Feb 11, 2016 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Sociale
«Ero ancora piccolo – racconta Alfonso, classe 1945 – quando mio padre è stato imprigionato ingiustamente. Con mamma andavamo a trovarlo in carcere e seppur in tenera età ho potuto rendermi conto della profonda desolazione dei detenuti: gente senza speranza, senza futuro. E senza dignità. Da allora ho promesso a me stesso che un giorno avrei fatto qualcosa per loro». Alfonso deve attendere un po’ per realizzare il suo sogno. S’iscrive ad un corso di volontariato e ottiene così il permesso di fare delle visite nel carcere di Rebibbia (Roma) che oggi accoglie circa 1.700 detenuti. Scontano condanne le più varie: spaccio di stupefacenti, abusi a sfondo sessuale, crimini di mafia, concussione, omicidio… Alfonso sa che deve misurarsi con la diffidenza di chi ormai è convinto di aver bruciato ogni chance di riscatto. Tanti infatti rifiutano il suo approccio, ma lui non demorde, convinto che in ciascuno di loro c’è l’immagine di quel Dio che egli aveva scelto come il tutto della sua vita quando da giovane era diventato focolarino. Finalmente uno di loro, Giorgio, detenuto per il coinvolgimento in una rapina finita in tragedia, gli chiede di andare dalla madre per portarle il suo abbraccio e la sua richiesta di perdono. Alfonso va da lei e scopre che è in fin di vita. Questo gesto, così inaspettato ma così tanto atteso, la riconcilia col figlio e col passato. Pochi giorni dopo muore, in pace. Alfonso continua a stare vicino al figlio fino alla sua uscita dal carcere e lo aiuta a reinserirsi nella società. Ora Giorgio ha un lavoro, seppur saltuario, che gli consente di contribuire a mantenere la famiglia con dignità.

Assieme ad altri 30 volontari, Alfonso segue le famiglie di 160 detenuti.
Nelle sue visite ai detenuti, Alfonso si rende conto della stringente necessità che quel filo che li lega al mondo esterno rimanga vivo. Ed ecco il suo prodigarsi perché la relazione con la famiglia, e specialmente con il coniuge, non si interrompa, come pure per dare una mano a quelle famiglie che a causa della detenzione sono piombate in gravi ristrettezze. Per fare tutto ciò occorrono energie, persone, soldi. Lui non si dà tregua e mette a punto un progetto denominato “Sempre persona”, ad indicare che seppur in reclusione la dignità non viene mai meno, proprio perché non viene mai meno l’amore di Dio per ogni uomo. Assieme ad altri 30 volontari – genitori, professionisti, ma anche ex carcerati – segue le famiglie di 160 detenuti, portando loro sostegno morale, aiuti alimentari ed economici. Un numero che sale di giorno in giorno. Lo spirito che anima il loro operato è quello tipico del focolare: “essere famiglia” per ciascuno dei carcerati, nella vicinanza e nel sostegno, senza giudicare il loro passato. Le parole come ascolto, fiducia, fraternità, in carcere rivestono davvero il loro significato. Soprattutto misericordia, atteggiamento che – attestano questi volontari – «agisce sulle persone come una molla che le aiuta a rialzarsi ogni qualvolta sono tentate di lasciarsi andare». Come è accaduto a Roberto, che dopo aver scontato 8 anni di carcere, non trovando accoglienza e lavoro è diventato un barbone. Grazie al progetto “Sempre Persona” è stato accettato in una piccola struttura di accoglienza, dove può esercitare la sua professione di cuoco, riacquistando così la propria dignità. O come Francesco, che faceva il camionista, ma dopo 4 anni di carcere nessuno gli dava più lavoro e fiducia. Ora fa parte del team di volontari che preparano e consegnano i pacchi per le famiglie dei carcerati. Di storie come questa ce ne sono così tante da riempire un libro. Anzi due: “Ero carcerato…” e “Carcere e dintorni”, scritti da Alfonso Di Nicola, ambedue editi da Città Nuova. (altro…)
Ott 2, 2015 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
