Natale 2024: Gli auguri di Margaret Karram
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Foto: © Pixabay – jhenning
Margaret Karram e Jesús Morán in Brasile
La Presidente e il Copresidente del Movimento dei Focolari hanno trascorso un mese in Brasile per incontrare le comunità locali e vivere il Genfest, evento mondiale promosso dai giovani del Movimento. Cura, solidarietà orizzontale, crederci: queste le tre parole che riassumono l’intensa esperienza vissuta a luglio 2024.
Un patto planetario
Il 16 luglio del 1949 Chiara Lubich e Igino Giordani strinsero un “Patto di unità”. Fu un’esperienza spirituale che dette inizio ad un periodo di luce e di particolare unione con Dio.
E contrassegnò dunque la vita dell’allora prima comunità dei Focolari, ma anche la storia di tutto il Movimento ed il suo impegno per un mondo più fraterno e più unito.
A settantacinque anni da quel giorno, un approfondimento su cosa ha significato allora quel Patto e che cosa può significare oggi continuare ad attuarlo.
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One Human Family: il cammino rivoluzionario verso la pace
Si è appena concluso con un pellegrinaggio di fraternità ad Assisi, il convegno internazionale interreligioso “One Human Family”, promosso dal Movimento dei Focolari. Presenti 480 persone di 40 Paesi; 12 le lingue parlate.
Nella città della pace, la preghiera per la fraternità, la giustizia e la riconciliazione per tutti i popoli in conflitto, è risuonata come un patto solenne, accolto e pronunciato dai partecipanti, ciascuno secondo la propria fede.
Tra loro rabbini e rabbine, imam, sacerdoti cattolici, monaci buddisti Theravada e Mahayana, oltre a laici ebrei, musulmani, cristiani, indù, buddisti, sikh, e baha’i e fedeli delle religioni tradizionali africane, di tutte le generazioni.
Il convegno è stato realizzato da un team interreligioso che ha concentrato il programma sul bene supremo della pace, oggi estremamente minacciata.
“L’esperienza che stiamo facendo è incredibile, di famiglia e di presenza del divino” – raccontano Rita Moussallem e Antonio Salimbeni, coordinatori del Centro per il Dialogo Interreligioso dei Focolari – quando è nata l’idea del convegno non potevamo immaginare quel che sarebbe successo: il conflitto in Terra Santa e il riaccendersi di crisi in altre parti del mondo. Eppure, è proprio oggi che il dialogo è più che mai necessario. Abbiamo parlato dei passi necessari per costruire la pace, ma l’accento è stato posto soprattutto sull’esperienza concreta che stiamo facendo e che vogliamo portare nel mondo. D’altra parte, è l’incontro concreto con l’altro a trasformare i tanti polarismi in relazione”.
Gli interventi
Incontro, ascolto, passi di riconciliazione, condivisione del dolore dei popoli sono stati la cifra di questo convegno che ha alternato panel condotti da esperti a gruppi di dialogo tra i partecipanti. Politica e azione diplomatica internazionale, economia, Intelligenza artificiale e ambiente sono state le tematiche trattate tutte nell’ottica della pace. Numerosi gli accademici e gli esperti di molte culture, religioni e provenienze, che sono intervenuti; ne citiamo solo alcuni: l’ambasciatore Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Gran Rabbino Marc Raphaël Guedj, la teologa musulmana Shahrzad Houshmand Zadeh, la dott.ssa Kezevino Aram, Presidente dell’organizzazione indiana “Shanti Ashram”, la Rev. Kosho Niwano, Presidente designata del movimento buddista giapponese Risho Kossei Kai, l’ing. Fadi Shehadé, fondatore del Progetto RosettaNet, già CEO di ICANN. L’ economista Luigino Bruni, la filosofa indiana, prof.ssa Priya Vaidya, il teologo islamico Adnane Mokrani, il Prof. Dicky Sofjan, indonesiano, dell’International Center for Law and Religious Studies, il prof. Fabio Petito, docente di Religione e Affari Internazionali presso la Sussex University e tanti altri.
“Le religioni hanno una funzione fondamentale oggi”, ha ribadito l’Ambasciatore Ferrara. “Contrariamente a quello che dicono i realisti delle relazioni internazionali, la guerra non è la condizione normale dell’umanità. Le religioni possono svolgere il ruolo di ‘coscienza critica’ dell’umanità e rivolgersi alla politica, segnalando quali sono le priorità. C’è bisogno di immaginazione politica; di immaginare in un modo costruttivo, nuovo, creativo, il futuro di questo pianeta. Dobbiamo coltivare qualcosa che in questo momento manca nelle relazioni internazionali, che è la fiducia”.
Molto nutrite anche le sessioni dedicate a testimonianze personali, progetti, azioni incentrate sulla collaborazione tra persone e comunità appartenenti a fedi religiose diverse per la pace e a sostegno dei bisogni dei rispettivi popoli.
In udienza da Papa Francesco
Il 3 giugno una delegazione di 200 partecipanti è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco che nel suo discorso ha definito il cammino iniziato da Chiara Lubich con persone di religioni diverse come: “Un cammino rivoluzionario che fa tanto bene alla Chiesa”. “Il fondamento su cui poggia questa esperienza – ha affermato ancora il Santo Padre – è l’Amore di Dio che si attua nell’amore reciproco, nell’ascolto, nella fiducia, nell’accoglienza e nella conoscenza gli uni degli altri, nel pieno rispetto delle rispettive identità”.
