Movimento dei Focolari

Centenario: inaugurata la mostra “Chiara Lubich, Città Mondo”

Aperte a Trento le celebrazioni dei 100 anni dalla nascita della fondatrice dei Focolari. La Provincia autonoma ha assegnato a Maria Voce il “Sigillo di San Venceslao” Chiara Lubich, Città Mondoè il titolo della mostra che il 7 dicembre, è stata inaugurata alle “Gallerie” di Trento, un evento che ha aperto il Centenario della nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari. La mostra, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana, è promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Centro Chiara Lubich. Il Direttore della Fondazione Museo storico, Giuseppe Ferrandi, ha introdotto e coordinato gli interventi della giornata inaugurale dalla quale è emersa la figura di Chiara Lubich, quale personalità di grande respiro, con profonde radici in terra trentina, nella sua storia, cultura e tradizioni, ma che, attraverso il suo carisma, ha saputo parlare un linguaggio universale; ha superato ogni frontiera, geografica e culturale, per portare un messaggio di pace e fraternità. La mostra offre un percorso coinvolgente e interattivo, che accompagna il visitatore a conoscere Chiara Lubich, con l’invito ad impegnarsi nell’oggi per continuare a concretizzare quei valori che hanno contrassegnato la sua vita. La Provincia autonoma di Trento ha voluto insignire Maria Voce, Presidente dei Focolari, del “Sigillo di San Venceslao” “per aver saputo interpretare – si legge nella motivazione – con impegno instancabile i valori dell’unità e della pace”. “Sono veramente grata e commossa di questo riconoscimento – ha detto Maria Voce – che, siccome sottolinea i valori della personalità di Chiara Lubich e dei Focolari, lo sento per tutto il Movimento”. “Due sono le parole che mi vengono in mente quando penso a Chiara Lubich: carisma e profezia”, ha detto Giorgio Postal, Presidente della Fondazione Museo Storico del Trentino in occasione dell’inaugurazione della mostra. “Interrogarci su Chiara Lubich e collocarla nella storia diventa dunque un modo per affrontare le sfide che ci stanno di fronte, come società e come singoli”. “Siamo orgogliosi di partecipare a questo percorso – ha detto il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – che ci permette di conoscere ed approfondire il grande messaggio di Chiara Lubich, una figura eccezionale, una donna e una trentina che riuscì a portare il suo straordinario messaggio di pace e di unità in tutto il mondo”. Mons. Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento, ha invitato tutti in questo anno e, soprattutto il Movimento dei Focolari, a far “conoscere il Dio di Chiara per capovolgere la narrazione di Dio, questo Dio della tutela irrevocabile dell’altro”. “Da questa visione di Dio amore – ha concluso – nasce una visione positiva sulla creazione, sulla natura, sull’uomo e sul corpo”. Un invito che è stato subito accolto con adesione dal copresidente del Movimento dei Focolari Jesús Morán che ha ricordato il motto del Centenario “Celebrare per incontrare” Chiara Lubich, una donna che “ha incarnato l’unità a 360° e ci ha dato la carta di navigazione del terzo millennio”. “Questo Centenario sarà occasione straordinaria per scoprire tante Chiara”, ha detto il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. “Quella dell’incontro, del dialogo, dell’unità. Donna di fede, di servizio, di speranza, quella che è nel cuore della Chiesa e dell’umanità”. E Lorenzo Dellai, già Sindaco di Trento, che nel 1995 consegnò a Chiara Lubich il sigillo della città, ha ricordato come lei esortasse i trentini ad essere all’altezza dell’anima di questa città. “Io penso che di questo carisma, di questa profezia oggi ci sia sempre più bisogno”. Il sen. Stanislao Di Piazza, sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha portato il saluto del Governo italiano: “Chiara è stata una persona che ha amato particolarmente l’Italia”. Ha ricordato come avesse incontrato politici di tutti i partiti per portare avanti il valore della fraternità, affinché si potesse “creare un nuovo modello politico”. Hanno inoltre portato un saluto ai presenti i rappresentanti delle mostre che si apriranno nel mondo nel corso dell’anno: a Città del Messico, Sidney, Mumbai, San Paolo, Gerusalemme, Algeri e Nairobi. Un progetto che ha ottenuto il Patrocinio dal Consiglio d’Europa. Le mostre riprodurranno quella trentina, ma ciascuna avrà una sua peculiarità: da quella di San Paolo, dove centrale sarà il progetto per una Economia di Comunione lanciato in Brasile da Chiara Lubich, a quella di Sidney, terra multiculturale; da quella di Gerusalemme, città che forse più di ogni altra necessita di pace e fraternità, a quella in India rappresentata dal messaggio della console italiana a Mumbai Stefania Constanza. Presenti all’inaugurazione anche Veronica Cimino, vice-sindaco reggente di Rocca di Papa (Roma); Francesca Franceschi, assessore del Comune di Primiero San Martino di Castrozza; Alba Sgariglia e Joao Manoel Motta, co-responsabili del Centro Chiara Lubich ed i curatori della mostra Giuliano Ruzzier, Anna Maria Rossi e Maurizio Gentilini, autore, quest’ultimo, della recente biografia della fondatrice dei Focolari. Numerosi i parenti di Chiara Lubich presenti all’inaugurazione. La mostra alle “Gallerie” sarà aperta fino al 7 dicembre 2020 (dal martedì alla domenica dalle 09:00 alle 18:00) e l’esposizione è fruibile con supporti linguistici nelle principali lingue europee. L’ingresso è libero. Accanto alle tre sezioni della mostra allestite nelle “Gallerie” a Trento, vi è una sezione distaccata che sarà inaugurata l’8 dicembre 2019 alle ore 17,00 nelle sale di Palazzo Scopoli, a Tonadico, nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza (Tn). Questa sezione è dedicata in particolare agli anni 1949-1959: dalla profonda esperienza spirituale vissuta da Chiara Lubich nel Primiero nell’estate ’49 alle Mariapoli estive che vi si svolsero fino al 1959.

