“Al termine dell’anno accademico, è particolarmente significativo che l’Istituo Universitario Sophia (IUS) accolga per le ‘Cattedre di Sophia’ il prof. Donald Mitchell, professore emerito di Filosofia asiatica e comparata della Purdue University (Indiana – USA)”. Così ha introdotto la serata del 16 maggio Paolo Frizzi, primo dottore di ricerca a concludere la Scuola di Dottorato di Sophia proprio con uno studio sul dialogo interreligioso. “È un anno speciale – ha continuato – per le prospettive che si sono aperte in questo settore di studi. Da pochi mesi abbiamo avviato un nuovo corso a più voci sulla Teologia delle religioni e del dialogo interreligioso, aprendo una originale proposta interdisciplinare di ricerca. E non più di due mesi fa lo IUS ha accolto due delegazioni buddhiste dalla Thailandia e dal Giappone. Eccoci, dunque e proseguire l’esplorazione di un orizzonte di grande attualità”. Presenti il 16 maggio, più di 150 persone interessate e coinvolte, non sono bastate poche battute per descrivere l’intenso percorso di vita e gli impegni di alto profilo del prof. Mitchell: dalla scoperta della meditazione zen all’avvicinamento alla Chiesa cattolica, fino all’incontro con la spiritualità dei Focolari e con Chiara Lubich, proprio a Loppiano (dove ha sede lo IUS). Specializzatosi già negli anni ’70 su buddhismo, cristianesimo e sul dialogo buddhista-cristiano, in un momento storico in cui il dialogo si configurava sempre di più come metodo privilegiato di incontro interreligioso, da quel momento ha posto esperienza e competenza a servizio di numerose realtà che operano in questo ambito. Negli anni, la sua attività lo ha condotto a qualificarsi ai massimi livelli, come consulente tra i più stimati, e a promuovere importanti Colloqui internazionali Cristiano-Buddisti, stringendo relazioni con autorevoli esponenti della diverse aree del buddismo. Tra questi: Gishin Tokiwa, professore di buddhismo Zen in Giappone e presidente della F.A.S. Society, fondata da Shin’ichi Hisamatsu, nella cui storia e pensiero trovò profonde consonanze col percorso e lo spirito della Lubich e dei Focolari. E di vive sintonie sono stati caratterizzati anche gli incontri e i dialoghi con Keiji Nishitani, uno dei più famosi filosofi giapponesi del XX secolo, e con tanti altri, fino al Dalai Lama. Il sapiente equilibrio che caratterizza la produzione scientifica del prof. Mitchell, tra sfida teologica ed esperienza sul campo, è apparso un aspetto originale: ciò che tante volte manca, infatti, nella letteratura e nel dibattito sulle relazioni interreligiose è proprio tale equilibrio, essenziale per chi voglia comprendere cosa significhi incontrare realmente l’altro. In questa luce, nella sua relazione è apparso evidente come il dialogo interreligioso, a cui spesso, nell’attualità, fanno eco gravi situazioni conflittuali, porti con sé grandi potenzialità di pace e di progresso sociale e spirituale, purché – come ha affermato tempo fa il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso – “diventi patrimonio di tutti e non di un’élite”. “La mia speranza – ha concluso il professore – è che i movimenti religiosi laici di oggi, di tutte le religioni, che hanno tanti valori condivisi, possano collaborare a costruire un’unica famiglia umana, prendendosi cura anche dei bambini e della natura. Chiara Lubich ha scritto ‘Siate una famiglia’. Penso che abbiamo bisogno di vedere in ciò una chiamata profetica”. Fonte: Istituto Universitario Sophia Foto su Flickr: sif_loppiano/14044562228
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