Chi, nel corso dell’esistenza, non ha sperimentato — almeno una volta — la sensazione che le proprie forze fossero insufficienti?
Sono istanti di smarrimento, di profonda vulnerabilità, in cui la coscienza si confronta con i propri limiti e si fa strada una lucidità inattesa: la certezza che, da soli, nessuno può sostenere interamente il peso della vita.
È allora che si impone la necessità di alzare lo sguardo, di spostare il centro dal proprio dolore e aprirsi a una realtà più ampia. Ed è in questo gesto interiore, spesso sottile ma decisivo, che scopriamo l’esistenza di una trama invisibile — una sorta di tessuto sottile che intreccia persone, esperienze e circostanze — che non solo ci avvolge, ma ci accompagna, ci sostiene e ci infonde significato.
Questo aiuto, che non sempre si manifesta in modo esplicito, ci giunge dalla vita stessa, con la sua misteriosa capacità di rigenerare, di guarire, e di rimetterci in cammino ancora una volta. Non si tratta di fatti spettacolari, ma di gesti discreti, carichi di densità umana e simbolica: una presenza silenziosa al nostro fianco nell’ora del lutto; mani che curano con delicatezza; uno sguardo attento; una parola giusta; una telefonata inattesa che rompe l’isolamento; un gesto di fiducia quando la nostra autostima vacilla.
Quanti, intorno a noi, hanno creduto in noi prima che noi stessi avessimo il coraggio di farlo! E come spesso, da quella fede che ci è venuta incontro, abbiamo trovato la forza per riprendere il cammino!
Perfino l’universo interiore, così spesso eroso dal dubbio o dal disincanto o la fatica, può rinascere grazie a un incontro significativo, a un gesto gratuito che ci fa sentire accolti, riconosciuti, amati.
È allora, spinti da una gratitudine profonda e sincera, che nasce in noi il desiderio di ricambiare, di comunicare quell’esperienza che ci ha trasformati. E così, ciò che abbiamo ricevuto diventa dono, e noi stessi diventiamo — umilmente — aiuto per qualcun altro.
Foto: ©Marcin Chilli Minio – Unsplash
L’IDEA DEL MESE è attualmente prodotta dal “Centro del Dialogo con persone di convinzioni non religiose” del Movimento dei Focolari. Si tratta di un’iniziativa nata nel 2014 in Uruguay per condividere con gli amici non credenti i valori della Parola di Vita, cioè la frase della Scrittura che i membri del Movimento si impegnano a mettere in atto nella vita quotidiana. Attualmente L’IDEA DEL MESE viene tradotta in 12 lingue e distribuita in più di 25 paesi, con adattamenti del testo alle diverse sensibilità culturali. www. dialogue4unity.focolare.org
Mi piace lidea che luniverso interiore, eroso come un castello in rovina dal dubbio, possa rinascere solo con un gesto gratuito che ci fa sentire accolti. Sembra quasi che ci si debba prima smontare la nostra scintillante erba infestata di dubbi per poi essere ricomposti con laiuto di qualcuno. Ma, in fondo, non è tutto un grande aiutami che sto per crollare, è più una specie di scoppiettamento silenzioso che ci ricorda chi siamo veramente. E poi, ovviamente, ci si sente tanto umili, come se avessimo ricevuto un dono da un supereroe che ci ha salvati dal nostro stesso scetticismo. Ma è bello, non trovate? Che un semplice gesto possa trasformarci in supereroi delle relazioni umane!
È bellissimo,poter magari trovare nell’altro il Disegno che ci rende tutti figli di un’unico Padre,accorgerci di non essere mai soli ma anzi far parte di un progetto quello di amarci.
Spesso verifico che oggi, in un tempo di forti contrasti e divisioni anche nelle famiglie o sul lavoro, da tante parti si senta fortemente la necessità di piccoli gesti di condivisione. Sono un soffio di ossigeno che danno senso al quotidiano carico di fatica e disillusioni.