Esperienza in carcere

 

Venerdì scorso a Rebibbia ho fatto un colloquio con Mirco, era agitato, sconvolto, molto nervoso per la sua situazione e per le tante difficoltà che ci sono in carcere
e per la solitudine che prova.

Ha parlato a lungo e l’ho ascoltato immedesimandomi con il suo dolore e non avevo nessuna parola adatta che lo potesse consolare.

Dentro di me ho sentito che potevo proporgli una cosa assurda, provocante, però ero convinto che era l’unica che l’avrebbe tirato fuori dai suoi tanti problemi. Gli ho proposto di pregare per 2 ore al giorno, visto che vive in una cella singola e se lo può permettere, nessuno lo disturba, gli ho proposto di farlo quando vuole durante la giornata. Tutti i giorni.

(Avevo anche paura della sua reazione, cioè che se ne andasse via prendendomi per matto, ma ho rischiato). Gli ho detto che se voleva, doveva cominciare la stessa giornata, se avesse rimandata la decisione a domani, sicuramente non l’avrebbe fatto.

Gli ho garantito che se pregherà, come io gli ho detto, la settimana prossima, quando verrà da me per il colloquio, sarà più sereno, più tranquillo, con meno problemi.
Oggi è venuto sereno, tranquillo, sorridente, gli ho detto subito, tu…………, e lui, si Alfonso, funziona, sto trovando la pace, la serenità, vedo le cose in modo diverso, riesco ad affrontare i problemi con più pace. Sono più contento.

Grazie!

Alfonso Di Nicola

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