Gen 12, 2013 | Cultura, Focolari nel Mondo
Per Sophia è la prima esperienza accademica fuori dalla sede di Loppiano (Italia): una summer-school (escuela de verano) nell’Emisfero Sud, organizzata in collaborazione con la Mariapoli Lia, la cittadella argentina del Movimento dei Focolari. Con focus sui “Fondamenti epistemologici per una cultura dell’unità”, partendo dalle prospettive teologiche, filosofico/scientifiche e politiche, 58 studenti (provenienti dal Messico, El Salvador, Cuba, Guatemala, Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Uruguay e Argentina) sono stati ospitati alla Cittadella Lia dal 29 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013. Un evento al quale tanti hanno voluto essere presenti nella giornata inaugurale: studenti, abitanti della Mariápolis, amici dalle città vicine, il vescovo del luogo Mons. Radrizzani, il Nunzio, Mons. Tscherrig, che ha impartito la benedizione apostolica, e altre autorità.
Nella relazione inaugurale dell’EdeV, il teologo Piero Coda, Presidente del Consiglio dell’Istituto Universitario Sophia (IUS), ha descritto l’America Latina come “il continente del Concilio Vaticano II”, in cui il Movimento dei Focolari ha messo radici già dai suoi albori. Il percorso culturale del Movimento ha avuto un punto di svolta fondamentale nella creazione, 25 anni fa, della “Scuola Abbà”, il Centro Studi dei Focolari, per – sono ancora le parole del prof. Coda – “studiare, alla luce del Vangelo, della Dottrina della Chiesa e della Sapienza universale disseminata ampiamente in tutte le civiltà, le implicazioni e l’efficacia culturale del carisma dell’unità”. E ha concluso affermando che “sono soltanto due le condizioni perché il nostro impegno ed il nostro lavoro non siano stati invano, ma che al contrario siano cosparsi abbondantemente dall’amore e la luce di Dio. Che ci sia tra noi, un unico maestro: Gesù (…). E che in questa scuola ci sia una sola legge, quella dell’amore reciproco: “Amatevi gli uni agli altri come io ho amato voi”.
La preparazione è stata una costruzione collettiva nell’esercizio della “tecnica dell’unità”: donazione e accoglienza dell’altro, delle sue idee e della sua cultura. I giorni della scuola sono stati intensi e vissuti con un “patto pedagogico” che, sia i professori che gli studenti, si sono sforzati di rispettare. Ogni giornata iniziava attingendo alla Parola e condividendo le proprie esperienze. Quindi, lezioni molto partecipate, ore di studio, lavoro a gruppi, scambio di opinioni e domande. Come dice Leonor della Bolivia: “Quello che mi ha meravigliato è che i docenti si mettono al livello degli studenti; qui ci confrontiamo da uguali, condividiamo idee e possiamo offrire le nostre conoscenze… allo stesso tempo ascoltiamo ed accettiamo le idee dell’altro”. “Sentivo che avevo una visione ridotta – aggiunge Maria Elena di Cuba –. Credo che ho imparato più in un giorno che in tutta la mia carriera universitaria”. Ed Helder del Brasile: “Qui abbiamo un vantaggio che normalmente non abbiamo da altre parti: la fraternità come possibilità di trasformare e risolvere i problemi del continente”.
“ Nei giorni precedenti la scuola, 45 docenti latinoamericani si sono ritrovati per lavorare al progetto delle prossime summer-school, dando una forma ai curricula e approfondendo il rapporto della spiritualità dei Focolari con la cultura contemporanea. Inoltre, si è proposta la fondazione di un Centro di “Ricerche e Formazione Interdisciplinare Vittorio Sabbione”, in omaggio ad uno degli infaticabili diffusori dell’ideale della fraternità in America Latina. Un centro, con sede nella Mariapoli Lia che, seppur ai primi passi, è già ‘itinerante’ per andare incontro alle multiformi realtà del continente. In sintesi, giorni di lavoro intenso, di nuovi rapporti costruiti con altri giovani latinoamericani, “indimenticabili”, come dice Maria Alejandra dell’Ecuador. E Javier della Colombia non dubita: “È possibile un mondo migliore, è possibile una società migliore, sono possibili le reti fraterne di solidarietà, è possibile il dialogo”. (altro…)
Dic 21, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
La realizzazione della prima edizione della “Escuela de Verano”, nella Mariapoli Lia la cittadella dei Focolari argentina, è senza dubbio una tappa molto importante per tutto ciò che riguarda la formazione accademica dei giovani latinoamericani. Non è la prima volta che in questa Cittadella si svolgono programmi di studio intensivo a livello universitario: già si contano vari seminari e corsi specifici, con numerosi partecipanti, nel campo della politica, dell’economia e dell’arte. La “Escuela de Verano” rappresenta la prima proposta formativa organizzata congiuntamente all’Istituto Universitario Sophia (IUS): situato a Loppiano, vicino a Incisa Valdarno (Firenze – Italia), lo IUS è l’istituzione accademica internazionale che accredita ufficialmente la EdeV. Fra i suoi obiettivi, lo IUS si propone come un percorso di vita, di studio e di ricerca che permette di acquisire ed approfondire costantemente una cultura cristiana, ispirata ai fondamenti dettati dalla vita e dall’opera di Chiara Lubich, che ha fondato lo IUS nel 2007. L’ideale della fraternità universale, da lei proposto e sviluppato, si manifesta nell’esperienza e nell’espressione di una cultura capace di illuminare ed interagire con le molteplici dimensioni dello scibile umano, nelle sue diverse discipline, nella ricerca collettiva del bene comune. Il tema che si affronterà in questa prima edizione della EdeV sarà: “Fondamenti epistemologici per una cultura dell’unità dalla prospettiva teologica, scientifica e politica”. Oltre ad affermati docenti latinoamericani, è da sottolineare la presenza del Rettore dello IUS, dottor Piero Coda, professore di Teologia Sistematica, che svolgerà una lezione su “Il Dio Trinitario e lo sviluppo storico della fede cristiana”; sarà presente anche il dottor Sergio Rondinara, professore di epistemologia e cosmologia, che svolgerà le sue lezioni su “La relazione fra l’uomo e il cosmo, razionalità scientifica e la relazione fra le scienze naturali e la fede, e l’ecologia”. La dottoressa Daniela Ropelato, professoressa di scienze politiche, presenterà le sue lezioni su “Forme contemporanee di democrazia, nuovi attori sociali e politici, e la fraternità come categoria della politica”.
