nel 1982 Chiara Lubich diede vita a questa efficace esperienza, anche nel nome volle sottolineare la sua “mission”: una opportunità di avvicinarsi al modello di vita della famiglia di Nazareth, la cui casetta, come dice la tradizione, è stata trasportata a Loreto, cittadina delle Marche.

Che Gesù viva sempre in mezzo a voi, per dare a tanti la gioia questo l’augurio di Chiara all’inizio della scuola:  ancora oggi risulta più che mai attuale!

Il giorno dell’inaugurazione è  un momento speciale! Le nove famiglie partecipanti (altre due si aggiungeranno a breve) hanno espressioni raggianti  insieme ai   loro bambini, e  pur parlando lingue diverse, si intendono con il linguaggio universale dell’amore;  sono con loro anche le quattro  famiglie tutors. Dai loro sguardi, dal modo di relazionarsi tra tutti,  da come hanno preparato il buffet inaugurale condividendo cibi e tradizioni, si coglie immediatamente la ricchezza di questa esperienza.

I responsabili della cittadella di Loppiano, presenti a questo momento inaugurale, hanno sottolineato quanto sia significativo che questa esperienza si  incastoni proprio in questo luogo, Loppiano. Qui tutti gli abitanti sono impegnati a  vivere  la legge dell’Amore reciproco e si respira un clima di forte spiritualità nel quale le famiglie si trovano immerse fin dal primo giorno di arrivo.

Iulia e Gregory della Russia si esprimono così: Siamo entrambi psicologi e conosciamo tante cose, tante teorie sulla famiglia ma non ci basta; siamo venuti qui per conoscere il progetto di Dio sulla nostra famiglia, per capire cosa Lui vuole da noi, quali sono le priorità. Nelle nostre terre ci sono tante persone che vogliono vivere il vangelo, dopo anni di ateismo. Noi siamo arrivati qui per apprendere la vita dell’unità, per capire come conservare la speranza anche nei momenti difficili e poi portare tutto questo ai nostri amici, a tutti quelli che avvicineremo nel nostro paese d’origine.

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