Apr 1, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Bagnata da due oceani e attraversata dalle Ande, la Colombia è un vero giardino di 1.141.748 km2 verso l’estremo nordoccidentale del Sudamerica. Spiagge sui Caraibi, foresta amazzonica, moderne città, fiori, oro, petrolio, smeraldi ed energia da esportare, arte e cultura, la rendono una nazione piena di ricchezze. Ma è la sua gente, tenace, piena di gioia ed iniziativa, il vero tesoro di questa nazione che ha preso il nome da Cristoforo Colombo. La storia del Movimento dei focolari in queste terre inizia a Bogotá, metropoli colta e moderna con più di 9 milioni di abitanti, che si stende su un magnifico altopiano a 2.600 metri. Durante il Congresso Eucaristico del 1968 Lucero – giovane scout – mentre svolge il servizio d’ordine, incontra Padre Sotelo, francescano, che come regalo le consegna un libretto che Chiara Lubich ha scritto per i giovani del Movimento: “Tappe gen”. Affascinata, inizia – assieme ad altre ragazze – l’avventura che quelle pagine propongono. La loro vita parla ed altri si sentono attirati. Nel frattempo, a Medellín, industrializzata e in continua trasformazione, P. Luis Bonilla – salesiano – tra le pagine della rivista Ciudad Nueva pubblicata in Argentina, scopre quella vitalità evangelica tanto cercata. Da quel momento percorre le case del suo quartiere annunciando “l’Ideale” che ha trovato. Inizia un rapporto epistolare con la redazione e mesi dopo arriva Anna Sorlini, focolarina italiana, che da lì in poi seguirà con viaggi e corrispondenza, le nascenti comunità.

Marita Sartori (al centro)
Nel 1972 nasce il primo “focolare” e nel 1976 un secondo. Da qui parte questo spirito evangelico verso 12 nazioni latinoamericane – dal Messico fino al Perù – riscontrando dappertutto una risposta entusiasta. Tra i protagonisti di questa storia c’è Màrita Sartori, focolarina trentina della prima ora, che ha vissuto in Colombia dal 1973 al 2002 e Carlo Casabeltrame, piemontese. In quegli anni Monsignor Libardo Ramirez partecipa ai primi incontri di vescovi amici dei Focolari, e porta la spiritualità dell’unità ad Armenia, la sua Diocesi. Con l’arrivo di Don Agostino Abate, nasce il focolare sacerdotale. Religiose e religiosi, trasferiti in diversi posti, comunicano questa spiritualità e nascono comunità nel Valle, Huila, Santander, Nariño, Atlántico, Chocó, Antioquia, e Cundinamarca. Sorge anche un’edizione colombiana del giornale Ciudad Nueva. Dal punto di vista socio-politico ed economico la situazione del Paese diventa sempre più difficile: oltre all’indice di povertà (più del 48% della popolazione) che genera lotte armate e guerriglia, si aggiunge il narcotraffico con ogni tipo di violenza e migrazioni forzate.
Le comunità del Movimento si sentono continuamente interpellate da questa situazione. Per dare una risposta, Chiara Lubich propone nel 2002, che i Focolari in Colombia sviluppino in modo particolare quella politica e quel diritto nuovi che nascono dalla spiritualità dell’unità. È una tappa importante nello sviluppo del Movimento in questo paese. Attualmente la sede del Movimento si trova presso il “Centro Mariapoli Gioia”, a Tocancipá (a 50 km da Bogotá), centro di formazione ed irradiazione della spiritualità dell’unità in tutta la regione. Ci sono, inoltre, due “focolari” a Bogotá e altri due a Medellín. Sono nate diverse opere sociali, come il “Centro Sociale Unità” al sud della capitale, la “Scuola Sole Nascente” a Tocancipá, i programmi di solidarietà a distanza a Medellín e a Bogotá, e alcuni progetti accademici e di sviluppo a partire dalla fraternità come categoria politica. Si stima che i membri e aderenti del Movimento in Colombia siano circa 6.500. Visita la pagina di Focolare Worldwide Colombia! (altro…)