«Ospitare nell’ordinario lo straordinario, esercitando l’occhio a vedere l’albero che cresce: se mancassero i profeti la vita sarebbe luogo di pessimismo e non della speranza che ci unisce». È possibile riassumere in queste parole dell’economista Luigino Bruni la Convention nazionale delle reti di Economia di Comunione, nell’ambito della sesta edizione di LoppianoLab che ha registrato più di duemila arrivi da tutto il Paese e non solo. Economia di Comunione, modello per ripartire. «Solo rigenerando le relazioni si vince la paura e riparte l’economia: mentre oggi sfiducia e pessimismo frenano la ripresa in Europa e in Occidente, abbiamo osato guardare l’economia con gli occhi dei giovani africani – ha esordito Bruni. Se vogliamo contribuire alla rinascita dell’economia, occorre rigenerare i territori, le famiglie, i rapporti, riscoprire e praticare le virtù civili». “Oltre la paura. Cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile” è stato non a caso il titolo scelto per l’edizione LoppianoLab 2015, promossa dal Gruppo editoriale Città Nuova, Polo Lionello Bonfanti–Economia di Comunione (EdC), Istituto Universitario Sophia (IUS) e Centro internazionale di Loppiano (FI). Ovviamente pressante il richiamo al settore economico, nell’ambito del quale in Italia sono circa 200 le aziende, 800 nel mondo, che aderiscono e mettono al centro dell’agire economico l’uomo e la dimensione relazionale, aderendo all’Economia di comunione.
Sognando l’Africa. Frequenti i richiami al congresso internazionale EdC svoltosi nel maggio scorso a Nairobi, a proposito del quale Geneviéve Sanze, economista centrafricana, ha raccontato la “vitalità”. Nel suo continente, ad oggi sono circa una trentina le aziende che hanno aderito al progetto ed è nata una rete di sostegno ai giovani da parte degli imprenditori EdC. «L’Economia è una scienza della ricchezza, vorrebbero farci pensare: si pensa che bisogna andare nelle grandi metropoli per praticarla, ma con l’EdC è diventata scienza di comunione – ha affermato. Scambio, dialogo, fraternità: abbiamo capito a Nairobi che ogni persona porta ricchezza nella sua comprensione e nella sua unicità, così come l’imprenditore con creatività cerca di arricchire il suo luogo, il suo territorio senza omologarsi a standard lontani dall’attenzione alle periferie bisognose. Parlare di economia a livello internazionale partendo dall’Africa è veramente un processo nuovo, ma lo è ancora di più quando si parla del contributo che l’Africa può dare, più che ricevere, dando così fiducia e nuovo slancio agli stessi africani per accrescere le loro possibilità nei loro paesi». L’Africa è un continente giovane, hanno testimoniato due studenti africani impegnati all’Istituto Universitario Sophia a Loppiano, Gloria e Melchiot: «Fare sognare i giovani in Africa significa evitare il fenomeno dell’immigrazione: perché non pensare ad aprire imprese in Africa, fare trovare loro lavoro lì?». Due progetti EdC. «A Nairobi sono partiti due progetti economici ed è stata annunciata la nascita di un corso di laurea in Economia di Comunione all’università CUIB (Catholic University Institute of Buea) in Camerun – spiega Anouk Grevin, economista (Università di Nantes e Istituto Universitario Sophia) –: dal 2017 prenderà il via l’incubatore “Siobhan” a sostegno della nascita di nuove aziende in Africa. Il secondo progetto, intitolato a François Neveux, pioniere francese dell’EdC, metterà in contatto imprenditori di tutto il mondo, dando vita ad una rete di accompagnamento economico e progettuale, indirizzata soprattutto ai giovani imprenditori». fonte: Città Nuova (altro…)
Set 24, 2015 | Cultura, Focolari nel Mondo
