Famiglie per le famiglie

 
Incontro Segreterie Famiglie Nuove a Città del Guatemala e Praga. Alla ricerca di modalità attuali e credibili per incontrare i bisogni e le attese di tante famiglie nel mondo.

Se avessimo pensato alle comodità sia logistiche che tecniche che offre il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (RM), non ci saremmo messi in una simile avventura, ma ha prevalso la voglia di ridurre le distanze fisiche e del cuore tra il Centro e le Zone; scoprendo in noi un coraggio ed una energia che non sapevamo di avere.
Così quest’anno l’incontro annuale delle Segreterie di Famiglie Nuove si è svolto (dal 1. al 4 novembre 2018) per la prima volta fuori dalle mura romane e in contemporanea in due continenti distinti: in Europa, a Praga, e nel continente americano, a Città del Guatemala.
Si è trattato di un unico incontro seppure la distanza tra i luoghi di svolgimento fosse elevata. Vi era infatti un unico intento: rafforzare l’unità della Segreteria mondiale, composta non solo da quella centrale ma anche dai responsabili delle Famiglie Nuove nelle zone.

Questo incontro è stato preparato da una Commissione internazionale composta da famiglie di vari continenti (America, Africa, Italia, Europa) e da due coppie della Segreteria Centrale. I collegamenti Skype per la preparazione sono cominciati già dall’estate, con la sfida dei fusi orari e delle lingue, allargando i cuori per accogliere le varie istanze che via via emergevano. “Non ci si immagina la grande esperienza che abbiamo fatto nella preparazione di questo incontro. ‒ diceva qualcuno. ‒ Una cosa era conoscersi per foto o per Skype, un’altra è stato vederci tutti quanti di persona: che gioia essere parte di una famiglia. È come se ci conoscessimo da tanto tempo. Questa esperienza vissuta è stata fantastica e formatrice”.
Un altro ha detto: “valeva la pena fare tutto questo sforzo per questo incontro. Si, noi abbiamo fatto tutta la nostra parte, ma Dio ha fatto il resto: l’unità. Fra noi l’unità si è consolidata. È incredibile…è stata una grazia”.

La novità della modalità di svolgimento dell’incontro ha portato una grande ricchezza perché ha permesso, grazie ad una maggiore rappresentanza dei diversi Paesi, di affrontare le varie tematiche con un respiro molto ampio. Erano presenti a Praga 110 partecipanti, responsabili di Famiglie Nuove o appartenenti alla segreteria di zonetta, provenienti soprattutto dall’Europa (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda, Romania, Croazia, Serbia, Slovacchia, Rep. Ceca, Ungheria), ma anche dall’Africa (Burkina Faso, Mali e Ruanda) e Medio Oriente (Egitto).
Mentre in Guatemala erano 65 persone provenienti da Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Panamà, Repubblica Dominicana, Stati Uniti.

Il numero dei partecipanti ha permesso una speciale conoscenza reciproca, l’approfondimento dei rapporti, l’inizio di collaborazioni tra nazioni; ogni intervallo era un “brulicare” di contatti, incontri per zone e/o per gruppi di interesse (chi si occupa di preparazione al matrimonio, di coppie in difficoltà, o chi lavora in diocesi per la famiglia…).

