La Chiesa è un bene per la famiglia, la famiglia è un bene per la Chiesa.
In diversi passaggi, l’esortazione raccoglie l’insegnamento della Chiesa cattolica della famiglia come chiesa domestica:
“Nella famiglia, che si potrebbe chiamare Chiesa domestica, matura la prima esperienza ecclesiale della comunione tra persone … La Chiesa è famiglia di famiglie, costantemente arricchita dalla vita di tutte le Chiese domestiche. Pertanto, in virtù del sacramento del matrimonio … sarà certamente un dono prezioso … considerare anche la reciprocità tra famiglia e Chiesa: la Chiesa è un bene per la famiglia, la famiglia è un bene per la Chiesa … L’amore vissuto nelle famiglie è una forza permanente per la vita della Chiesa …” (AL 86-88).
Importanti i preziosi riferimenti alla famiglia come testimone della fede, tra i suoi stessi membri e nell’Umanità:
“L’esercizio di trasmettere ai figli la fede, nel senso di facilitare la sua espressione e la sua crescita, permette che la famiglia diventi evangelizzatrice, e che spontaneamente inizi a trasmetterla a tutti coloro che le si accostano … I figli che crescono in famiglie missionarie spesso diventano missionari, se i genitori sanno vivere questo compito in modo tale che gli altri li sentano vicini e amichevoli, e così che i figli crescano in questo stile di relazione con il mondo, senza rinunciare alla propria fede e alle proprie convinzioni” (AL 289).
Il documento riporta le parole del Papa all’udienza generale del 26 agosto 2015, con un’immagine commovente:
“… è bello quando le mamme insegnano ai figli piccoli a mandare un bacio a Gesù o alla Vergine. Quanta tenerezza c’è in quel gesto! In quel momento il cuore dei bambini si trasforma in spazio di preghiera” (AL 287).
Le famiglie cristiane sono efficaci portatori del Vangelo nella società “… per la grazia del sacramento nuziale … soprattutto offrendo la testimonianza gioiosa dei coniugi e delle famiglie, chiese domestiche” (AL 200).
La Chiesa è riconoscente “… alle famiglie che restano fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la testimonianza che offrono. Grazie ad esse, infatti, è resa credibile la bellezza del matrimonio indissolubile e fedele per sempre” (AL 86);
e al n. 290: “La famiglia si costituisce … come soggetto dell’azione pastorale attraverso l’annuncio esplicito del Vangelo e l’eredità di molteplici forme di testimonianza: … l’apertura alla diversità delle persone, la custodia del creato, la solidarietà morale e materiale verso le altre famiglie soprattutto verso le più bisognose, l’impegno per la promozione del bene comune … Ciò va collocato nel quadro della convinzione più preziosa dei cristiani: l’amore del Padre che ci sostiene e ci fa crescere, manifestato nel dono totale di Gesù, vivo tra noi, che ci rende capaci di affrontare uniti tutte le tempeste e tutte le fasi della vita. … Tutti dovremmo poter dire, a partire dal vissuto nelle nostre famiglie: «Noi abbiamo creduto all’amore che Dio ha per noi» (1 Gv 4,16). Solo a partire da questa esperienza, la pastorale familiare potrà ottenere che le famiglie siano al tempo stesso Chiese domestiche e fermento evangelizzatore nella società”.
(Commento di Jesus Moran all’incontro delle Segreterie di Famiglie Nuove svoltosi a Castel Gandolfo dal 3 al 6 novembre 2016)