

«Abbiamo sperimentato che nutrendoci dell’Eucaristia, avvicinandoci al sacramento della confessione e stando in questo atteggiamento di amore reciproco, Gesù si fa presente in mezzo a noi e abbiamo così la luce per educare e correggere i nostri figli, come pure la forza di affrontare le difficoltà che si presentano».
«Poco tempo fa abbiamo avuto una forte discussione e l’unità fra noi è andata in frantumi. Quella sera ci siamo addormentati senza chiederci scusa», una delle tre parole che per papa Francesco non possono mancare nella vita di coppia: «Ho telefonato il giorno dopo a Lucho – racconta Maria Angélica – e gli ho chiesto scusa per avergli risposto male. È stata l’occasione per aprire un dialogo profondo fra di noi. Certamente siamo fragili, ma proprio per questo vogliamo impegnarci a ricominciare ad amare ogni volta che ci sbagliamo».
Insieme ai vescovi e ai sacerdoti di alcune città della Colombia, con altre famiglie e giovani, hanno organizzato una serie di visite ad alcune comunità povere: «L’idea era di condividere le nostre esperienze e offrire una certa formazione in famiglia. Alcune di queste coppie ci hanno confidato il loro desiderio di accostarsi al sacramento del matrimonio».

«Nell’accompagnamento alle coppie di fidanzati fatto di condivisione delle reciproche storie, del vivere insieme anniversari e momenti conviviali, dell’ascolto di interrogativi o timori, vediamo che questa vicinanza stimola non pochi giovani a prendere coraggiosamente la decisione di scegliere Dio come centro della propria vita, a vivere aspetti come la castità nel rapporto di coppia, a rendersi utili agli altri in necessità, dedicando tempo ed energie».
«La nostra esperienza – concludono – ci porta a confermare che come è la famiglia, così sarà la società. Sappiamo che le famiglie sono chiamate a cose grandi, per questo ogni giorno chiediamo alla Sacra Famiglia la grazia di restare fedeli all’amore, per essere costruttori di una società più umana e al tempo stesso più divina. Sogniamo che, con il contributo di tutti, l’umanità si trasformi realmente in una famiglia».