La EdeV propone la formazione universitaria di giovani ambosessi attraverso una esperienza intensiva di studio e convivenza, che sia complemento delle loro rispettive carriere e discipline, formando una comunità accademica: una esperienza comunitaria, con un dialogo che possa continuare nel tempo attraverso lo scambio di esperienze, in modo da favorire la crescita personale e comunitaria dei suoi partecipanti. E’ da sottolineare il grande entusiasmo destato da questa prima edizione della EdeV, che inizierà il 28 dicembre prossimo. Si sono canditati più di 100 giovani universitari provenienti dal Messico, Cuba, El Salvador, Guatemala, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Paraguay ed Argentina: fra questi ne sono stati selezionati 61 che parteciperanno ai corsi. (altro…)
Dic 10, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Con sezioni dinamiche ed un disegno agile, il nuovo sito web della Mariapoli Lia, la cittadella del Movimento dei Focolari immersa nella Pampa argentina, si presenta completamente rinnovato. La nuova veste digitale permette all’internauta di essere informato su quanto succede nella cittadella, dei suoi programmi e delle varie attività. La galleria fotografica costantemente attualizzata, consente di visitare virtualmente i diversi luoghi della Mariapoli. Attraverso il menù di navigazione, si possono conoscere le origini della cittadella, le diverse scuole che ospitano coloro che vengono per sperimentare la vita del Vangelo 24 su 24 ore, ma anche i laboratori di lavoro, gli alloggi e il progetto di Economia di Comunione che si sviluppa nel Polo antistante “Solidaridad”.
Una rubrica è dedicata ai numerosi gruppi che passano durante l’anno, con foto, testimonianze ed impressioni rilasciate dopo aver vissuto, nei giorni trascorsi insieme ai suoi abitanti, la legge dell’amore reciproco.
Nell’aprile scorso, un’equipe audiovisiva dei Focolari (Centro Santa Chiara) ha realizzato un video documentario della cittadella in cui si mostrano lo sviluppo e le numerose attività della Mariapoli Lia. È ricco di interviste agli abitanti, tra cui tanti giovani di paesi diversi che vi trascorrono dei periodi più o meno lunghi. Completano il documentario un depliant fotografico ed un opuscolo dove si spiega in modo approfondito questo “miracolo fiorito in piena pampa argentina”. (altro…)
Mag 21, 2012 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
El mundo de Ana Autor: Casa de Ana Frank
Ana Frank (1929-1945) se ha convertido, a lo largo de los años, en un símbolo de la esperanza opuesta a la violencia y el odio que causaron una de las mayores tragedias del siglo XX: la shoá perpetrada por el nacionalsocialismo. La voz, los sueños, los temores e interrogantes de Ana se ven reflejados en las páginas de su famoso Diario, que ha recorrido el mundo entero. En esta oportunidad, el Centro Ana Frank Argentina y la editorial Ciudad Nueva presentan El mundo de Ana, un libro a todo color, con fotografías e información que ilustran la vida cotidiana de la familia Frank y los sucesos más importantes de los tiempos de la guerra. Una propuesta para la reflexión sobre los peligros del antisemitismo, la discriminación y el racismo en todas sus manifestaciones.
La corta vida de Ana Frank
Documental en DVD y Sugerencias para el trabajo en el aula
En el documental “La corta vida de Ana Frank” se cuenta la historia de su vida a través de citas, de fotos únicas de los álbumes de la familia Frank y de extractos de películas históricas. También incluye las únicas secuencias fílmicas de Ana Frank. Esta película está destinada a un público joven y adulto, y no sólo cuenta la historia de Ana Frank, su diario, su familia, los anexos secretos, sino también de la Segunda Guerra Mundial y la persecución a los judíos, lo cual lo convierte en una excelente herramienta en la educación acerca del Holocausto. Acompaña una guía educativa para el trabajo en el aula.