I collegamenti on line durante i tre giorni tra Praga e Guatemala e il programma esattamente simmetrico nei due posti per via del fuso orario, ci hanno permesso di costruire un ponte tra Europa e Americhe, facendoci toccare con mano la ricchezza contenuta in ogni popolo e hanno dato la certezza di un cammino comune mondiale: un’esperienza di allargamento del cuore e della mente sull’umanità intera, un aiuto – come molti, soprattutto italiani, hanno detto – ad uscire dai nostri (a volte) angusti ambiti mentali e culturali.
Dalle comunioni spontanee durante gli intervalli, dallo scambio di opinioni, tutti si sono trovati in famiglia e hanno sentito che il Centro dell’Opera aveva preso casa nei loro cuori e nelle zone rappresentate, dandoci la possibilità di sperimentare la concretezza del nuovo assetto e le sue molteplici implicazioni, scoprendone la ricchezza e toccando con mano la fedeltà creatività del Carisma. Ognuno ha preso con maggior coscienza la corresponsabilità nel consolidare questa realtà. “Ciao Guatemala!” e “Ciao Praga” è diventato il tormentone del congresso, il segno che eravamo un sol corpo.
Il tema sullo Spirito Santo di Emmaus ci ha resi consapevoli di come è importante invocarLo e lasciarLo operare in noi, per andare incontro alle sfide della famiglia, prima cellula viva della Chiesa-umanità. E’ stato poi molto utile ed apprezzato il tema dell’anno applicato alla vita di famiglia, preparato grazie all’apporto di riflessioni ed esperienze di alcune famiglie del pianeta.
Gli argomenti trattati in sala con degli input arrivati dagli USA, dal Centro e da altre parti del mondo, sono stati un efficace stimolo per lo svolgimento dei Workshop in queste giornate. Gli argomenti trattati ‒ Nuovo Assetto, ruolo della Segreteria di FN, fare rete fra famiglie, Nuove generazioni, accompagnamento nella fasi della vita (fidanzati, coppie, difficoltà nelle coppie e separati) ‒ ci hanno permesso di avere una visione privilegiata, anche se non esaustiva, delle realtà famigliari vissute in questi 25 paesi rappresentati. Ha destato molta curiosità ed entusiasmo il progetto dei Gen Pathways perché, come ci ha detto qualcuno, “i GEN sono parte della nostra famiglia e saranno soprattutto le famiglie di domani”.

Se volessimo caratterizzare la specificità dell’incontro a Praga con una parola, potremmo dire: “riconoscersi”.
Riconoscersi tra rumeni, cechi, slovacchi, ungheresi: la molteplicità delle lingue non ha frenato i lavori in plenaria ma neanche dei workshop in gruppi più ridotti, nei quali interrogarsi e scambiarsi esperienze su argomenti di grande interesse attuale.
Riconoscere che le famiglie olandesi e quelle egiziane stanno vivendo le medesime realtà nella ricerca di modalità attuali e credibili per incontrare i bisogni e le attese di tante altre coppie e dei figli che stanno attorno a loro.
Si è lavorato anche sulle modalità per mettersi di più in rete tra famiglie e gruppi di nazioni, con una particolare attenzione alle nuove zone che si stanno avviando (Europa ovest, zona violetto ecc.); si è approfondito il rapporto con le nuove generazioni; le ferite presenti in tante famiglie che vivono crisi di coppia, separazioni, solo per fare alcuni esempi.

Parola chiave dell’incontro di Guatemala è stata “incontrarsi”: dal Nord al Sud del continente americano c’è stata la possibilità di trovarsi insieme finalmente, con grande gioia da parte di tutti! Significativa anche la partecipazione di alcuni membri delle comunità indigene, discendenti dal popolo Maya.
“Alcuni dei partecipanti, diceva una coppia argentina prima di partire per questo incontro, hanno sperimentato l’amore di Dio nelle cose concrete (iter dei visti, difficoltà economiche, sistemazione dei figli e dei nonni, ecc..), difficoltà che offerte per amore, sono state il ‘combustibile’ per poter realizzare questa unità fra tutti. Grati per tutto ciò che abbiamo vissuto qui, ripartiamo con mio marito con il cuore pieno di Gesù e di tante grazie.
Una coppia francese: “Sento che qui non c’è solo la Segreteria di Roma, ma siamo un unico corpo. Non siamo amici, ma fratelli per essere famiglie per le famiglie”

La festa finale del sabato sera in Guatemala, con una breve parentesi pirotecnica, seguita da danze, canti tradizionali e non, ha dato la misura dell’essere famiglia costruita in quei giorni.
Lo stesso clima si respirava durante la bellissima festa a Praga allietata da canti e balli tradizionali degli ospitanti della Repubblica Ceca che hanno espresso la gioia di questi giorni insieme e la rinnovata fiducia nella possibilità di camminare insieme fra famiglie.
Tutti sono partiti con il cuore grato a Dio con un nuovo slancio di essere costruttori della rete planetaria per l’ ut omnes.