Essere “costruttori di città nuove” è stato l’augurio di Maria Voce, presidente dei Focolari, per l’appuntamento del 20 giugno scorso, a Napoli, a ricordo della nascita del Movimento politico per l’unità (Mppu). “Nel contesto di una generale disillusione dei cittadini verso la “cosa pubblica”, – si augura Maria Voce nel suo messaggio – le realizzazioni presentate dal Mppu, magari piccole, ma significative, “fanno sperare nella stagione di una “politica nuova”, fatta di dialogo e di accoglienza reciproca”. Le radici. Il 2 maggio 1996, a Napoli, un gruppo di politici pone a Chiara Lubich una domanda cruciale: come sia possibile, per quanti militano in partiti diversi e su fronti opposti, “vivere quella fraternità che lei propone alla vita politica?”. La sua risposta chiede una nuova determinazione: l’unità attorno a valori fondamentali condivisi deve precedere le legittime appartenenze partitiche; il bene comune non può che raggiungersi con il contributo di tutti. Su queste idee-forza, che suscitano l’adesione convinta dei politici presenti, prende vita il Mppu. Dopo quindici anni, il 20 giugno 2011, ancora a Napoli, il convegno “La fraternità: una sfida per la politica”, che si svolge presso l’Auditorium della Giunta regionale, vuole dare riconoscimento anzitutto all’irruzione del carisma di Chiara Lubich nella storia civile. Sono presenti più di 150 persone; tra loro, parlamentari e amministratori convenuti anche da altre regioni. La prima relazione è affidata a Eli Folonari, per 50 anni a fianco di Chiara e oggi responsabile del ‘Centro Chiara Lubich’, che tratteggia l’excursus di questo percorso: dall’amore interpersonale all’amore sociale verso la polis. Oggi il Mppu opera in tutte le regioni italiane, in varie nazioni dell’Europa, dell’America latina, dell’Asia. Vi convergono le diverse esperienze politiche che si sono sviluppate negli anni dall’humus della spiritualità dell’unità, a partire da quella paradigmatica di Igino Giordani. Le linee fondamentali del Mppu vengono presentate da Marco Fatuzzo, presidente del Centro internazionale, a partire da una definizione offerta da Chiara Lubich stessa: “un laboratorio internazionale di lavoro politico comune, tra cittadini, funzionari, studiosi, politici impegnati a vari livelli, di ispirazioni e partiti diversi, che mettono la fraternità a base della loro vita”. In questa cornice, sono seguite alcune testimonianze significative: i laboratori di dialogo e di progettazione politica che il Mppu anima nei Parlamenti di alcuni Paesi – in Italia, come in Brasile, Argentina, Corea del Sud – la rete internazionale delle Scuole di formazione politica, in cui i giovani possono fare esperienza di una politica di comunione. Anche le città si mettono in rete: “Sono più di 100 quelle che, ad oggi, hanno aderito all’Associazione ‘Città per la fraternità”, ha riferito il sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia, attuale presidente. E perché non le Regioni? Emblematico, dunque, che nell’ottica di una visione più solidale del nostro Paese, proprio a conclusione del convegno, il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, abbia comunicato l’adesione unanime dell’Ente all’Associazione “Città per la fraternità”, siglandone il protocollo d’intesa. A cura del Movimento politico per l’unità Leggi anche Città Nuova online
Essere fiduciosi
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