Movimento dei Focolari

Mettere a servizio i propri doni

Gen 29, 2025

Mettere a servizio i propri doni

Mettere a servizio i propri doni

___

1 commento

  1. Elena Tosetto

    Qui parliamo della parabola dei talenti.
    Ogniuno di noi a dei talenti ho doni dati dal signore a noi gratis. Noi non abbiamo fatto nulla per avere questi doni. Come da questi doni? Attraverso lo spirito santo che da sempre ha suscitato carismi nella chiesa.
    Questi doni vanno però spesi per il prossimo vanno fatti fruttare. Non nascosti sotto terra.
    Il carisma dell’unità di chiara lubich è proprio uno di questi doni. Si perché chiara Lubich è stata quella perla preziosa destinata a rallegrare gli occhi del signore. Chiara un richiamo alla pace e alla convivenza tra i popoli. Buona giornata 😊.
    Elena tosetto

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Chiara Lubich ai giovani: la gioia dei primi cristiani

Chiara Lubich ai giovani: la gioia dei primi cristiani

Ad aprile del 1984 a pochi giorni della conclusione del Giubileo straordinario della Redenzione, si celebrava il Giubileo dei giovani che vide la presenza a Roma di 300.000 ragazzi. Il 12 aprile Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, tenne una catechesi sulla gioia ai giovani nella Basilica di San Giovanni Laterano. Di seguito uno stralcio del suo intervento.

Paolo Rovea, una vita in Dio

Paolo Rovea, una vita in Dio

Il 3 luglio 2025 Paolo Rovea, medico e focolarino sposato italiano ha concluso la sua vita terrena. Tanti i messaggi arrivati da varie parti del mondo dopo la sua scomparsa, che vanno a comporre un mosaico unico e ricchissimo, come era Paolo.

Vangelo vissuto: il coraggio di fermarsi

Vangelo vissuto: il coraggio di fermarsi

La parabola del buon Samaritano ci insegna non solo a farci prossimi, toccando le ferite di chi ci sta intorno e abbattendo le mura dei pregiudizi, ma attraverso questa Parola comprendiamo l’arte della compassione e l’infinita misericordia con cui Dio ci abbraccia, si prende cura di noi, lasciandoci liberi di abbandonarci al suo amore