Maria Voce in Giordania

29 agosto – 10 settembre 2013

In questi giorni di apprensione per lo svolgersi degli eventi in Medio Oriente, la presidente dei Focolari Maria Voce, accompagnata dal copresidente Giancarlo Faletti, è in Giordania per incontrare rappresentanti delle comunità del Movimento di varie nazioni della la regione. Il viaggio ha luogo dal 29 agosto al 10 settembre 2013.

 

Ad Amman sono convenuti per l’occasione laici e religiosi, giovani, adulti e famiglie provenienti,oltre che dalla Giordania, da Turchia, Cipro, Libano, Siria, Iraq, Egitto, Algeria, Marocco, Tunisia e Terra Santa per alcuni giorni di incontro e di bilancio che, allo stesso tempo, offriranno la possibilità di tracciare una prospettiva futura della presenza del Movimento in questa parte di mondo.

Maria Voce mette piede su una terra che ha vissuto negli ultimi anni, e sta vivendo in questi giorni, realtà drammatiche. In questo contesto si può intuire quanto siano scottanti le domande che membri del Movimento dei Focolari si fanno. Questi giorni di comunione fra rappresentanti dei diversi popoli della regione con la presidente dei Focolari possono rappresentare una svolta,oltre ad essere segno di forte vicinanza e condivisione da parte dei membri del Movimento nel resto del mondo.

A margine di questi incontri, il 4 settembre Maria Voce partecipa al convegno islamo-cristiano promosso dal Royal Institute for Inter-Faith Studies (RIIFS) di Amman, insieme ad una delegazione dei Focolari composta da cristiani e musulmani.

Comunicato Stampa 1

Aggiornato il 31 agosto 2013

BF

Servizio Informazione Focolari – SIF

Italia, giovani e legalità coniugata con ambiente, accoglienza, lavoro

29 luglio – 2 agosto 2013

Caserta: “LEGALITA’ – Protagonisti della nostra terra”, primo meeting nazionale dei Giovani per un Mondo unito in rete con associazioni, istituzioni e cittadinanza e con il sostegno delle più alte Istituzioni dello Stato. Nuova responsabilità nei confronti di una cultura della Legalità.

«Lavorare fianco a fianco, spendersi insieme, capire l’altro, lottare, sognare, fare le ore piccole, stancarsi, scoraggiarsi e sempre ricominciare, crederci. Tutto questo fatto INSIEME ci ha uniti profondamente per l’Italia. Impossibile tornare indietro!», così scrive una giovane della Sicilia ai coetanei delle altre regioni con cui ha costruito il Meeting, rivelatosi uno spartiacque per consapevolezza e impegno. A distanza di molti chilometri, sono riecheggiate le parole di papa Francesco a Rio: «Non dite che altri sono protagonisti del cambiamento. Attraverso di voi giovani entra il futuro nel mondo. Non state alla finestra della vita!». Questa la convinzione: «per innescare un cambiamento occorre cominciare da noi».

Per i 500 giovani del Trentino e Lombardia fino alla Calabria e Sicilia, Caserta è stata occasione d’incontrare la piaga dell’illegalità che attraversa l’Italia, di scontrarsi con essa in un territorio che ne sembra paradigma, di imparare a penetrarla e ad amarla.

I tre forum pomeridiani, Legalità e Ambiente, Legalità e Accoglienza Legalità e Lavoro, hanno visto un dialogo serrato tra giovani e relatori, testimoni in prima fila nella lotta a mafie e camorra.

«La legalità non è l’obiettivo. Non è neppure un valore, ma un prerequisito, uno strumento per raggiungere il fine che è la giustizia». Parole di don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, accolte quasi con un fremito dai presenti. Come coniugare amore e legalità?, chiedono i giovani. Scandisce parole forti: «non c’è legalità senza uguaglianza», «se le persone non sono rispettate nei loro diritti e dignità, la legalità diventa strumento di potere e di esclusione». Ancora: «La denuncia, se fondata, è anche annuncio di salvezza», ma «il peccato di oggi si chiama delega»; ciascuno invece «deve assumersi la propria responsabilità», terza gamba della democrazia.


«Quanto siamo disposti a pagare per le nostre scelte, per essere coerenti con i nostri ideali?» si sono chiesti i giovani a voce alta. La risposta si è misurata con le realtà vissute nelle mattine negli 11 campi di lavoro in terreni confiscati alla camorra: occorre fare comunità, essere il noi che costruisce legalità. Un noi testimoniato da Giuseppe Gatti (Sostituto Procuratore DDA di Bari) e Gianni Bianco (Giornalista RAI) coautori di La legalità del NOI. Vera Araujo, sociologa, del Movimento dei Focolari ha coniato un’espressione comprensiva dei contenuti e delle esperienze del Meeting: la cultura della relazione, che presuppone e supera la legalità stessa, ma esige azione e interazione per costruire comunità laddove ci si imbatte con le “periferie dell’esistenza”.

Un manifesto in cinque punti, firmato dai 500 partecipanti, ha riassunto gli impegni presi. Prossimo appuntamento “LoppianoLab 2013” (20-22 settembre) “Custodire l’Italia, generare insieme il futuro” http://www.loppiano.it/loppianolab/C/loppianolab-1820466LTO6671040005/ e l’adesione all’iniziativa “Slot-machine” per premiare le virtù civili di quei locali che hanno rinunciato al gioco d’azzardo, che da fine settembre attraverserà molte città dell’Italia.

