Ago 13, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
Traducción del artículo en inglés publicado el 14 de agosto de 2010 en el sito oficial CAUX-Initiatives of Change: A Home for the World.
La líder del Movimiento de los Focolares: “Una ‘economía de comunión’ podría ayudar a alcanzar los objetivos del milenio para el desarrollo de las Naciones Unidas”
María Voce, presidente del Movimiento de los Focolares, intervino hoy en el centro de conferencias “Iniciativas y cambio” en Caux, cerca de Montreux. 
Habló sobre el tema 'Economía de Comunión: un instrumento al servicio de la humanidad en el camino hacia un mundo unido’ en la conferencia titulada ‘Confianza e integridad en la economía global: examinando las formas para contribuir a crear una economía equitativa y global’.
María Voce pidió un regreso a los valores éticos y a una cultura del dar más que del tener y del poseer. “Para que esta profundización ética sea realmente eficaz debe estar radicada en valores humanistas y evangélicos; de lo contrario podría verse reducida al utilitarismo, o ligada a las exigencias de la economía, de las innovaciones tecnológicas, al rendimiento y a la eficiencia”, comentó. La ética exige una gran capacidad de discernimiento para separar lo positivo de los elementos negativos de la globalización, y poder identificar los retos.
“Creatividad, nuevas ideas y nuevas iniciativas económicas serán la clave para nuestro futuro”, observó. “Pero hay una globalización que va en dirección al plan de amor de Dios para la unidad y la fraternidad de la familia humana”, exhortó la abogada María Voce. “El dar es una cultura y un arte”, dijo.
Voce habló de la Economía de Comunión, un concepto desarrollado por la fundadora del Movimiento de los Focolares, Chiara Lubich, quien habló en Caux en julio del 2003. La Economía de Comunión (EdC) involucra empresarios, trabajadores, dirigentes, consumidores y financistas, con el objetivo de construir y de presentar una sociedad humana en la cual, siguiendo el ejemplo de la primera comunidad cristiana de Jerusalén, ‘no exista entre ellos ningún necesitado’.
“Es un concepto bastante sencillo, fascinante, extremamente eficaz –y por qué no decirlo- ¡revolucionario!”, dijo.
Las empresas que aceptan esta filosofía ponen en común sus ganancias de tres formas: una parte para los pobres, para quien pasa necesidad, la segunda parte es para la formación de hombres y mujeres preparados para el compartir y la comunión, y la tercera parte es para invertir en el desarrollo de la empresa. Es menos conflictual o individualista, basada sobre todo en las relaciones humanas.
“Las empresas deben convertirse en comunidades de personas unidas entre ellas por relaciones reales”, dijo Voce. Los valores de la cooperación, la confianza, la escucha, el amor por la verdad, la participación pueden contribuir a producir la creatividad, la innovación y el respeto por la dignidad de las personas. Hoy día hay muchos polígonos industriales de dichas empresas, unidos al Movimiento de los Focolares, en Brasil, Argentina, Estados Unidos, Portugal, Bélgica, Francia e Italia. Más de 200 tesis de doctorado y tesis académicas han sido escritas sobre este concepto, y esto le ha dado al proyecto una credibilidad académica.
María Voce habló de este desarrollo a los Objetivos para el desarrollo del milenio de las Naciones Unidas. “Existen los medios técnicos para hacerles frente”, concluyó, “pero el mundo todavía tiene necesidad de una linfa vital, de un alma, de una coherencia de vida entre los proyectos y las acciones concretas, entre las definiciones y el comportamiento adecuado”.
“El economista está llamado a sentarse a la mesa donde se toman decisiones importantes, y la Economía de Comunión no puede faltar a esta cita con la historia”, concluyó.
Jean-Pierre Méan, presidente de la Fundación CAUX-Iniciativas y Cambio y también de Transparency International Suiza, dio la bienvenida a los numerosos huéspedes de la conferencia venidos pera esta especial ‘jornada suiza´.
Tenemos contacto entre los dos movimientos desde 1948, dijo. CAUX-Iniciativas y Cambio y el Movimiento de los Focolares comparten objetivos similares y pueden ayudarse recíprocamente para afrontar cuestiones de vital importancia que el mundo de hoy debe enfrentar, dijo. Lavinia Sommaruga Bodeo, quien trabaja en Alliance Sud, una red suiza de organizaciones para el desarrollo, introdujo a la conferencista María Voce.
Esta es la última de las seis semanas de conferencias en Caux que reúne entre sus participantes a: profesionales, empresarios sociales, representantes de ONG y personas del sector de la alimentación de todos los continentes, para desarrollar acciones finalizadas a crear una economía más justa. El congreso se concluirá el 17 de agosto.
