22 Mag 2021 | Nuove Generazioni, Sociale
Il 23 maggio 2021 il Gen Rosso lancerà un concerto di solidarietà per un tour in un Campo profughi in Bosnia-Herzegovina insieme ai migranti sulla Rotta dei Balcani.
In Bosnia- Erzegovina, nel sud-est europeo alcuni immigrati stanno vivendo una situazione drammatica. Sulla cosiddetta rotta balcanica, battuta dal freddo e con il rischio Covid questi profughi vivono in estreme condizioni sanitarie. Varie organizzazioni presenti sul posto aiutano in vari modi, soprattutto contro freddo e fame. Fra le tante iniziative è nato un progetto del gruppo internazionale Gen Rosso, per portare prossimità, sollievo, sostegno umanitario nonché formazione di base, attraverso le arti dello spettacolo ai migranti bloccati in Bosnia. L’idea è di realizzare un “progetto-concerto” proprio lì nel campo profughi nella cittadina di Bihać. L’evento sarà organizzato in collaborazione con il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) che è un’organizzazione internazionale con la missione di accompagnare, servire e sostenere i rifugiati e altri sfollati, affinché possano determinare il proprio futuro. Proprio per questo nasce l’idea del concerto HIGHER che il Gen Rosso presenterà domenica 23 maggio 2021 alle ore 9:00 p.m. (ora italiana), in live streaming direttamente dai Gen Rosso Studios di Loppiano. A questo link ci si può registrare per seguire l’evento.
Il ricavato dei ticket – secondo la formula di donazione libera e spontanea – servirà per le spese organizzative per il concerto Life a Bihać e per coinvolgere il più possibile – nel rispetto delle regole Covid – i migranti sul posto, attraverso tre giorni di workshop e al concerto sul palco a fianco del Gen Rosso. Saranno quindi proprio i profughi i veri protagonisti dell’evento, che potranno veicolare il messaggio per dire ‘No’ alla cultura della violenza e dello sfruttamento umano, e per veicolare un messaggio di integrazione e dialogo per una cultura della fraternità universale. Il concerto HIGHER si snoderà in un percorso fatto di quattro passaggi narrativi attraverso i quali si vuole portare lo spettatore verso la riflessione e la ricerca della verità. Quindi un evento artistico formato da vari momenti dove ognuno tratta un tema particolare: Dio Amore, siamo amati e quindi amiamo; importante cambiamento che passa attraverso il dolore; morire per la propria gente – amore reciproco – essere l’uno per l’altro; luce e gioia – Pasqua. Al concerto parteciperanno alcuni artisti – Emanuele Conte, cantautore italiano, Karine Aguiar, cantante dell’Amazzonia, Albert Illa, cantautore e musicista spagnolo – per condividere la loro musica con il Gen Rosso.
Lorenzo Russo
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15 Dic 2020 | Cultura
Il 19 e 20 dicembre 2020, il complesso internazionale lancerà tre concerti natalizi dal titolo “Life, Love, Care”, in 3 orari differenti per favorire i singoli emisferi. L’epidemia che stiamo vivendo sta sconvolgendo il nostro modo di vivere e relazionarci con gli altri e con il mondo. Il suo impatto ci chiama ad una riflessione profonda su temi globali, come la sfida dell’interdipendenza per attuare un progetto di coesistenza umana che consenta un futuro migliore per tutti.
