Movimento dei Focolari

Chiara Lubich: “Accendere fuochi” d’unità

Nov 14, 2022

La parola del Vangelo proposta per questo mese di novembre 2022 ci sprona a mettere in pratica la misericordia verso i fratelli. Chiara Lubich, in questo brano del 15 ottobre 1981, pronunciato durante una conferenza telefonica mondiale, invitava tutti gli ascoltatori a rivivere questo amore misericordioso caratteristico fin dai primi tempi dei Focolari. Un appello che anche oggi può aiutarci a crescere nel cammino personale di unione con Dio e con la comunità.

La parola del Vangelo proposta per questo mese di novembre 2022 ci sprona a mettere in pratica la misericordia verso i fratelli. Chiara Lubich, in questo brano del 15 ottobre 1981, pronunciato durante una conferenza telefonica mondiale, invitava tutti gli ascoltatori a rivivere questo amore misericordioso caratteristico fin dai primi tempi dei Focolari. Un appello che anche oggi può aiutarci a crescere nel cammino personale di unione con Dio e con la comunità. È questo ciò che oggi voglio sottolineare a voi tutti: l’unità. L’uni­tà deve trionfare: l’unità con Dio, l’unità fra tutti gli uomini. E quale il modo? Amare tutti con quell’amore di misericordia che era caratte­ristico nei primi tempi del Movimento, quando si era deciso di vedere ogni mattina, durante tutta la giornata, il prossimo che incontravamo, in famiglia, a scuola, al lavoro, ecc., dappertutto, vederlo nuovo, nuo­vissimo, non ricordandoci affatto dei suoi nei, dei suoi difetti, ma tutto coprendo con l’amore. (…) Avvicinare tutti con quest’amnistia completa nel nostro cuore, con questo perdo­no universale. E poi farci uno con loro in tutto, tranne che nel peccato, tranne che nel male. Perché? Per ottenere quel risultato meraviglioso a cui Paolo, l’Apostolo, aspirava. Lui diceva: “Farsi tutto a tutti per guadagnare a Cristo il maggior numero” (Cf. 1 Cor 9, 19). Ecco, se noi ci facciamo uno col prossimo, facilitati anche da questo perdono, potremo passare il nostro Ideale[1] agli altri. E una volta ottenuto ciò, stabilire la presenza di Gesù fra noi e loro, di Gesù il Risorto, di Gesù che ha promesso di essere sempre con noi nella sua Chiesa, e si fa in certo modo vedere, sentire, quando è in mezzo a noi. Questa deve essere la nostra opera principale: vivere in modo che Gesù viva fra noi, Egli che è il conquistatore del mondo. Se saremo uno, infatti, molti saranno uno e il mondo potrà un giorno vedere l’unità. E allora? Costituire dappertutto cellule di unità: nella propria famiglia, nel caseggiato, con quelli coi quali si gioca, o si studia, o si lavora, con tutti, il più possibile, accendere questi fuochi dovunque.

Chiara Lubich

(Chiara Lubich, in Conversazioni, a cura di Michel Vandeleene, Opere di Chiara Lubich, Città Nuova, 2019, pp. 63-64) [1] Si riferisce al modo tipico del Carisma dell’unità di vivere il Vangelo.

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