Movimento dei Focolari

29 anni fa cadeva il muro di Berlino

Nov 9, 2018

Una indimenticabile notte, quella di 29 anni fa, quando i cittadini di Berlino Est cominciarono a prendere a picconate il muro che li aveva divisi per 28 anni dal lato Ovest della città, dal 13 agosto del 1961. Il muro di Berlino era solo un tratto di una lunga linea di confine che spezzava in due parti […]

Una indimenticabile notte, quella di 29 anni fa, quando i cittadini di Berlino Est cominciarono a prendere a picconate il muro che li aveva divisi per 28 anni dal lato Ovest della città, dal 13 agosto del 1961. Il muro di Berlino era solo un tratto di una lunga linea di confine che spezzava in due parti l’intera Europa durante la guerra fredda: la zona d’influenza statunitense a ovest, quella sovietica a est. Oggi altri muri sono ancora in piedi, come quello tra Corea del Nord e Corea del Sud, e nuovi ne sono stati costruiti. Sono muri che violano i diritti fondamentali delle persone alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’acqua, al cibo. E che a volte separano comunità e famiglie. Come quelli tra Israele e Palestina, tra Egitto ed Israele, tra Usa e Messico, tra India e Bangladesh, tra Marocco, Algeria e Mauritania. Anche in Europa nuovi muri dividono, come quelli tra Ceuta e Melilla, o tra Grecia e Turchia. Un muro d’acqua, infine, è quello del Mediterraneo, che continua ad inghiottire vittime. Il crollo inatteso del muro di Berlino, tuttavia, ha acceso 29 anni fa una speranza ancora attuale: che tutti i muri, grazie all’impegno di tanti uomini e donne di buona volontà, possano un giorno crollare.

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Ricercare la pace: un cammino nelle mani di ciascuno

Ricercare la pace: un cammino nelle mani di ciascuno

Sradicare ogni volontà di prevaricazione. In un mondo costantemente lacerato dai confitti e a seguito dell’invito di Papa Leone XIV a costruire una pace “disarmata e disarmante”, condividiamo una riflessione di Chiara Lubich estremamente attuale tratta da una Parola di Vita del 1981.

Verso una pedagogia della pace

Verso una pedagogia della pace

Come diventare operatori di pace nel nostro piccolo, nella realtà in cui viviamo ogni giorno? Anibelka Gómez, dalla Repubblica Dominicana, attraverso la sua esperienza ci racconta come, attraverso l’istruzione, sia possibile formare reti umane capaci di seminare bellezza per il bene di intere comunità.