Apr 1, 2012 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
In Messico non si bada a sforzi quando di accoglienza si tratta. Sono veramente imbattibili. Una caratteristica millenaria che esprime una cultura generosa, gioiosa e accogliente. Così è stato anche per Giancarlo Faletti, copresidente del Movimento dei focolari in visita per la prima volta alla cittadella “El diamante”, 50 chilometri distante da Puebla e 170 a sud-est di Città del Messico. Gli oltre trenta metri del marciapiede centrale che attraversa l’elegante cortile interno dell’edificio principale erano ricoperti da disegni coloratissimi di segatura. Un autentico capolavoro! Poco prima, un centinaio di persone, compresi i bambini della scuola S. Maria, che hanno suonato e cantato, aveva tributato un artistico benvenuto all’arco d’ingresso della cittadella. Qui balza subito agli occhi la bellezza e la varietà delle piante, delle aiuole e delle abitazioni, ma quel che colpisce è la cura del dettaglio. Lo si vede visitando i laboratori della pasticceria, le sedi dell’azienda dell’artigianato, della falegnameria e l’atelier del centro artistico. Sono 55 gli abitanti, e tanti altri che vi trascorrono un periodo di formazione. Fra questi anche i giovani, che hanno dato il benvenuto e scherzato con Giancarlo Faletti. Nella loro abitazione, punto di riferimento per i coetanei dell’area circostante, un’inattesa armonia degli ambienti (coniugata con la tecnologia), manifesta il loro stile di vita. Anche all’aeroporto si era espresso subito l’animo messicano nei riguardi dell’atteso amico. Nella sala degli arrivi, le persone della comunità dei Focolari, con tanto di striscione benaugurante, avevano richiamato la curiosità dei passeggeri in transito e suscitato un applauso generale. Ne è venuto fuori un abbraccio dolce e delicato, molto gradito dal co-presidente, conoscendone la ritrosia ai riflettori. Prima di giungere alla cittadella, in cui si tratterrà sino a lunedì per incontrare una buona parte delle persone dei Focolari in Messico, Giancarlo Faletti ha voluto compiere una sorta di viaggio per entrare nella cultura, nella storia, nell’arte e nella religiosità di questo popolo, che conta oltre 110 milioni di abitanti ed è il Paese più popoloso di lingua spagnola. In questo orizzonte, come prima tappa, la visita al museo antropologico della capitale, in cui la ricchezza delle aree espositive ha aiutato a scoprire il patrimonio immenso che sottosta al Messico d’oggi e che permea la vita delle diverse popolazioni che lo compongono. Il cammino d’inculturazione ha toccato anche la dimensione ecclesiale, in virtù dell’incontro con una trentina di sacerdoti che vivono la spiritualità dell’unità e con cui Faletti ha tessuto un dialogo sugli effetti del carisma vissuto nella vita presbiterale e nella costruzione della comunione nella Chiesa. Poteva mancare la Morenita in un tale percorso? Ed ecco la visita al santuario della Madonna di Guadalupe accompagnato da una trentina di persone. Ma qui si apre un capitolo di rilievo. Ed è meglio riferirne a parte. Di Paolo Lòriga, inviato (altro…)
Apr 1, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Ha più di dieci anni l’asilo Jardín Feliz, seme dell’attuale scuola “Sole Nascente”. Con la sua creazione la comunità dei Focolari di Tocancipá (Colombia) ha cercato di rispondere ad una necessità concreta ed urgente della popolazione locale: aiutare i bambini che non hanno la possibilità di frequentare l’asilo a causa della condizione sociale delle famiglie, ed eliminare così le barriere che li mantengono emarginati e nella povertà.
