“Carissimi amici della Siria, vi siamo vicini con la preghiera in questi momenti così duri e di prova che voi e tutto il Paese state vivendo.” – Scrivono Marilena e Silvano, che, come tutti noi, sono profondamente toccati dalla situazione difficile che attraversa il paese, dilaniato dalla guerra.
Marilena e Silvano alcuni anni fa hanno vissuto in Siria; lì hanno visto nascere e crescere rapporti di fratellanza con le persone della comunità del posto, rapporti che resistono e vanno avanti nonostante tutto. “Abbiamo fatto una piccola iniziativa (fatto del pane in casa e venduto) – scrivono agli amici siriani- per potervi mandare un segno della nostra vicinanza. Continuiamo a pregare e agire affinché Dio fermi questa tragedia.”
Marilena al momento è senza lavoro e la situazione economica della famiglia non è facile; ma questo, può essere un limite alla generosità verso un ‘fratello’ che soffre?
Nasce l’idea di fare del pane in casa (nella foto Marilena e la figlia) e proporlo ad amici e abitanti del piccolo paese delle Dolomiti, in Val di Cembra, dove vivono. L’iniziativa si diffonde a macchia d’olio, attraverso un passaparola che coinvolge un gran numero di persone; tramite Azione per Famiglie Nuove onlus , raggiunge i bambini siriani profughi in Libano e contribuisce ad alimentare la cultura dell’accoglienza e della solidarietà.
Quando l’esperienza viene raccontata durante un incontro di Famiglie Nuove di cui Marilena e Silvano fanno parte, suscita nuovo coinvolgimento ed altri si sentono spinti ad aderire. Anche se la distruzione e la violenza fanno più rumore della foresta che cresce, non dimentichiamoci di sapere che c’è e vive grazie a ciascuno di noi.
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