«In un momento di dolore così, vedere la solidarietà che si muove, che cerca di arrivare agli ultimi, è fondamentale.» – dice Ding, focolarina a Cebu.
«Sia il focolare, che il centro sociale Bukas Palad, si sono trasformati in centri di
accoglienza: 100 rifugiati sono arrivati in questi giorni. Altri ne stanno arrivando.»
Bukas Palad sorge a Mabolo, un quartiere povero della città di Cebu. Nato nel 1987 grazie ad un gruppo di medici, dentisti e infermieri dei Focolari, coadiuvati da persone del posto, da allora è a servizio di centinaia di famiglie e svolge programmi di nutrizione, assistenza medica, scuola materna. «Andremo a distribuire nelle città di Sigma e Aklan dell’isola di Panay cibo, vestiti, beni di primo soccorso che stanno arrivando, – continua Ding. Abbiamo ritenuto importante far partire inoltre al più presto un’azione di ricostruzione delle case, che sono state completamente distrutte in queste due città.» Un’azione che sarà portata avanti grazie alla collaborazione delle onlus Azione per Famiglie Nuove e Azione per un Mondo Unito.
«Cebu è stata investita da vento e pioggia molto forti, con conseguente interruzione temporanea dell’elettricità e dell’acqua, ma senza grossi danni.» – sono le notizie che diffonde Alessandra, anche lei in focolare a Cebu. «L’uragano si è abbattuto con forza nella vicina isola di Leyte, in particolare a Tacloban e nelle altre città, come Ormoc dove c’è una bella comunità del focolare, come anche nell’isola di Panay. Ha colpito le isole Vysaya, al centro delle Filippine. Tanti dei nostri amici sono salvi, ma hanno perso tutto, hanno visto spazzare via la loro casa, il tetto portato via dal vento, e poi l’inondazione. Di alcuni ancora non abbiamo notizie, ma vanno avanti le ricerche. Non è facile perché non ci sono comunicazioni, mezzi di trasporto, e non c’è sicurezza.
La gente è disperata e molti hanno preso d’assalto i negozi e i centri commerciali per prendere cibo e beni necessari. In questi giorni stiamo cercando di capire come far arrivare gli aiuti in maniera sicura.
La mia esperienza più forte è quella di condividere da vicino il dolore di tante persone, la sospensione dolorosa di non avere notizie dei propri cari, la perdita di tutto.
Sullo sfondo di questo, emerge così forte nell’anima che l’unica cosa che conta veramente sono proprio i rapporti, l’amore che ci lega, l’aiuto concreto che possiamo dare gli uni agli altri.»
Chi desidera aiutare concretamente la popolazione colpita, può inviare un contributo, specificando nella causale: “Emergenza tifone Haiyan Filippine”
AZIONE per FAMIGLIE NUOVE Onlus
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