Vivere la speranza
Sanare le ferite che incontriamo negli altri
Sanare le ferite che incontriamo negli altri
Sanare le ferite che incontriamo negli altri
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Le parole della Presidente dei Focolari raccolte in Piazza San Pietro poco dopo la prima benedizione del nuovo Pontefice
8 mesi di navigazione, 30 porti e 200 giovani. Partita a marzo 2025 da Barcellona (Spagna), la nave-scuola per la pace “Bel Espoir” continua il suo viaggio che si concluderà solo ad ottobre, collegando le cinque sponde del Mediterraneo. A bordo, otto gruppi di venticinque giovani di ogni nazionalità, cultura e religione i quali, animati dal desiderio comune di costruire un mondo migliore, vivranno insieme imparando a conoscersi, tra dibattiti e esperienze personali, affrontando per ogni tappa tematiche nuove. Tra questi anche una ventina di ragazzi e ragazze, tra i giovani ambasciatori della Pace di Living Peace e giovani del Movimento dei Focolari. Berhta (Libano), impegnata nel progetto MediterraNEW, che lavora per l’educazione dei giovani nel mediterraneo, principalmente quelli migranti, ci racconta la sua esperienza.
La speranza si trova solo nell’amore. Se io dono amore dono speranza. Lavorare con i bambini di origine araba non è facile. Io ho fatto dopo scuola a questi bambini ma entrare in contatto con loro significava entrare nella loro cultura. Di solito era il padre a parlare la madre parlava arabo e seguiva il marito. Quando sono arrivata per il dopo scuola i bambini di lingua araba hanno esclamato con un bambino attento perché lei ti capisce. Fui stupita di sapere che seguivano il mio sito Facebook. Non fu subito facile ma con il passare dei giorni si creò un legame più aperto. Purtroppo il covid pose fine a molte cose. Tuttavia questa esperienza fu motivo di crescita.