In questi anni il complesso internazionale artistico musicale Gen Rosso ha portato in tutto il mondo la sua festa di celebrazione alla vita attraverso il concerto “Life”. Ora è tempo di rinascere e il Natale è il simbolo per eccellenza: nasce Gesù, il figlio di Dio. Ed è l’occasione per avviare una nuova rinascita che può costruire un futuro migliore che sarà possibile solo se ognuno di noi si mette in gioco prendendosi cura di chi e di cosa ha attorno attraverso gesti d’amore, anche piccoli, ma concreti e quotidiani. Il Gen Rosso si impegna in prima persona in questa sfida arrivando nelle case di ognuno per far sentire la propria vicinanza, portando un messaggio di fraternità. Quindi con il concerto di Natale vuole celebrare la vita in tutte le sue sfaccettature (LIFE), diffondere amore e bellezza, richiamare all’importanza di piccoli gesti quotidiani (LOVE), far sentire la vicinanza ad ognuno e diffondere il messaggio di prendersi cura di chi e cosa ci sta attorno (CARE). Così come faranno i Gen4 in tutto il mondo (i bambini dei Focolari) con l’azione “Hanno sloggiato Gesù”, anche il Gen Rosso contribuirà con una parte del ricavato dai ticket – secondo la formula di donazione libera e spontanea – per il Centro Educativo Fiore a Mixco in Guatemala, seriamente provato e compromesso dalla pandemia per Covid 19. È una scuola per bambini e ragazzi/e, e offre servizi qualificati nel campo dell’istruzione con un’enfasi sulla formazione umana. Ecco le date dei concerti: –Sabato 19 dicembre ore 1.00 p.m. e ore 9.00 p.m. (italian time) –Domenica 20 dicembre ore 11.59 p.m. (italian time) Per maggiori informazioni visita il sito www.genrosso.com
Lorenzo Russo
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7 Lug 2020 | Cultura
“Discovering Gen Rosso”, per andare alle radici della storia del complesso artistico internazionale L’arrivo del coronavirus e di conseguenza il lockdown hanno messo in crisi le abitudini di tutti. Anche il complesso artistico internazionale Gen Rosso ha dovuto reinventare le proprie giornate rimanendo chiusi in casa.
“Questo lockdown ha dato la possibilità ad ognuno di noi di andare ancora più in profondità in quei messaggi che cantiamo da più di 50 anni – afferma Massimiliano Zanoni, responsabile delle produzioni -. Abituati a girare il mondo, ad incontrare gente e portare musica sui palchi dei 5 continenti, ci siamo ritrovati rinchiusi dentro le quattro pareti di casa nostra. Invece delle città, dei mari e delle montagne, ora avevamo un computer e poche finestre da cui guardare fuori. Invece delle migliaia di persone che incontravamo in ogni tour, ora ne avevamo tre, quattro che vivono con noi. Non potevano ritrovarci tutti e 25, per lavorare, creare, e suonare insieme come avevamo fatto per 53 anni”. E così, dopo una prima serie di live streaming dal nome “Gen Rosso a casa tua”, con i quali sono entrati nelle case delle persone, hanno pensato di ritornare alle radici con alcuni live storici. È nato il progetto “Discovering Gen Rosso” per riportare le persone a casa della band.
“Tanti non sanno che non facciamo solo concerti – continua Massimiliano Zanoni -, ma anche progetti con le scuole o il Village, che sono settimane di convivenza con giovani artisti per fargli vivere l’esperienza di unità nella creazione artistica. Così, come quando si invita qualcuno a casa nostra per la prima volta e, in segno di accoglienza, si fa fare il giro della casa, noi con Discovering Gen Rosso abbiamo voluto mostrare qualche pagina del nostro album di ricordi, come il musical una storia che cambia o Streetlight, rendendoli partecipi dei nostri attuali progetti, come il Village e i progetti Forti senza Violenza, svelando qualche piccola idea per il futuro”. Discovering Gen Rosso è un nuovo passo verso quella evoluzione che ha permesso al complesso internazionale di essere costruttori di Unità in tutto il mondo, in tanti anni di storia. Ecco i prossimi appuntamenti sulla pagina Youtube della band: il 16 luglio, uno streaming dedicato al Village (corsi artistici che esegue il Gen Rosso); il 28 luglio il lancio del nuovo singolo “Shock of the World”. In realtà parlare di “singolo” è un po’ riduttivo perché c’è in cantiere un intero nuovo album che sarà svelato prossimamente. Infine il 2 agosto si concluderanno i live streaming con il concerto LIFE, ultima produzione del Gen Rosso in diretta da Loppiano.
Lorenzo Russo
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7 Apr 2020 | Cultura
Le loro live sessions in streaming da Loppiano tengono viva la speranza che la fraternità può arrivare ovunque. A giorni l’uscita del nuovo singolo. In questi giorni di emergenza per il Coronavirus bisogna stare a casa il più possibile. Il gruppo musicale e artistico internazionale Gen Rosso dal 20 marzo scorso ha quindi pensato di realizzare dei live streaming da casa. Ne parliamo con Tomek Mikusinski, portavoce del gruppo.
