Ragazzi di Cagliari, Pisa, Treviso, Prato, Macerata, Torino, Mantova, Pescara, Roma e provincia, hanno messo in campo tempo, distanze, energie per costruire questo appuntamento dal titolo stimolante e coinvolgente: “Democrazia di tutti: capovolgere la piramide”. Dopo aver vissuto, il 4 ottobre scorso, il ricco e variegato programma comune dell’edizione di LoppianoLab 2014, che affrontava – fra l’altro – alcune delle più urgenti tematiche dell’attualità italiana, il seminario è continuato il 5 ottobre, presso l’Aula magna dell’Istituto Universitario Sophia (IUS). Il metodo è stato quello che guida ogni attività delle Scuole, sia che si tratti di lezioni teoriche sia che si articoli in attività laboratoriali nei vari territori: rispetto, ascolto, condivisione, per fare innanzitutto una vera esperienza di fraternità e scoprirne poi la validità e la dignità di paradigma politico ad ogni livello. Una carrellata di vita, di impegni, di progetti, di esigenze di una politica davvero nuova che già si intravede nelle esperienze di amministratori (due di loro del Nord e Centro Italia hanno dato il loro incoraggiante contri buto), di cittadini consapevoli, di giovani interessati e protagonisti, anche laddove si offra la possibilità di candidarsi a compiti di rappresentanza nelle istituzioni, di adulti che con generosità si rendono disponibili ad affiancare i giovani nella loro ricerca.
A emblema dei diversi interventi, ricchi e vari nella loro freschezza, proponiamo un brain storming che i giovani della Scuola di Torino hanno offerto ai presenti; parole sintesi di vari aspetti della Scuola commentati da loro stessi. Sovranità – «Partecipare» significa ese rcitare collettivamente la propria quota di sovranità, in modo non violento, costruttivo e consapevole. (Chiara Andena) Dovere – Il dovere di «partecipare» per andare oltre: la crisi, il disfattismo, oltre all’immobilismo e, soprattutto, alla rinuncia di lottare, di darsi per vinti. (Matteo Dematteis) Crescita e volontà – Il confronto tra vedute differenti, esperienze di vita, bagagli culturali, permettono un arricchimento personale indispensabile per la formazione dell’individuo; il tutto correlato dalla volontà: forza che sospinge a ricercare sempre nuove prospettive. (Katia Follina) Scoperta – Se guardo il mondo dal mio punto di vista ho tre dimensioni, se guardo con gli occhi degli altri ne ho infinite. (Marco Titli)
Competenza – «Partecipare», per me, significa mettersi all’opera, ciascuno secondo le proprie inclinazioni, i propri interessi e le proprie conoscenze. Ma «partecipare insieme» significa integrare i talenti di ciascuno per rendere le prospettive più ampie e più includenti nell’ottica della fraternità. (Federica Mensio) Coappartenenza – Renderci conto di far parte di un insieme più grande ci responsabilizza. Questa presa di coscienza ci rende collettivamente attivi e in grado di lasciare un’impronta positiva. (Paolo Cataldi) Speranza – Scoprire che un giovane impegnato in politica con un orientamento completamente diverso dal mio può vivere e spendersi per gli stessi ideali, non solo mi ha donato la speranza per un presente ed un futuro migliore, ma mi ha ricordato che non bisogna mai chiudere le porte al dialogo, nonostante i punti di vista differenti. (Elena Destefanis) Lotta e resistenza – La «partecipazione» è una forma di lotta non violenta dove l’ascolto reciproco, la condivisione dei propri pensieri e delle proprie idee, in modo libero, senza pregiudizi, sono le armi di costruzione di massa. (Matteo Bracco)
Accogliere le differenze, cercare ciò che ci unisce
Accogliere le differenze, cercare ciò che ci unisce
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