LoppianoLab dirette streaming: Venerdì 25 Settembre ore 10,15 -13,00 Convention EdC Loppiano Venerdì 25 Settembre ore 21,00 -22,30 “Nuove idee di società, economia, e politica ripartono dall’uomo”. In dialogo con Mons. Nunzio Galantino, segretario generale CEI, Paolo Pombeni, storico e Vittorio Pelligra, economista. L’appuntamento culturale di LoppianoLab promosso dall’Istituto Universitario Sophia Sabato 26 Settembre ore 9,00 – 13,00 Convention EdC Loppiano Sabato 26 Settembre ore 10,00 – 13,00 Laboratorio: L’impegno per la giustizia sociale nelle nostre Periferie esistenziali: al centro sarà il dramma della povertà nel nostro Paese ma anche nelle diverse aree del pianeta. Si affronteranno anche le tematiche dell’emarginazione e dell’infanzia. Promotore di questo incontro come degli altri due laboratori, dialogo con l’Islam, identità sociale e comunicazione che all’interno della manifestazione fungono da punto di raccordo tra idee, progetti e prassi, è il Gruppo Editoriale Città Nuova, che, sempre il 26 settembre prossimo, presenterà attività e progetti nel corso di un incontro dal titolo “Un anno con Città Nuova”. Sabato 26 Settembre 15,30 – 17,45 Convegno centrale “OLTRE LA PAURA – Cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile”. Tanti gli ospiti. LA NOVITA’: INTERVIENI IN DIRETTA AL CONVEGNO Sarà possibile interagire con i relatori, facendo arrivare – sabato pomeriggio in tempo reale – domande tramite SMS, Whatsapp, Facebook, Twitter, E-mail. Ecco qui di seguito i contatti: Facebook: www.facebook.com/loppianolab Twitter:@LoppianoLab E-mail: convegno.loppianolab@loppiano.it Cell. e Whatsapp: 389 3452230 Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – mob: 347/4554043 – ufficiostampa@cittanuova.it Stefania Tanesini- mob: 338/5658244 – sif@loppiano.it Blog: http://www.loppianolab.blogspot.it Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab
Ago 31, 2015 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo

LOPPIANO
Tra i presenti all’evento: Mustafa Baztami, segretario della Comunità Islamica Abruzzese; Patrizia Bertoncello, insegnante di Scuola Primaria, esperta di didattica interculturale; Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom Cgil. La povertà: 4 milioni e 102 mila persone (6,8% della popolazione residente) versano in condizione di povertà assoluta, secondo gli ultimi dati Istat; la difficoltà, se non impossibilità attuale, di valutare in modo coerente lo stato della famiglia, con le sue visioni “liquide” della genitorialità, incoraggiate anche dalla cultura del gender e dalla perdurante crisi della relazione uomo-donna. E poi c’è il clima di chiusura e insicurezza fomentato anche dalle variegate forme di fanatismo islamista e non, che sembra mettere in crisi qualsiasi possibilità di dialogo. Su queste e altre tematiche d’attualità, si ritroveranno a LoppianoLab sabato 26 settembre (10.00-13.00) presso l’Auditorium di Loppiano uomini e donne, esperti, operatori sociali, medici, insegnanti e rappresentanti di Associazioni per condividere buone prassi e progetti già in atto e individuare nuove strade e soluzioni alle criticità di oggi. Nei tre laboratori promossi dal Gruppo Editoriale Città Nuova, ci si confronterà su interrogativi e problemi, per raccogliere risorse ed energie e tracciare nuove piste di riflessione e di azione. – Dialogo con i musulmani. Utopia o realtà al tempo dell’ISIS e del terrorismo? Intervengono, tra gli altri: Michele Zanzucchi, giornalista, autore de L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani (2015);Mustafa Baztami, segretario della Comunità Islamica Abruzzese, l’avvocato Flavia Cerino. Con la presentazione di varie iniziative di dialogo sul territorio. – Alleanza uomo-donna (e bambino). Tra separazioni, monogenitorialità, uteri in affitto e bambini invisibili. In dialogo, tra gli altri, con Domenico Bellantoni, psicologo, autore di Ruoli di genere, per una educazione affettivo-sessuale libera e responsabile(2015); Patrizia Bertoncello, insegnante di Scuola Primaria, esperta di didattica interculturale, autrice di Bambini nei guai. Storie e percorsi tra i disagi dell’infanzia(2015); Daniela Notarfonso, medico esperto in bioetica e direttore del consultorio familiare della Diocesi di Albano, autrice di Sterilità(2014). – L’impegno per la giustizia sociale nelle nostre periferie