Programma

Scheda Meeting di Caserta

Comunicato Stampa Finale

Comunicato Stampa 5

Comunicato Stampa 4

Comunicato Stampa 3

Comunicato Stampa 2

Comunicato Stampa 1

Sito ufficiale dell’evento: sito www.cantierelegalita.org

Aggiornato il 8 agosto 2013

VG

Servizio Informazione Focolari – SIF

Il “chiasso” di Rio 2013

28 luglio 2013

“Cristo ha fiducia nei giovani e affida loro il futuro della sua stessa missione”. Sono le prime parole di Papa Francesco all’arrivo in Brasile, davanti alle autorità civili e religiose che lo accolgono. “Gesù ti chiama a essere discepolo in missione! Oggi, che cosa ci dice il Signore? Tre parole: Andate, senza paura, per servire”. È l’appello del Papa all’omelia della S. Messa, davanti ai tre milioni di giovani che riempiono la spiaggia di Copacabana a conclusione della GMG.

Parole semplici, nuove e di sempre, coinvolgenti. Come tante altre parole dette, sentite e fatte proprie lungo la settimana appena trascorsa a Rio de Janeiro. I giovani ritornano ora nelle proprie città e Paesi, alle proprie famiglie, gruppi, associazioni e congregazioni, con l’invito del Papa a “fare chiasso”, a smuovere le acque, a tenere conto dell’altro coetaneo come dell’adulto, a coltivare e a vivere la propria fede tutta intera. Ai giovani la parola.

Donna, del Libano, dice che “il Papa parla in modo semplice e diretto, più adatto ai nostri giorni”.

Per Joaquìn, argentino, che ha seguito la GMG a distanza, “fare chiasso” vuol dire essere la forza che spinge la società. “Mi sono sentito veramente parte dell’equazione di Francesco: giovani – anziani – adulti. Oggi sono giovane e quindi mi tocca questa parte. Mi piace questa visione più generale, che è giusta”.

Francesco, italiano, aggiunge: “ciò che rimane impresso è più il ‘come’ dice le cose. Di questi giorni, invece, mi rimane l’impegnarmi sul serio per rinnovare la società dal di dentro, cercando di attuare il vangelo nel quotidiano”.

Nahomi del Paraguay: “l’esperienza della GMG mi aiuta a rinnovarmi come giovane dei Focolari”.

Ancora Joaquìn: “in questa GMG sembra che non siano i giovani che spingono il Papa a fare qualcosa, è piuttosto il Papa che spinge i giovani. E’ forte. Mi pento di non essermi interessato ad andare a Rio. Adesso, vedendo quello che è successo, i video, l’energia che trasmette il solo contatto attraverso internet… come vorrei essere andato!”.

Daniela, italiana: “questa ‘reciprocità tra generazioni’ a cui sta richiamando in modo insistente il Papa, può essere proprio una forza esplosiva, un aiuto reciproco. Quello che mi rimane in cuore dopo aver seguito questa GMG è la voglia, il desiderio di vivere in modo ancora più radicale la mia vita e andare fuori per essere ogni giorno, nel mio quotidiano, questa finestra per fare entrare il futuro nel mondo!”.

Iggy, neozelandese: “questa GMG è una spinta a fare una rivoluzione, a ‘conquistare’ altri giovani ad una vita come questa. Specialmente perché nel mio Paese, la Nuova Zelanda, non c’è tanta gente che crede in Dio”.

E dai giovani di Rio de Janeiro che partecipano al gruppo di dialogo interreligioso:

Fuminori (cattolico): “la GMG è la prova di ciò che sta avvenendo a Rio tra cattolici, metodisti, battisti e altri. Persone non cattoliche hanno aiutato in questa Giornata ospitando giovani nelle proprie case con una cordialità fraterna”.

Carlos (presbiteriano): “la GMG ha portato uno spirito nuovo alla città. C’è musica, festa e un tono di voce che è al di sopra delle istituzioni. Sono giovani di Cristo. Portano, cioè, una nuova forma di identificazione religiosa che attraversa le pareti istituzionali”.

Fernando (musulmano): “vedo la GMG molto positiva, perché permette l’incontro di giovani di provenienze diverse per parlare su valori e principi importantissimi per tutti. Si tratta anche di un incontro con Dio e ciò porta sempre risultati meravigliosi per la rinnovazione della fede di ciascuno”.

In questi giorni Maria Voce ha indirizzato a tutti i membri dei Focolari una lettera dove, tra l’altro, lancia un invito: “Periferia esistenziale è qualsiasi punto dove l’uomo non trova più il suo centro perché non trova più Dio. E tutti noi che, per sola grazia, l’abbiamo incontrato, siamo chiamati a stare lì, ad immergerci in questa umanità sbandata per riportarla al suo centro”. E ricordando un testo di Chiara Lubich, aggiunge: “Credo che Chiara stessa non voglia di meno se da sempre vedeva “la grande attrattiva” del “perdersi nella folla, per informarla del divino[1]”.

Dopo i giorni vissuti a Rio, una strada è aperta, da percorrere insieme. Arrivederci a Cracovia!

Comunicato Stampa

Focus: Protagonisti i giovani 

Focus: Incontro interreligioso dà il via alla Settimana della Gioventù

Focus: GMG 2013: festa dei giovani a Rio de Janeiro

Aggiornato il 28 luglio 2013

LH – BF

Servizio Informazione Focolari – SIF


[1] C. Lubich,  La dottrina spirituale, “L’attrattiva del tempo moderno”, ed. Città Nuova, pag. 213.

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