A Verona si è tenuto un corso sulla “Comunicazione efficace e gestione dei conflitti” per affinare nuove modalità di accompagnamento familiare.
Spesso segnali di disagio non ascoltati possono portare a serie crisi familiari. Ma come riuscire tempestivamente a decifrarli e intervenire perché si trasformino per la coppia in una risorsa?
Il Corso tenutosi a Verona dal 26 al 28 maggio dal titolo “Comunicazione efficace e gestione dei conflitti” rivolto ad animatori familiari, ha messo a fuoco gli strumenti per accompagnare in modo responsabile e consapevole le coppie che attraversano periodi di crisi. Attraverso una puntuale formazione umana e spirituale le coppie imparano a identificare per tempo i segnali di eventuali disagi, ad ascoltare e ad accompagnare altre coppie.
Esso scaturisce dalla vita “sul campo” condivisa tra molte famiglie, dalle ferite di chi ha sperimento il fallimento sulla propria pelle ed ha saputo chiedere aiuto, trovando la forza di rialzarsi e di aiutare altri.
Realizzato in collaborazione con la segreteria centrale di Famiglie Nuove, ha messo a frutto il lavoro di una commissione formata da esperti in dinamiche di coppia, già impegnatasi nei “Per-corsi di Luce”, nati a partire dal 2009 con l’obiettivo di aiutare alcune coppie in difficoltà che chiedevano di essere sostenute nel percorso di riavvicinamento tra i coniugi, attraverso settimane residenziali presso la cittadella di Loppiano.
L’iniziativa a cui hanno partecipato circa 60 coppie si colloca nella scia dell’input lanciato da papa Francesco nell’Amoris Letitia (AL 52, 227, 232) esortando ad “accompagnare” e “sostenere” ciascuna famiglia. Chiara Lubich proprio nel discorso di fondazione di Famiglie Nuove cinquant’anni fa invitava a “prendersi cura” idealmente e concretamente di tutte le famiglie soprattutto quelle più in difficoltà.
Il corso è la prima di una serie di tappe che vedranno coinvolti successivamente altre famiglie di accompagnatori e la formazione di nuovi esperti per cercare di definire quel “kit di pronto soccorso” adatto a prestare le “prime cure” in caso di “incidente”, orientare agli specialisti, senza volersi sostituire ai “medici veri e propri”.
Le tematiche familiari che si sono approfondite sono: l’antropologia della famiglia e della coppia, il senso della relazione, il tema sul colloquio, empatia, consapevolezza, il tema dell’ascolto e comunicazione efficace, segnali di pre-crisi, conflitto nella coppia, accompagnamento. Sono state proposte esercitazioni da fare all’interno della coppia che sono servite a far crescere la comunione e il dialogo fra i coniugi.
E’ stata proposta una divisione in gruppi per sperimentare altre tecniche di dialogo e la “simulata di colloquio” per esercitarsi in questo importante aspetto soprattutto nel momento in cui ci si trovi di fronte una coppia che abbia manifestato alcuni segnali di crisi. Un altro momento è stato dedicato al “laboratorio di pensiero” attraverso il quale i partecipanti hanno individuato alcuni punti di forza e altri di debolezza che hanno riscontrato nei gruppi di Famiglie Nuove riguardo alla capacità di scoprire in tempo i segnali di pre-crisi. Una serata a tema con un’esercitazione in coppia guidata dagli esperti è servita come strumento unificante che aiutato a una maggiore intimità nella coppia.
Dunque condivisione di vita, mettersi in gioco totale da parte di esperti e famiglie, questo il cuore di una esperienza che ha aiutato gli stessi partecipanti a dare una svolta alla vita personale e di coppia. Questi “giorni preziosi ci hanno fatto riscoprire il nostro amore, facendo emergere il meglio dalle nostre persone”, commenta uno dei partecipanti al Corso. E’ come aver ritrovato “la chiave di una stanza bellissima del nostro cuore chiusa da un po’”.
“Dobbiamo prima di tutto metterci in gioco, far cadere la maschera e mostrarci come siamo”, considerando che nessuno è immune dalle difficoltà. Far finta che non esistano non serve a farle sparire, anzi queste si ingrandiscono sempre di più, diceva un’altra famiglia.
“Da tempo sentivo un blocco da parte di mio marito, questi giorni l’hanno aiutato a far uscire quella tenerezza che mi aveva fatto innamorare di lui tanti anni fa.” E un’altra persona commentava: “Nella società odierna con il ritmo frenetico in cui ci troviamo ogni coppia ha bisogno di fermarsi e riflettere a che punto è arrivata”.