esistenziali. Intervengono, tra gli altri: Riccardo Bosi, pediatra Asl a Roma per minori rom e migranti e socio della SIMM (Società Italiana Medicina Migrazioni), tra gli autori di Bambini nei guai; Franco Sciuto, neuropsichiatra infantile garante dell’infanzia presso il Comune di Siracusa; Arianna Saulini, Save The Children; Gennaro Iorio, sociologo, autore di L’amore ai tempi della globalizzazione; Simone Sliani Cantiere Novo Modo, Firenze e Fondazione Culturale Banca Etica; Don Giuseppe Gambardella e Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom Cgil. Fondo solidarietà lavoratori Pomigliano d’Arco. Coordinano Carlo Cefaloni e Luca Gentile (Città Nuova). fonte: Città Nuova
Ago 4, 2015 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Programma LoppianoLab 2015
Torna venerdì 25 e sabato 26 settembre prossimi, LoppianoLab, il laboratorio nazionale di economia, cultura, comunicazione e formazione promosso dal Polo Lionello Bonfanti, dal Gruppo editoriale Città Nuova, dall’Istituto Universitario Sophia e dal Centro Internazionale dei Focolari di Loppiano. IN DIRETTA STREAMING molti eventi: Venerdì 25 e Sabato 26 settembre, Giunto alla sesta edizione, quest’anno l’appuntamento porta il titolo “Oltre la paura. Cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile”. Di fronte ai ripetuti episodi di cronaca nazionale e internazionale che su vari fronti sembrano “seminare” ansia e preoccupazione, LoppianoLab propone piste di riflessione e di azione. Dibattiti, workshop e tavole rotonde affronteranno temi di grande attualità: dal gender all’immigrazione, dall’economia al dialogo interculturale e religioso, dalle relazioni interpersonali al tempo dei social. LoppianoLab guarda all’attualità con l’obiettivo di offrire un contributo positivo alla vita politica, culturale, sociale ed economica della nostra società. Insieme, come sempre, alle reti di cittadini, imprenditori e lavoratori, giovani e adulti, docenti, artisti, politici, uomini e donne che lavorano per il bene comune del nostro Paese. I laboratori 2015. I tradizionali laboratori tornano anche nella presente edizione con diverse tematiche al centro della vita e del dibattito del Paese: famiglia, periferie, dialogo con l’Islam, identità sociale e comunicazione. Esperti, professionisti, esponenti del mondo culturale, politico ed economico dialogheranno con i partecipanti alla ricerca di piste di lavoro e prassi da implementare nei quattro ambiti che toccano quotidianamente la vita personale e collettiva delle nostre comunità. Famiglia sotto tiro – si parlerà di Gender, politiche familiari, coppie di fatto. Periferie esistenziali – al centrò sarà il dramma della povertà nel nostro Paese ma anche nelle diverse aree del pianeta. Si affronteranno anche le tematiche dell’emarginazione e dell’infanzia disagiata. Dialogo con i musulmani –problema o risorsa? Un’occasione unica anche per conoscere il fenomeno dell’Isis all’interno del panorama del terrorismo nello scacchiere mondiale. Identità sociale al tempo della comunicazione 2.0 – Uno sguardo lucido e qualificato alle nostre relazioni, incoraggiate, mediate o condizionate dall’uso dei Social Media. Promotore di questi incontri che all’interno della manifestazione fungono da punto di raccordo tra idee, progetti e prassi, è il Gruppo Editoriale Città Nuova, che, sempre il 26 settembre prossimo, presenterà attività e progetti nel corso di un incontro dal titolo “Un anno con Città Nuova”. Programma – Prenotazione online – Tutte le dirette streaming Previsti alloggi economici per giovani e famiglie. Informazioni allo (+39) 055.9051102. Comunicato stampa n. 1 Comunicato stampa n. 2 Comunicato Stampa n.3 Comunicato Stampa n.4 Comunicato Stampa n.5 Comunicato Stampa n.6 Notizie e possibilità di prenotarsi sui siti dei 4 enti promotori: www.cittanuova.it – www.pololionellobonfanti.it –www.loppiano.it – www.iu-sophia.org e sul blog di LoppianoLab: www.loppianolab.blogspot.it Città Nuova