Mag 20, 2016 | Focolari nel Mondo
In Slovacchia (Jasná – Demänovská Dolina) 550 giovani provenienti da varie parti del mondo – tra loro anche un gruppo di 50 ortodossi – si trovano per approfondire i temi della Giornata Mondiale della Gioventù. Dove: Hotel Grand, Demänovská dolina 72, Liptovský Mikuláš, Slovacchia Arrivo: 31 luglio 2016 sera Partenza: 5 agosto 2016 dopo colazione Quota di partecipazione: 180€ Età dei partecipanti: dai 16 ai 30 anni Info: postgmg2016@focolare.org (altro…)
Mag 20, 2016 | Focolari nel Mondo
“Leggete le Beatitudini, vi farà bene”, aveva detto papa Francesco ai giovani radunati a Rio de Janeiro nel 2013, ed è proprio sul percorso delle beatitudini che i partecipanti alla GMG si stanno preparando all’appuntamento, incastonato nel Giubileo della Misericordia, in una terra che – per via di Suor Faustina e di Giovanni Paolo II – al culto della Divina Misericordia è molto legata. Tra gli eventi principali la Messa di Apertura (26.07), la Cerimonia d’Accoglienza col primo incontro con il Santo Padre (28.07), la Via Crucis con la Croce delle GMG (29.07), per poi arrivare al cuore della GMG: la Veglia con il Santo Padre (30.07) e la Messa Finale (31.07). Ma ad arricchire il programma ci sono anche le catechesi in diverse lingue, e il Festival della Gioventù, in cui per quattro serate la dimensione spirituale si coniuga con quella artistico-culturale. Anche i giovani del Movimento dei Focolari stanno dando il loro contributo nella preparazione della GMG, e in particolare con un evento inserito nella cornice del Festival che si svolgerà il 27 luglio 2016 a Cracovia, al Club Sportivo Plaszowianka ul. Stroza-Rybna 19 (Fermata del tram 50, 20, 11). Per chi desidera poi approfondire l’esperienza della GMG alla luce della spiritualità dei Focolari, si continua con una Scuola post GMG in Slovacchia (Jasná – Demänovská Dolina) con 550 giovani provenienti da varie parti del mondo, tra loro anche un gruppo di 50 ortodossi.

27 luglio: appuntamento con i giovani dei Focolari nel contesto del Festival della Gioventù
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Mag 20, 2016 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Livio Bertola
«L’idea di costituire l’Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione (AIPEC), nasce all’inizio del 2012, forse nel peggiore momento della crisi economica in Italia. È proprio in questo frangente che un gruppo di imprenditori aderenti all’EdC sentono di dover reagire. Come primo passo si cerca di capire insieme se esistano margini di collaborazione tra le imprese. Nell’autunno di quell’anno avviene l’atto costitutivo con l’approvazione, oltre che dello statuto, del codice etico; fin dall’inizio l’associazione si dimostra veicolo per la diffusione dell’Economia di Comunione». A parlare è l’attuale presidente, Livio Bertola, che illustra gli obiettivi e la breve storia dell’associazione: «I principali valori che la ispirano fanno capo a una “cultura del dare”. Per questo ogni socio si sente spinto, non tanto ad aspettarsi qualcosa per sé, ma piuttosto a mettersi nella disposizione di capire quanto può fare per gli altri». A chi vi rivolgete in particolare e quali gli obiettivi di AIPEC? «Ci rivolgiamo ad imprenditori, liberi professionisti, cooperative e, in generale, a tutte le persone che hanno a cuore un’economia che ponga al centro la persona: dipendenti, studenti, casalinghe, pensionati, disoccupati, ecc. In quanto all’obiettivo di AIPEC di promuovere i valori dell’Economia di Comunione, cerchiamo di realizzarlo in più modi: da un lato, promuovendo in tutta Italia momenti d’incontro con persone che vogliono vivere meglio il proprio lavoro, organizzando scuole di economia civile con lo sguardo sulle giovani generazioni; dall’altro, sostenendo l’attività degli imprenditori associati e favorendo le sinergie che si possono creare fra di loro».
Vi ispirate ai valori dell’Economia di Comunione, due parole che sembrano contrapposte … «In effetti, l’imprenditore che aderisce all’EdC fa una scelta controcorrente. Nel nome stesso dell’associazione abbiamo voluto inserire la preposizione “per”, con due motivazioni: in primo luogo perché ci sentiamo in un cammino che porterà ad una comunione piena e nessuno di noi ha la presunzione di sentirsi già arrivato al traguardo e, seconda ragione, ma non meno importante, perché l’Economia di Comunione è nata per i poveri; è rivolta a loro la condivisione di parte degli utili aziendali, nella piena libertà di ciascuno. Per questo sentiamo il bisogno, noi imprenditori, di aiutarci, di collaborare realmente insieme: attraverso l’ascolto reciproco, il supporto, l’attenzione all’altro (dipendente, cliente, fornitore, socio o addirittura concorrente), la condivisione di idee, delle difficoltà, di talenti. Con un’attenzione particolare agli imprenditori e lavoratori che, in questi anni, stanno soffrendo in prima persona per le conseguenze della crisi economica e sociale». In che modi si può collaborare o comunque aderire alla vostra associazione? «Possono far parte della nostra rete imprenditori e professionisti, che definiamo soci ordinari, ma anche tutte le persone che vogliono sostenere i valori dell’EdC, che consideriamo soci aderenti. Si può collaborare con AIPEC anche solo visitando il sito che offre tante informazioni sulla vita dell’associazione, le iniziative e le occasioni di diffusione e conoscenza. Associandosi, si può diventare parte attiva dei progetti in cantiere ed idearne insieme di nuovi». Progetti in cantiere? «Ci siamo proposti un obiettivo ambizioso: passare nel prossimo triennio dagli attuali 200 a 6.000 soci! È pertanto fondamentale la collaborazione e l’apporto personale, specie di chi già conosce l’EdC e vuole donare tempo ed energie per far crescere la “cultura del dare” in Italia e nel mondo». (altro…)