La scuoletta” delle Famiglie Nuove della Sicilia occidentale

 
Il 23-24 maggio 2015 si è tenuta a Trabia (Palermo) la “Scuoletta”, evento organizzato dalle e per le “Famiglie Nuove” della Sicilia Occidentale. Una speciale testimonianza di comunione di anime. Di Patrizia Carollo, giornalista palermitana

A fine maggio 2015, molte coppie del gruppo di “Famiglie Nuove” della Sicilia Occidentale, si sono riunite presso l’Hotel Residence “Torre Artale” nella località di Trabia (Palermo) per vivere la cosiddetta “Scuoletta”. Un weekend altamente formativo, non solo per la presenza di due psicologhe, che hanno dissertato su relazione di coppia e genitori-figli, ma per la forte comunione di anime che si è realizzata.

20150524_094234I partecipanti, provenienti da varie realtà territoriali della Sicilia, erano, infatti, certamente, accomunati dal bisogno comune di trarre nuovi stimoli per vivere la quotidianità col proprio partner e i propri figli, ma l’incontro è andato ben oltre ogni aspettativa, divenendo uno splendido incontro di fratellanza, pur essendosi i partecipanti conosciuti magari il giorno stesso.

Enza e Nino Fontana, gli organizzatori, hanno conosciuto il Movimento dei Focolari negli anni ’80, ascoltando Chiara Lubich la fondatrice nel 1992 tramite il Familyfest, e subito hanno sentito l’esigenza di impegnarsi come coppia e come famiglia a vivere l’ideale evangelico dalla Lubich (l’Unità), proprio partendo dalla famiglia, insieme a tante famiglie del mondo.

Hanno sciolto il giacchio, solo iniziale, dell’assemblea facendo vedere un video su Chiara, dal quale è emersa la grandezza di questa donna che ha operato per la sua santità e per quella dell’intero popolo del mondo, portando un grande contribuito alla società, alla chiesa, e all’umanità tutta con la sua idea di fratellanza e col Movimento anche Politico per l’Unità.

I coniugi Fontana, nell’introdurre la “Scuoletta”, ci hanno ricordato che «fra l’insegnante e il discente c’è sempre Gesù in mezzo». E “Gesù in mezzo” è stato il fuoco che ha fatto sciogliere, quasi subito, poi ogni cuore e ogni resistenza emotiva.

La prima psicologa a parlare, Antonella Spanò, ha proposto dei giochi interattivi e di gruppo, pensando di trovare l’assemblea un attimo in difficoltà: si è invece meravigliata di quanta apertura avessimo nel giocare insieme, e nello scoprire insieme, con semplicità, quanto cammino avessimo ancora da fare col nostro partner. Dopo uno scambio di esperienze, e domande-risposte con la sala, è seguita la cena (ottima!), tramite cui le coppie sono divenute sempre più vicine.

20150524_101911La domenica 24, è stata importante, innanzitutto per la santa messa, nella quale alcuni di noi si sono sentiti “chiamati” alla lettura e a essere sempre più presenti, con Gesù, dinanzi ai fratelli e sé medesimi. L’oggetto dell’omelia è stato, peraltro, “il Santo Spirito, come dono del Signore Risorto”. Si è celebrata, infatti, la Pentecoste, il cinquantesimo giorno di Pasqua che segna, per tradizione, l’inizio della nuova vita di Cristo Risorto nei fedeli, ad opera dello Spirito che è sceso su di loro. «E questo Spirito Santo – ci ha riferito il prete, don Antonino Di Carlo, della parrocchia S. Tarcisio di Palermo, salito a Torre Artale per far messa – non è una cosa, ma una persona divina, che è venuta ad abitare la Chiesa, e rende tutti un’unica pasta con Dio. Esso raccoglie nella diversità (dei popoli, delle persone) e porta all’Unità».

Don Antonino ci ha poi rammentato che: «La Teofania di Dio comporta un rinnovare, ossia trasformare il cuore degli apostoli, il cuore dei discepoli, che passano dalla paura alla resurrezione e al coraggio della testimonianza».

Molti di noi, nel corso del prosieguo della giornata, hanno preso in mano il microfono, e annullata ogni timidezza, hanno manifestato ai presenti le proprie riflessioni, dando l’Eccomi anche a Gesù.

Ed allora, la mia riflessione: se svincolati da ogni preconcetto autobloccante, accettiamo di far “partorire” le nostre idee, e se queste portano con sé un messaggio positivo di tenerezza per gli altri, comprendete quale meraviglia possiamo creare? Possiamo divenire, come Chiara vorrebbe, gli apostoli di Cristo nell’era del terzo millennio!

Fede, amore coniugale, amore genitoriale, amore per il mondo, queste sono fra le tematiche che abbiamo, dunque, rinforzato in questi splendidi giorni di “Scuoletta”, anche grazie ai consigli della seconda psicologa, la dott.ssa Valentina Fiorica, terapeuta di formazione salesiana.

Ma si è parlato anche della campagna #Obiettivo15mila: la possibilità di poter aderire da parte delle Famiglie Nuove all’iniziativa del “sostegno a distanza” (SaD), ossia la possibilità di aiutare l’infanzia svantaggiata dei Paesi in via di sviluppo, dando un contributo economico per non sradicare i bimbi dalle loro famiglie d’origine.

Aggiungo, a nome di tutti i partecipanti, un’ultima cosa: «Grazie». Grazie per esserci Focolare, grazie per essere esistita Chiara Lubich, grazie per aver consentito a tutti noi di “Famiglie Nuove” di “riconoscerci” come fratelli e sorelle, grazie per la chance che abbiamo di divenire migliori tramite questi incontri e agli incontri che verranno. Grazie perché insieme, abbiamo compreso, che possiamo fare un’unica cordata, verso il Cielo, qui sulla terra. Uniti, verso Dio.

Regolamento(500)