Incontrarsi nelle ferite.

 
“Percorsi di luce”, dieci anni di una iniziativa al servizio delle coppie.

Alle volte succede che col tempo, svanisca la bellezza di essere coppia e la gioia dell’amore non splenda più. Forse la famiglia si è trasformata in un’ azienda, nella quale contano più le cose da fare che il rapporto fra i coniugi? Lui e lei hanno finito per intraprendere strade parallele, magari vicine, ma che non si incontrano mai? Forse ognuno dei due è troppo concentrato sui propri bisogni, piuttosto che sull’ascolto di quelli dell’altro? Le cause che possono mandare in crisi una coppia possono essere diverse, alcune così insidiose da spezzare il legame coniugale costruito in tanti anni. Tuttavia il cammino per uscire dal tunnel esiste e, se si vuole, è possibile riscoprire la freschezza di un tempo.
A dieci anni di attività, l’esperienza “Percorsi di luce”, nata dalla volontà di alcune coppie esperte di mettersi al servizio di altre, raccoglie i primi risultati. Rino Ventriglia –neurologo e psicoterapeuta – facendo il punto sul progetto, racconta che tutto è nato dal sogno di Annamaria e Danilo Zanzucchi, tra le prime famiglie a seguire Chiara Lubich, e Renzo e Maria Rosa Bardi, di aprire a Loppiano una casa per coppie in difficoltà. Un sogno ancora da realizzare, ma intanto “nel 2009 con mia moglie Rita ci siamo messi a disposizione insieme ad un’altra famiglia della Segreteria Centrale di Famiglie Nuove, Marina e Gianni Vegliach, per avviare un programma formativo. Da allora abbiamo realizzato due momenti nel corso dell’anno che comprendevano una settimana estiva a Loppiano , seguita da un weekend invernale. Già in quella prima occasione si è assistito a dei “miracoli” nelle coppie partecipanti e ciò faceva presupporre che la strada intrapresa potesse essere interessante. Abbiamo sperimentato quanto sia importante partire da noi, proponendo innanzitutto la nostra esperienza di buio, per incontrarci nelle ferite”.

In seguito il corso ha preso il nome di “Per corsi di luce”. Già l’anno successivo alcune coppie che avevano partecipato nel 2009 sono venute per offrire il loro aiuto. Via via, il programma si è arricchito con serate di ballo, si è pensato a domande strutturate, a veri e propri esercizi che prendevano spunto dall’argomento trattato, giochi di ruolo, tecniche di riformulazione. “Ora cerchiamo di dare molta importanza a queste modalità per far lavorare la singola coppia attraverso il dialogo”. – Continua Rita Della Valle, medico sessuologa. La metodologia proposta contiene delle peculiarità ed è in grado di dare spunti utili alla formazione di qualsiasi coppia, anche se non deliberatamente “in crisi” e non solo, ma anche ai fidanzati e alle giovani coppie. Così in collaborazione con la segreteria Famiglie Nuove e una commissione specifica si sta lavorando ad una “macro progettazione” con l’intenzione di dare degli strumenti ai formatori e sviluppare un format, alimentato da empatia, ascolto attivo che poggia su due pilastri portanti per la formazione, la parte spirituale ed una psicologica-relazionale. Per quanto riguarda le coppie in difficoltà, la tecnica consiste nell’aiutare i partecipanti a dare un nome alle ferite che si riscontrano all’interno della coppia e sostenerli stando loro accanto nel momento in cui, dolorosamente, tali ferite vengono riaperte per la medicazione.”
Il numero crescente delle separazioni e dei divorzi sprona quanti si dedicano all’accompagnamento delle coppie ad acquisire le competenze necessaria. Tre le parole chiave “ascoltare, riconoscere, camminare insieme” che hanno ispirato nel febbraio 2017 a Benevento un appuntamento per una cinquantina di animatori mossi dal desiderio di approfondire l’arte di aiutare le coppie in difficoltà.
Questa estate si sono tenuti diversi “Percorsi di luce” tra cui uno a Pazin, in Istria (Croazia); in quella occasione ha raccontato la propria esperienza una coppia che aveva partecipato al corso del 2017 dopo cinque anni di separazione. Erano presenti all’appuntamento anche dei sacerdoti e degli operatori per conoscere le modalità di lavoro. Altri incontri si sono tenuti a Dakovo, in Slavonia (Croazia), il 4-5 agosto e a Totovo Selo, in Serbia, dal 16 al 19 agosto, dove hanno partecipato anche coppie dalla Romania, dalla Macedonia, dalla Croazia e dall’Italia.
L’esperienza di questi anni fa assistere in alcuni casi a dei veri e propri “miracoli” di riappacificazione e di risoluzione in situazioni apparentemente quasi impossibili. Come dimostra la storia di una coppia che ha superato la crisi, festeggiando i venticinque anni di matrimonio durante l’incontro: “Con la venuta al mondo dei tre figli, la vita era diventata frenetica: dovevamo seguirli e rimaneva poco tempo per noi. Abbiamo re-imparato ad avere cura anzitutto del nostro rapporto, che è il primo figlio. Partecipare è stato un regalo, come un secondo viaggio di nozze, dopo quello di venticinque anni fa in Turchia, ha significato fermarsi e ricominciare da capo.”
Sebbene la vita proponga quotidianamente nuovi ostacoli da superare con una fantasia e varietà che a volte sorprendono, non bisogna mai scoraggiarsi. L’esperienza “Per corsi di luce” dimostra che i problemi di coppia diminuiscono nel momento in cui ciascuno dei coniugi smette di chiedere amore e decide di darlo.

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