“Se da un lato queste parole ci danno profonda gioia – ha commentato Margaret Karram, Presidente dei Focolari – dall’altro sentiamo la responsabilità di fare molto di più per la pace. Per questo vogliamo lavorare per rafforzare e diffondere la cultura del dialogo e della “cura” delle persone e del creato. Il Papa ce l’ha confermato quando ha detto che il dialogo tra le religioni è una condizione necessaria per la pace nel mondo. In tempi terribilmente bui come questi l’umanità ha bisogno di uno spazio comune per dare concretezza alla speranza”.
Stefania Tanesini
Galleria fotografica: © CSC Audiovisivi – Caris Mendes e Carlos Mana, Vatican Media, RKK.
Concorso nazionale per le scuole: per sperare e costruire
Si è svolta venerdì, 17 maggio 2024, presso l’Auditorium del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari (Rocca di Papa- Roma), la premiazione del Concorso nazionale per le scuole “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo, promosso dal Centro Chiara Lubich, New Humanity, Fondazione Museo Storico del Trentino, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito italiano.
Giunto alla sua quarta edizione, il Concorso, aperto a tutte le scuole italiane, sul territorio nazionale e all’estero, è stato ancora una volta occasione per tantissimi bambini e ragazzi della scuola Primaria e Secondaria di primo e secondo grado, di riflettere su temi attualissimi come la pace, la sostenibilità ambientale e degli insediamenti umani, con riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e, soprattutto, alla luce del pensiero e della testimonianza di Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari, promotrice di una cultura dell’unità e della fraternità tra i popoli.
A partecipare circa 330 allievi di 14 scuole che, dal sud al nord Italia, comprese le isole maggiori, hanno presentato 21 elaborati di differente natura, risultato di percorsi articolati e curati nel tempo, sostenuti dai loro insegnanti.
La premiazione, alla quale hanno preso parte, sia in presenza che tramite collegamento on line, le scuole vincitrici e quelle che, per la validità degli elaborati, hanno ricevuto una menzione di merito, è stato un momento di condivisione e scambio, che ha messo in luce non solo la creatività dei ragazzi, ma in particolare la loro grande attenzione per le tematiche proposte dal bando del Concorso. Un’idea, quella di queste nuove generazioni, che spesso ci sfugge, e cioè quella di immaginarle capaci di guardarsi intorno, di riflettere, ponendosi quesiti sulla possibilità di un futuro e un mondo migliore, ideando strade percorribili per raggiungerlo.
Tra le personalità presenti e tra coloro che hanno conferito i premi alle scuole vincitrici, il dott. Luca Tucci, Dirigente dell’ufficio III (Area del benessere bio-psichico-sociale, educazione trasversale e legalità) della Direzione Generale dello studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione e Merito (MIM); il Dott. Fabrizio Bagnarini, dell’Ufficio Terzo del Ministero dell’Istruzione e del Merito; il Dott. Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino; il Prof. Maurizio Gentilini, storico e ricercatore presso il CNR (Centro Nazionale Ricerche); il dott. Marco Desalvo, presidente di New Humanity.
Poco prima di entrare nel vivo della premiazione, nel suo saluto, il Dott. Tucci, collegato on line con la sala, nel riaffermare il sostegno che il Ministero garantisce a questa iniziativa, ha affermato: “portare avanti certi valori attraverso la sensibilizzazione dei ragazzi e degli studenti, credo sia un’operazione fondamentale non solo per la loro crescita ma più in generale per la nostra società”.
Ad aggiudicarsi il primo posto per la categoria Scuola primaria è stata la classe 4^ C dell’ I.C. 2° circolo “Garibaldi” plesso “A. Moro”, di Altamura (Bari), con l’elaborato Il paese di Fraternitè, un testo poetico che non solo esprime in maniera originale concetti chiave del pensiero di Chiara Lubich, ma propone una visione fiduciosa nel futuro del mondo.
Per la Scuola Secondaria di I grado invece il secondo posto va alla 1^ C del’’ I.C. “San Nilo” plesso “I. Croce”, Grottaferrata (Roma), con Costruiamo la pace! TgPeace, un telegiornale innovativo realizzato interamente dai ragazzi, immagine di un percorso articolato che restituisce l’esperienza concreta della classe e il loro impegno quotidiano per la pace. Il primo posto va invece alla 3^ D, dell’I.C. “Filippo Mazzei”, Poggio a Caiano (Prato) con il Gioco: origami per l’ambiente, un’attività che supera l’aspetto ludico e si propone come strumento di riflessione e azione concreta a favore dell’ambiente.
Per la categoriaScuola Secondaria di II grado al secondo posto un pari merito: le Classi 2^ e 3^ C del Liceo classico “A. Doria”, Genova con La casa comune, elaborato digitale che si propone come frutto di un lavoro di riflessione compiuto intorno alle tematiche già citate da poter restituire ai coetanei come proposta di percorso didattico; l’elaborato testuale L’amore che fa allargare cuore e braccia di Estelle Le Dauphiin, classe 5^ I dell’I.I.S . Liceo “A. Bafile”, L’Aquila, una riflessione, a partire da un’esperienza personale e concreta, sul pensiero di Chiara Lubich, focalizzando l’attenzione sul concetto di dono come espresso anche dall’antropologo e sociologo francese Marcel Mauss.
A vincere il primo premio l’elaborato Orizzonti, fotografia di Bilardello Giulia, Marino Sara, Parrinello Chiara, allieve della 3^ G del Liceo scientifico “P. Ruggeri”, Marsala (Trapani). Un messaggio di pace e la speranza di un orizzonte dove mare e cielo si uniscono e dove tutti, insieme, si possa collaborare per costruire un mondo più fraterno.
Maria Grazia Berretta