Ago 13, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria

Le Centre de rencontres d’Initiatives et Changement a eu l’honneur d’accueillir la présidente italienne du mouvement des Focolari, Maria Voce, à Caux-sur-Montreux. Elle s’est exprimée sur «l’économie de communion: un instrument au service de l’humanité vers un monde uni» durant la rencontre «Confiance et intégrité dans une économie mondialisée: explorer de nouvelles voies pour une économie mondiale plus juste». PLUS>>

Discours de Maria Voce, Présidente du Mouvement des Focolari, 14 août, 2010
Ago 13, 2010 | Centro internazionale, Focolari nel Mondo
Segue la traduzione dell’articolo in inglese pubblicato il 14 agosto 2010 sul sito ufficiale “CAUX-Initiatives of Change: A Home for the World”. Il leader del Movimento dei Focolari: “Un’ ‘economia di comunione’ potrebbe aiutare a realizzare gli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite”
Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, è intervenuta oggi al Centro delle Conferenze di “Iniziative e cambiamento” a Caux, nei pressi di Montreux. Ha parlato sul tema ‘Economia di Comunione: uno strumento al servizio dell’umanità nel cammino verso un mondo unito’ alla conferenza intitolata ‘Fiducia e integrità nell’economia globale’, esaminando le vie per contribuire a creare un economia equa e globale. Maria Voce ha chiesto un ritorno ai valori etici e ad una cultura del dare piuttosto che dell’avere e possedere. “E’ un discorso etico che, per essere davvero efficace, va condotto alle sue radici evangeliche e umanistiche proprio per impedire che anch’esso sia fagocitato dalle esigenze economiche, dalle innovazioni tecnologiche, dalla tecnica e dall’efficienza e, dunque, risolto unicamente nella dimensione dell’utilitarismo“, ha commentato. Essa richiede una grande capacità di discernimento per separare il positivo e gli elementi negativi della globalizzazione, e di individuare le sfide. “Richiede anche creatività, nuovi sbocchi per il pensiero e l’agire economico emerso come protagonista del nostro avvenire”, ha osservato. “Ma c’è una globalizzazione che va nella direzione del disegno amorevole di Dio che vuole una umanità unita e fraterna”. “Il dare è insieme una cultura e un’arte”, ha aggiunto l’avvocato Maria Voce. Voce ha parlato dell’Economia di Comunione, un concetto sviluppato dalla fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, che ha parlato a Caux, nel luglio 2003. L’Economia di Comunione (EdC) coinvolge imprenditori, lavoratori, dirigenti, consumatori e operatori finanziari, con l’obiettivo di costruire e di mostrare una società umana in cui, sull’esempio della prima comunità cristiana di Gerusalemme, ‘nessuno tra loro era nel bisogno’. “E’ un concetto semplice, ma è certamente affascinante, oltremodo efficace e, perché no?, rivoluzionario”, ha detto. Le aziende che accettano questa filosofia mettono in comune i loro profitti in tre modi: una parte per i poveri, per chi è nel bisogno; una seconda parte per la formazione di “uomini nuovi”, formati alla solidarietà e alla comunione fraterna; e la terza parte per il reinvestimento nello sviluppo della azienda. Non è conflittuale o individualistico, ma è basato sui rapporti umani. “L’aziende devono diventare comunità di persone unite da rapporti autentici,” ha detto Maria Voce . I valori della cooperazione, fiducia, ascolto, amore per la verità, la partecipazione possono contribuire a produrre la creatività, l’innovazione e il rispetto per la dignità delle persone. Ci sono ora tanti poli industriali composti da tali imprese, legati al Movimento dei Focolari: in Brasile, Argentina, Stati Uniti, Portogallo, Belgio, Francia e Italia. Sono state scritte più di 200 tesi di dottorato e di laurea, che hanno dato credibilità accademica al progetto. Maria Voce, facendo riferimento agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, ha parlato di “un mondo che oggi ha le potenziali strutture per realizzare gli obiettivi del milennio (..) ma che manca ancora di una linfa vitale, di un’anima, di una coerenza di vita fra progetti e prassi, tra enunciati e stili di comportamento adeguati.” “Anche l’economia è chiamata al tavolo delle grandi decisioni. L’Economia di Comunione vuol fare la sua parte e non mancare a questo appuntamento della storia,” ha concluso. Jean-Pierre Méan, presidente della Fondazione CAUX-Iniziative e Cambiamento e di Transparency International Svizzera, ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti della conferenza venuti per questo speciale ‘giorno svizzero’. Ci sono stati contatti tra i due movimenti a partire dal 1948, ha ricordato. CAUX-Iniziative e Cambiamento e il Movimento dei Focolari condividono obiettivi simili e possono aiutarsi a vicenda per affrontare le questioni di vitale importanza che il mondo di oggi deve affrontare, ha aggiunto. Lavinia Sommaruga Bodeo, che lavora per Alliance Sud, una rete svizzera di organizzazioni per lo sviluppo, aveva introdotto Maria Voce. Questa è l’ultima delle sei settimane di conferenze a Caux che riunisce partecipanti di ogni continente: professionisti, imprenditori sociali, rappresentanti di ONG e del settore alimentare, con l’obiettivo di sviluppare azioni finalizzate a creare un’economia più giusta. Il convegno si concluderà martedì 17 agosto.
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