Fede contro la paura Covid19

 
Il mondo è preso dalla paura con lo scoppio del COVID19 a livello globale. Come comunità locale dei Focolari della città di Dumaguete, noi ci siamo preparati all'inevitabile. Quando è stata segnalata la prima morte di un paziente di Covid19 nella nostra città, noi eravamo scossi. Non c’è voluto molto tempo prima che ci trovassimo tutti relegati in casa e ci è stato consigliato di vivere la nostra quarantena in casa.

Abbiamo deciso di intensificare le comunicazioni online per aiutarci e sostenerci a vicenda.
Questo ha dato origine ad un’azione comune per fare qualcosa di concreto per coloro che non hanno la possibilità di rimanere in casa perché, innanzitutto sono in prima linea nella lotta contro la malattia e in secondo luogo perché ogni giorno devono cucinare per le loro famiglie.
Il passo iniziale è stato quello di fornire un pasto agli operatori sanitari della sezione Covid19 del nostro ospedale statale, un gesto che è stato molto apprezzato da loro. Nei giorni successivi, alcuni privati cittadini hanno offerto loro del cibo, così abbiamo pensato di individuare le “aree grigie” della nostra città. Ci siamo collegati con lo Sportello Settoriale della nostra città e con una ONG (People’s Development Council) per farci aiutare con la logistica. Abbiamo ottenuto la lista di migliaia di possibili destinatari di confezioni di riso. Abbiamo identificato 500 settori gravemente colpiti dal lock down. Di queste persone ne fanno parte: “kargadors”, venditori ambulanti come i venditori di balut, arachidi e tempura, masahistas, venditori ambulanti di souvenir. Abbiamo unito le nostre risorse come comunità e alcuni dei nostri più stretti collaboratori hanno trovato i soldi per confezionare tutti i 500 pacchi di riso da 2 chili ciascuno. La comunità non poteva riunirsi fisicamente per effettuare l’imballaggio a causa delle linee guida DOH sulla distanza fisica, così si siamo distribuiti in due case per fare il lavoro di imballaggio e quindi è stata rispettata la regola della “distanza fisica”.

Con nostra grande gioia i pacchi sono stati ritirati dal personale delle ONG e dal personale dello Sportello Settoriale della Città e del Comune che li ha distribuiti ai destinatari con una documentazione adeguata. Dopo la prima fase di distribuzione, sono arrivate più donazioni perché le persone intorno a noi sono venute a conoscenza del nostro progetto attraverso il responsabile dello Sportello Settoriale che lo ha presentato al Sindaco chiedendo a lui quali erano le azioni concrete che la città sta facendo per le famiglie povere colpite dalla serrata.
Dopo il primo giro di distribuzione, molte donazioni sono continuate ad arrivare da persone esterne al Movimento che volevano aiutare anche loro. C’era paura di uscire di nuovo e di camminare per acquistare il riso, il cibo e articoli necessari per confezionarlo. Il responsabile degli acquisti lo ha fatto con la massima cura e sicurezza per evitare di contrarre l’infezione.

Poi, per la seconda volta, abbiamo distribuito pacchi di alimenti per 100 persone da un altro settore (della società), questa volta per i ragazzi che lavorano come parcheggiatori, ed anche per i venditori che lavorano nel mercato durante le notte.

Non abbiamo avuto bisogno di cercarli, perché abbiamo già 20 di questi ragazzi che partecipano alle nostre riunioni mensili…

(Fonte: New City Press PH #RaysOfLigth# – Written by Eleanor Villegas)

 

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