Movimento dei Focolari

Simposio sulla Dottrina Sociale di Igino Giordani nel ventennale della sua scomparsa

Nov 29, 2000

Un Convegno internazionale sul pensiero sociale di Igino Giordani, si è tenuto alla Pontificia Università Lateranense, a Roma, per iniziativa dell'università stessa e del Centro Igino Giordani. Dai molti interventi è emersa la ricchezza umana e spirituale di una delle figure più significative nella storia italiana di questo secolo: sposato e padre di quattro figli, fu scrittore, giornalista, intellettuale, uomo politico, cristiano convinto e focolarino...

Un Convegno internazionale sul pensiero sociale di Igino Giordani, si è tenuto alla Pontificia Università Lateranense, a Roma, per iniziativa dell’università stessa e del Centro Igino Giordani. Dai molti interventi è emersa la ricchezza umana e spirituale di una delle figure più significative nella storia italiana di questo secolo: sposato e padre di quattro figli, fu scrittore, giornalista, intellettuale, uomo politico, cristiano convinto e focolarino. Giordani è stato definito anche ‘un cristiano ingenuo’ per la sua capacità di guardare al mondo con lo sguardo di Dio, con uno sguardo – cioè – d’amore, in grado di andare oltre le apparenze per scorgere quello che di positivo c’è in tutti. Pur di non scendere a compromessi, Giordani pagò con l’esilio in epoca fascista la sua passione per la libertà e la democrazia. Fu uomo di pace: per primo si batté per l’obiezione di coscienza al servizio militare. Che cos’ha da dire Giordani al politico di oggi? Oggi Giordani ripete l’invito ai grandi ideali, a considerare la politica come un grande atto di amore all’umanità intera. Ai politici diceva allora: “Tutti abbiamo bisogno di santità. I politici ne hanno bisogno in razione doppia, perché sono più esposti ai pericoli della corruzione, dell’ambizione, della lotta, dell’odio, della vendetta …”. Quanto al rapporto tra la religione e la vita dell’uomo, il concetto di fondo per lui era questo: l’uomo è immagine di Dio. Qualche volta usava questo termine, “Dio in effigie”: l’uomo è Dio in effigie. Questa è una cosa che trasforma tutti i rapporti umani. Chiunque, anche un ricco, anche un potente, anche un altro politico, è Gesù. Diceva che la storia è un “quinto Vangelo”, che Dio ci parla attraverso gli avvenimenti, anche negativi. La presenza di Dio è vera nella storia umana. Giordani si occupò anche di economia e di lavoro. La sua attenzione andava soprattutto all’uomo. In una sua opera, Giordani afferma che “la produzione è per l’uomo e non l’uomo per la produzione”. Sottolineava inoltre che la persona si realizza proprio nell’attività lavorativa, che dev’essere vissuta e animata dalla carità. Fondamentale, per Giordani, fu l’ incontro con Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari, in cui vide una via di santità aperta a tutti. Fu come immergere la sua immensa cultura “nelle onde vivificanti della carità e dell’unità”. A partire da quel momento, il suo pensiero prese un afflato nuovo, e lui lo dice in modo concreto: “Prima ero un uomo che faceva delle battaglie”, ma da quel momento, divenne un uomo che ama, che serve.    

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Fratellanza

Fratellanza

La fratellanza, l’essere figli di uno stesso Padre, può essere la radice di ogni pacifismo. In questo stralcio tratto dal volume “Rivolta cattolica” Igino Giordani scrive quasi una invocazione, un poetico appello che ci costringe ad alzare lo sguardo e ci apre gli occhi su chi è il fratello, quel fratello che può essere catalogato come nemico, come straniero, come migrante, ma sempre fratello è. E’ un appello che scritto nel lontano 1925 ci può toccare le corde più profonde e ci interpella per essere costruttori di pace.