Com’è nata l’idea dei live streaming? “Nasce per far sentire la nostra vicinanza a chi soffre, a chi quotidianamente dà la vita per salvare quella degli altri, a tutte quelle persone che negli anni abbiamo incontrato nei nostri concerti. Poi vogliamo donare qualcosa di positivo e di bello in questa situazione di quasi totale isolamento. Penso che tutti noi, almeno una volta, ci saremo chiesti: “perché”? Non è facile dare risposte, però “noi abbiamo creduto all’amore”, lo abbiamo cantato più volte. Crediamo che ogni avvenimento, anche il più doloroso, abbia un motivo d’amore”. Riuscite a raggiungere un pubblico vario e vasto in giro per il mondo a conferma dell’universalità del vostro messaggio. “Il nostro messaggio è soprattutto quello dell’amore, dell’unità e di una cultura di condivisione. E’ un messaggio che non ha etichette, comprensibile per chiunque, universale. Vorremmo portare gli spettatori a fare un’esperienza: quella di scoprire e diventare consapevoli del bene, del desiderio di felicità e di unità che c’è in ciascuno. Il vostro pubblico interagisce moltissimo con voi durante gli streaming: qual è il messaggio che vi ha colpito di più? “Riceviamo tanti messaggi di chi lavora negli ospedali, ne riporto 3: “Lavoro in rianimazione Covid. Samo quelli con il viso bruciato dalle mascherine, quelli a cui si vedono solo gli occhi e ci riconosciamo dallo sguardo, che non abbiamo più un orario in ospedale ma, non moliamo. Continuate per favore ad essere portatori di gioia. Io e i miei colleghi vi promettiamo che ce la metteremo sempre tutta, senza mai mollare”. “Un grazie enorme al Gen Rosso per il loro collegamento. L’ho visto oggi prima di prepararmi per andare a fare il turno in ospedale qui ad Asti. È stata una boccata d’ossigeno per l’anima.” “Sono infermiera in rianimazione Covid, sento il vostro CD in macchina mentre vado al lavoro mi da la carica e la serenità giusta per affrontare il turno… Grazie!”
Sta per uscire un vostro nuovo singolo “NOW”: dacci qualche anticipazione. Com’è nato e di cosa parla? “In realtà non si tratta soltanto di un singolo, abbiamo in progetto un intero nuovo album, che però vogliamo pubblicare canzone per canzone nell’arco dei prossimi 2 anni. NOW è una canzone che fonde molto bene le più attuali sonorità electro pop con i suoni vintage del funky anni ’70. Il testo del brano, in lingua inglese, esprime una nostra convinzione: anche se dovessimo commettere errori gravi, si può sempre ricominciare, perché la voce di Dio-Padre che è Amore si può far sentire. Il 15 aprile prossimo il singolo“NOW” uscirà sugli store digitali più utilizzati come Spotify, iTunes, Google Play,ecc”. Il prossimo appuntamento live streaming è l’8 aprile 2020, alle ore 16:00, ora italiana, con qualche canzone e saluti speciali sul canale @YouTube. Ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=o17WFM3tos4&feature=youtu.be Non mancate! #distantimauniti
Lorenzo Russo
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27 Set 2019 | Cultura
Dodici brani che hanno fatto la storia di questo complesso diventano una raccolta , tratta dal loro tour mondiale “Life” che continuerà anche nei prossimi mesi. Nel futuro del Gen Rosso anche corsi, progetti educativi, coproduzioni e la terza edizione del “Gen Rosso Music and Arts Village”.