Datos del autor:
Datos del Autor La Casa de Ana Frank es una organización independiente encargada de preservar la Casa de Atrás, el lugar donde Ana Frank estuvo escondida durante la Segunda Guerra Mundial y donde escribió su diario. El recuerdo de Ana Frank intenta ser una fuente de inspiración para todas las personas, para motivarlas a reflexionar sobre los peligros del antisemitismo, el racismo y la discriminación, y la importancia de la libertad, la igualdad de derechos y la democracia. La Casa de Ana Frank desarrolla proyectos educativos en más de 50 países del mundo, muchos de ellos en América Latina. El Centro Ana Frank Argentina es el primero en América Latina y abrió sus puertas el 12 de junio de 2009 en oportunidad de la conmemoración del 80° natalicio de Ana Frank.
(altro…)
Mag 2, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Un’iniziativa all’avanguardia in America Latina. Prende il nome di “Progetto Innocenza” e a promuoverlo è la Facoltà di Legge dell’Università Manuela Beltrán di Bogotà (Colombia). Il progetto mira a riaprire gratuitamente casi di persone condannate ingiustamente ma prive delle risorse economiche necessarie per pagarsi la propria difesa. L’iniziativa nasce nel 2007. “I casi che, in genere, più frequentemente affrontiamo – spiega Juan Carlos Cárdenas C., direttore del “Progetto Innocenza” – sono quelli che hanno a che vedere con una negligente o ingiusta identificazione ed individualizzazione degli autori dei delitti. Sono i casi in cui i funzionari giudiziari omettono di fare fedelmente i loro doveri e che per atti di negligenza, poca formazione, mancanza di prove o false testimonianze, ma anche corruzione, si prendono decisioni sbagliate che condannano ingiustamente una persona”. Il “Progetto Innocenza” è composto da una equipe interdisciplinare di lavoro, della quale fanno parte avvocati, psicologi, detective e, naturalmente, studenti di tutte queste aree di studio. Divisi per gruppi di lavoro, i rappresentanti del Progetto Innocenza visitano i Centri penitenziari di Bogotà (maschili e femminili) due volte la settimana. In questi Centri i detenuti si iscrivono in una lista di attesa per essere ricevuti. Non mancano le segnalazioni di innocenza da parte di parenti o amici nonché richieste di aiuto per posta elettronica attraverso la pagina web. Al colloquio partecipano un avvocato professionista, un monitor e generalmente studenti di diritto e psicologia: “non si perde mai di vista il fatto – sottolinea il direttore del Progetto – che potrebbe trattarsi dell’unica opportunità che ha questa persona per essere ascoltata”. “Normalmente – spiega l’avvocato Cárdenas – i detenuti affermano che, nel processo e nella sentenza, c’è stato qualche errore. Per questo motivo è importante avere una formazione professionale seria e profonda. Si parte dal rispetto e dalla convinzione che tutte le sentenze emesse dai giudici, partano da un principio di legalità e di rettitudine. Risulta ancor più difficile allora, dimostrare all’amministrazione della giustizia che si è sbagliata, dopo che ha emesso una sentenza in ultima istanza. Per principio quindi, il nostro impegno non sta nel cercare di identificare il funzionario che ha sbagliato, ma piuttosto nel dimostrare dove e quale sia stato l’errore commesso all’interno di quel processo che ha portato alla condanna di un innocente”.
Al “Progetto Innocenza” arrivano casi come sequestri, omicidi, delitti sessuali, estorsioni, riciclaggio di denaro sporco dietro ai quali però ci sono persone ingiustamente accusate e private della libertà. Come il caso di Manuel Mena, condannato a 17 anni di prigione per un omicidio non commesso. Dopo tre anni e mezzo in prigione, ed un lavoro rigoroso portato avanti dalla equipe dell’Università, per analizzare prove e fatti, la Corte Costituzionale ha annullato la sentenza di condanna ordinando l’immediata scarcerazione. “I detenuti – conclude il professore – sono una parte della popolazione fra le più bisognose di aiuto e solidarietà; non solo gli innocenti, ma anche coloro che vivono un processo di riabilitazione hanno bisogno di una mano amica, di un consiglio, di un ascolto. Anche il mondo della giustizia deve essere rinnovato dal Vangelo e dalla verità e questa iniziativa, per noi che siamo impegnati lì, rappresenta un granello di questo rinnovamento”. (Testimonianza raccontata nel Simposio internazionale sulla fraternità il 4 aprile 2012, presso l’Università Manuela Beltrán, presente Giancarlo Faletti, copresidente del Movimento dei focolari). ___________________________________________________________ Juan Carlos Cárdenas C., direttore del “Progetto Innocenza”, insegna Diritto presso l’Università Manuela Beltrán di Bogotá (Colombia). E’ impegnato nel Movimento dei Focolari da quando, ancor giovane, ha fatto propria la spiritualità di Chiara Lubich. Per altre esperienze in questo campo visita: Comunione e Diritto (altro…)