Movimento dei Focolari

Colombia: tra due oceani e le Ande

Apr 1, 2012

Dal 2 al 9 aprile il copresidente dei Focolari, Giancarlo Faletti, sarà in Colombia per incontrare le comunità focolarine di Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Costarica e Panama. Il 4 aprile è previsto un Atto Accademico all’Università Manuel Beltrán di Bogotá.

Bagnata da due oceani e attraversata dalle Ande, la Colombia è un vero giardino di 1.141.748 km2 verso l’estremo nordoccidentale del Sudamerica. Spiagge sui Caraibi, foresta amazzonica, moderne città, fiori, oro, petrolio, smeraldi ed energia da esportare, arte e cultura, la rendono una nazione piena di ricchezze. Ma è la sua gente, tenace, piena di gioia ed iniziativa, il vero tesoro di questa nazione che ha preso il nome da Cristoforo Colombo. La storia del Movimento dei focolari in queste terre inizia a Bogotá, metropoli colta e moderna con più di 9 milioni di abitanti, che si stende su un magnifico altopiano a 2.600 metri. Durante il Congresso Eucaristico del 1968 Lucero – giovane scout – mentre svolge il servizio d’ordine, incontra Padre Sotelo, francescano, che come regalo le consegna un libretto che Chiara Lubich ha scritto per i giovani del Movimento: “Tappe gen”. Affascinata, inizia – assieme ad altre ragazze – l’avventura che quelle pagine propongono. La loro vita parla ed altri si sentono attirati. Nel frattempo, a Medellín, industrializzata e in continua trasformazione, P. Luis Bonilla – salesiano – tra le pagine della rivista Ciudad Nueva pubblicata in Argentina, scopre quella vitalità evangelica tanto cercata. Da quel momento percorre le case del suo quartiere annunciando “l’Ideale” che ha trovato. Inizia un rapporto epistolare con la redazione e mesi dopo arriva Anna Sorlini, focolarina italiana, che da lì in poi seguirà con viaggi e corrispondenza, le nascenti comunità.

Marita Sartori (al centro)

Nel 1972 nasce il primo “focolare” e nel 1976 un secondo. Da qui parte questo spirito evangelico verso 12 nazioni latinoamericane – dal Messico fino al Perù – riscontrando dappertutto una risposta entusiasta. Tra i protagonisti di questa storia c’è Màrita Sartori, focolarina trentina della prima ora, che ha vissuto in Colombia dal 1973 al 2002 e Carlo Casabeltrame, piemontese. In quegli anni Monsignor Libardo Ramirez partecipa ai primi incontri di vescovi amici dei Focolari, e porta la spiritualità dell’unità ad Armenia, la sua Diocesi. Con l’arrivo di Don Agostino Abate, nasce il focolare sacerdotale. Religiose e religiosi, trasferiti in diversi posti, comunicano questa spiritualità e nascono comunità nel Valle, Huila, Santander, Nariño, Atlántico, Chocó, Antioquia, e Cundinamarca. Sorge anche un’edizione colombiana del giornale Ciudad Nueva. Dal punto di vista socio-politico ed economico la situazione del Paese diventa sempre più difficile: oltre all’indice di povertà (più del 48% della popolazione) che genera lotte armate e guerriglia, si aggiunge il narcotraffico con ogni tipo di violenza e migrazioni forzate. Le comunità del Movimento si sentono continuamente interpellate da questa situazione. Per dare una risposta, Chiara Lubich propone nel 2002, che i Focolari in Colombia sviluppino in modo particolare quella politica e quel diritto nuovi che nascono dalla spiritualità dell’unità. È una tappa importante nello sviluppo del Movimento in questo paese. Attualmente la sede del Movimento si trova presso il “Centro Mariapoli Gioia”, a Tocancipá (a 50 km da Bogotá), centro di formazione ed irradiazione della spiritualità dell’unità in tutta la regione. Ci sono, inoltre, due “focolari” a Bogotá e altri due a Medellín. Sono nate diverse opere sociali, come il “Centro Sociale Unità” al sud della capitale, la “Scuola Sole Nascente” a Tocancipá, i programmi di solidarietà a distanza a Medellín e a Bogotá, e alcuni progetti accademici e di sviluppo a partire dalla fraternità come categoria politica. Si stima che i membri e aderenti del Movimento in Colombia siano circa 6.500. Visita la pagina di Focolare Worldwide Colombia!

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