Oltre cinquant’anni di vita ed una proposta artistica capace di rinnovarsi continuamente. Ma tenendo la bussola su alcuni punti cardine: una vita vissuta all’insegna della fraternità; una produzione frutto della collaborazione tra artisti di varie nazionalità che parla di unità tra uomini e popoli; un messaggio che, attento alle sfide del nostro pianeta, propone una cultura del dare e del condividere. Questo è il complesso internazionale Gen Rosso, formato da musicisti e tecnici, di diverse vocazioni provenienti da Europa, Asia e America Latina. Recentemente il loro tour “Life” è diventato un album con diciotto brani scelti tra le canzoni che hanno fatto la storia del Gen Rosso. Ne parliamo con uno dei suoi componenti, Michele Sole. Il primo luglio è uscito il vostro album live del Tour “LIFE”. Come nasce questo nuovo lavoro e quali sono le sue caratteristiche? Dall’autunno del 2018 fino ad oggi abbiamo avuto dei concerti bellissimi in tutta Italia con il nostro concerto “LIFE” e da lì ci è nato il desiderio di mettere in un cd questo lavoro “live” che ha entusiasmato tanto il pubblico, e anche noi. Riversate le registrazioni fatte sui palchi, le abbiamo mixate cercando di mantenere tutta l’energia e l’emozione che respiriamo nei nostri concerti. Si sente il pubblico che canta insieme a noi, con i loro applausi e le loro voci che danno all’ascoltatore la sensazione di essere proprio lì con noi sul palco. Insomma un vero disco dal vivo!
Recentemente avete dato vita, nella cittadella internazionale di Loppiano dove avete la vostra sede, al “Gen Rosso Music and Village”. Di che cosa si tratta e quali sono gli obiettivi? Il “Gen Rosso Music and Arts Village” giunge quest’anno (27 dicembre 2019 – 5 gennaio 2020) alla sua terza edizione ed è un’esperienza di approfondimento artistico e di condivisione di valori alla luce del carisma dell’unità. Coinvolge giovani professionisti e studenti di diverse discipline quali musica, danza, canto, teatro dai 18 anni in su. La metodologia didattica è progettata dai tutor del Gen Rosso insieme a docenti dalla riconosciuta capacità ed esperienza artistica. Il programma prevede l’approfondimento di tematiche specifiche del mondo dell’arte, lo scambio di esperienze, spazi creativi e laboratori pratici che convergeranno in una performance finale. Ci si può iscrivere presso village@genrosso.com. Il programma inizierà il 27 dicembre 2019 e si concluderà il 5 gennaio 2020.
Nei vostri viaggi partecipate ad appuntamenti che promuovono la pace, l’amicizia tra i popoli e la fraternità universale. Ce n’è uno recente che ricordate in particolare e perché? Sì, in primavera abbiamo avuto la gioia di essere in Giordania, grazie alla “Caritas Jordan”, per realizzare il progetto “Be the change” insieme a centinaia di studenti di diverso ceto sociale, di diverse religioni e diverse nazionalità per favorire il dialogo e promuovere una cultura di pace e amicizia, essendo loro stessi i promotori di un cambio nelle loro vite e nelle loro città per un futuro migliore. Quali sono i vostri progetti e appuntamenti futuri? Innanzitutto riprendiamo i tours in giro per il mondo con il concerto “Life” accompagnato da progetti educativi e l’inserimento sul palco di giovani preparati in vari workshop. Saranno prima in Italia (28 settembre a Venosa; 12 ottobre a Piacenza; 23 e 24 ottobre ad Acerra; 26 ottobre a Prato, 1 novembre a Teano), poi un tour asiatico in Indonesia per quasi tutto il mese di novembre 2019.
Intanto continueremo con i corsi nella cittadella di Loppiano con scambi di esperienze, formazione e arte. Dal 15 al 17 ottobre approfondiremo il light design, destinato a persone interessate ad ampliare le proprie conoscenze nel campo dello studio della luce e del colore. Inoltre, per sostenere giovani artisti emergenti, abbiamo iniziato delle coproduzioni. La prima è Stabat in Silentium, la messa in scena dell’opera teatrale del giovane scrittore Francesco Bertolini, nato da una sua profonda esperienza di solidarietà emersa dopo il terremoto ad Amatrice (Italia). “Come si può credere ancora in Dio in seguito ad un terremoto?” è la domanda “scomoda” da cui parte questa opera nella quale i protagonisti sono le giovani vittime, ma anche i volontari che lasciano la loro quieta realtà per andare dove la tragedia si è consumata.
Anna Lisa Innocenti
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