All’inizio si era pensato ad un aiuto economico, ma presto ci si è resi conto che il denaro donato, pur essendo effettivamente utile per la famiglia, non sempre veniva utilizzato direttamente a favore dei bambini. Ciò ha portato a fondare un asilo, in modo che fossero veramente i bambini i diretti beneficiari degli aiuti. Dopo il primo momento in cui l’asilo ha funzionato in maniera piuttosto informale, gli stessi genitori, vedendo i progressi dei bambini, hanno proposto di trasformare l’asilo in una struttura riconosciuta dall’autorità municipale. Così, nel 1999, si è dato inizio ufficialmente all’asilo Jardín Feliz. La prima classe era composta da 26 bambini di 4 anni ed era ospitata in una stanza del Centro Mariapoli Alegria, centro del Movimento dei Focolari presente da diversi anni a Tocancipà. L’iniziativa è andata crescendo e, con gli anni, dopo l’asilo, si è vista la necessità di continuare la formazione scolastica dei bambini aprendo anche la scuola elementare, battezzata da Chiara Lubich con il nome “Sole Nascente”. Fin dall’inizio si è cercato di dotare la scuola di una sede propria e grazie all’aiuto di diverse persone e alle donazioni di privati, è stato possibile l’acquisto del terreno per la costruzione. Attualmente la scuola “Sole Nascente”, oltre alle elementari offre anche la formazione secondaria – le medie superiori – e conta 308 alunni tra bambini e ragazzi che vanno dai 3 anni ai 15 anni. Oltre a dare una istruzione scolastica adeguata, si punta a formare persone sensibili ai valori della solidarietà, della pace e dell’ecologia e a radicarli positivamente nella società in cui vivono. La scuola ha funzionato finora con il sostegno delle famiglie degli studenti e con l’aiuto del programma di Sostegno a Distanza del movimento Famiglie Nuove. (altro…)
Apr 1, 2012 | Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
“Qui siamo più vicini al cielo!”, questa la spontanea espressione di L. M., una bambina di 8 anni che abita nel rione La Merced (Bogotà) e frequenta il “Centro Social Unidad” tenuto dai Focolari in Colombia. La sua famiglia è arrivata all’umile quartiere nelle montagne a sud della capitale, fuggendo dalla violenza. La loro, era la stessa situazione in cui si trovavano tante delle persone arrivate in questo posto, dove hanno trovato gente solidale che ha accolto queste famiglie in cerca di un futuro più sicuro.
La situazione, agli inizi, era piuttosto disperata. Il lavoro, per sopravvivere, era scavare la terra dura del posto per fare mattoni. Un procedimento faticoso, che esigeva forza fisica e buoni polmoni per sopportare il gas che usciva dagli enormi forni. Significava anche dimenticarsi dei sogni, perché il lavoro occupava tutto il tempo. Anche i bambini, già a 5 anni, dovevano lasciare da parte i giochi o inventarne uno durante la fabbricazione dei mattoni. Era normale trovare volti anneriti dal fumo, ma comunque contenti di aiutare i genitori. In questa situazione, motivati dalla spinta di Chiara Lubich a “dare la vita per la propria gente”, si sono inserite 30 anni fa persone del Movimento dei focolari, a partire da d. Luis Dies e con un gruppo di pionieri. Gli abitanti del posto erano molto diffidenti all’inizio, per via di precedenti esperienze negative. “Ma come non aprire le nostre porte – racconta P.T., uno di loro – a chi veniva solo per aiutarci? Loro vivevano con noi il dolore di vederci in necessità, non ci giudicavano, condividevano con noi anche i momenti di relax, ci volevano bene per davvero e, dall’inizio, si sono impegnati a migliorare con noi la qualità di vita. Ci hanno portato il medico, un dentista… ci hanno fatto sentire persone amate da un Padre che è Amore!”
Oggi c’è un Centro sociale che, pur in mezzo alle difficoltà, lavora perché questa comunità diventi un modello di convivenza in cui la pratica dei valori umani e cristiani siano alla base del fare quotidiano. Attualmente, il “Centro Unidad” offre i servizi di sostegno scolastico a 35 bambini e ragazzi tra 6 e 17 anni (con l’impegno dei propri giovani della comunità e di altri che vengono a fare la pratica sociale); un programma di istruzione per 24 madri che si prendono cura dei bambini tra 0 e 5 anni e per le donne in gravidanza; servizio di biblioteca, assistenza sanitaria garantita da un medico e un dentista, apprendistato all’uso del computer, corsi culinari… Originale l’idea della “boutique”, che offre abbigliamento, utensili per la casa, materiale scolastico, e quanto può essere utile; inoltre ci sono workshop di danza, teatro e pittura. Il Centro è sostenuto dal “Sostegno a distanza” progetto di Famiglie Nuove, che favorisce, oggi, 78 bambini e ragazzi di famiglie del posto. Una bellissima storia che ancora si sta scrivendo, fra gioie e dolori. Le porte del Centro restano sempre aperte per quelli che sono nel bisogno, ma anche per chi vuole dare qualcosa di suo. Qui un pezzo di umanità lotta e s’impegna per cercare di far parte di una società più giusta, ispirata dai valori evangelici. (altro…)