L’educazione alla libertà.
Il Papa esprime chiaramente il valore e l’urgenza della funzione educativa della famiglia, in un mondo in incessante evoluzione: “La famiglia non può rinunciare ad essere luogo di sostegno, di accompagnamento, di guida, anche se deve reinventare i suoi metodi e trovare nuove risorse …“ (AL 260).
L’azione educativa non è il tentativo ossessivo di controllo sul figlio, ma piuttosto “… generare nel figlio, con molto amore, processi di maturazione della sua libertà, di preparazione, di crescita integrale, di coltivazione dell’autentica autonomia … L’educazione comporta il compito di promuovere libertà responsabili, che nei punti di incrocio sappiano scegliere con buon senso e intelligenza; persone che comprendano senza riserve che la loro vita e quella della loro comunità è nelle loro mani e che questa libertà è un dono immenso …“ (AL 261-262).
D’altra parte, il pensiero di Francesco è molto chiaro, fin dalle prime pagine dell’Amoris Laetitia: “Siamo chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle” (AL 37).
Il metodo più efficace, dice il Papa, è proporre un cammino fatto di piccoli passi, adeguati alle possibilità reali del figlio: “Quando si propongono i valori, bisogna procedere a poco a poco, progredire in modi diversi a seconda dell’età e delle possibilità concrete delle persone, senza pretendere di applicare metodologie rigide e immutabili” (AL 273).
Sì all’educazione sessuale.
Come già auspicato dai documenti del Concilio Vaticano II, è necessario ed urgente assumere questa sfida, in un’epoca in cui si tende a banalizzare e impoverire la sessualità: “Si potrebbe intenderla solo nel quadro di una educazione all’amore, alla reciproca donazione … Ugualmente, dobbiamo accettare che il bisogno di un nuovo e più adeguato linguaggio si presenta innanzitutto nel momento di introdurre i bambini e gli adolescenti al tema della sessualità … Un’educazione sessuale che custodisca un sano pudore ha un valore immenso … È una difesa naturale della persona che protegge la propria interiorità ed evita di trasformarsi in un puro oggetto” (AL 280-283).
(Commento di Jesus Moran all’incontro delle Segreterie di Famiglie Nuove svoltosi a Castel Gandolfo dal 3 al 6 novembre 2016)