Anna Lisa Innocenti

 

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Camerun: a Fontem la vita continua

Com’è la situazione a Fontem? Continuano ad arrivare richieste d’informazioni sulla prima cittadella sorta in terra africana, nella regione Sud-Ovest del Camerun, dove è tutt’ora in corso un conflitto armato. Pubblichiamo la recente lettera dei responsabili dei Focolari a Fontem Etiènne Kenfack e Margarit Long, che attualmente risiedono a Douala, a circa 300 chilometri a sud di Fontem. Carissimi amici di Fontem in tutto il mondo! Grazie del grande interesse con il quale state seguendo la nostra situazione. La vostra partecipazione ci dà gioia, conforto e coraggio per andare avanti. La crisi socio-politica in questa zona che ha provocato anche atti di violenza non è ancora risolta. Attualmente non ci sono più sparatorie, ma la situazione rimane tesa. Ciononostante la vita va avanti. Anche se possiamo offrire nel nostro ospedale solo un servizio ridotto, la gente continua a chiedere aiuto. Negli ultimi mesi, 1894 persone hanno chiesto consulenza. 644 di loro sono state ricoverate, tra cui 36 donne che hanno dato alla luce un bambino. Attualmente c’è la stagione della pioggia e si cerca di curare al meglio la manutenzione della centrale elettrica per assicurare l’elettricità alle strutture più importanti. Una piccola squadra è anche rimasta al nostro Centro Mariapoli. Assieme ad altri formano un’équipe meravigliosa che cura anche gli ambienti esterni per evitare che, a causa del clima tropicale la foresta invada tutto il territorio. Poco fa, con grande gioia di tutti, il vescovo Nkea ha mandato nuovamente un sacerdote a Fontem. È un segnale forte ed un segno tangibile della premura del Vescovo per il popolo Bangwa. Il sacerdote è in stretto contatto anche con i responsabili locali della nostra comunità focolarina. La sua presenza ha dato nuovo slancio alla partecipazione ai sacramenti, soprattutto alla S. Messa quotidiana e domenicale. In questi mesi si sono ricordati in modo solenne gli anniversari della morte di due dei pionieri di Fontem, Pia Fatica e Fides Maciel sepolte nel nostro cimitero. Spesso ci preoccupa chi cerca di sfruttare i media per motivi politici. A volte, ci rendiamo conto che girano informazioni non esatte, perciò vi chiediamo di accogliere con responsabilità e grande prudenza le notizie che girano su Fontem, anche attraverso canali personali sui social media, e di verificare le fonti di tali informazioni. La nostra “strategia” in questa crisi è quella di aumentare la comunione e la collaborazione tra tutti nella cittadella per arrivare a scelte condivise. Come potete immaginare non è sempre facile; a volte bisogna provare e riprovare, prendersi tempo per ascoltarsi reciprocamente. Alla fine però tutti si rendono conto che questo è l’unico modo per andare avanti insieme e per continuare la testimonianza della vita portata da Chiara Lubich in questa terra. __________________ Aracelis e Charles sono i responsabili della comunità dei Focolari della prima cittadella africana. Fanno il punto sulla situazione e raccontano come si svolge la vita oggi. https://vimeo.com/362734777 (altro…)