Movimento dei Focolari

Svezia, “minare” le divisioni

Dal 6 al 10 novembre 2018, quaranta Vescovi amici dei Focolari provenienti da 12 Chiese e cinque continenti si sono incontrati a Sigtuna, in Svezia, portando con sé le sfide e le gioie della loro vita. Qual è il significato di questi incontri? Che risultati hanno raggiunto? Susan Gately, una giornalista irlandese ce lo racconta. https://vimeo.com/301372615 (altro…)

Fino agli ultimi confini

Nei giorni nei quali la Chiesa cattolica celebra la solennità di Cristo Re, proponiamo un testo di Chiara Lubich nel quale lei racconta quale importanza e quale significato abbia avuto questa festa nella storia del Movimento dei Focolari fin dalle sue origini durante la seconda guerra mondiale. “Loro sanno l’episodio di quei primi tempi sotto la guerra, quando noi prime focolarine ci siamo trovate in una cantina per ripararci dalle bombe, e lì avevamo il Vangelo in mano e lo abbiamo aperto; era tutto scuro e al lume di candela abbiamo letto il testamento di Gesù. L’abbiamo aperto per caso e l’abbiamo letto da principio a fondo, per noi era un testo difficile, perché eravamo giovani, preparate sì, fino a un certo punto; però abbiamo avuto l’impressione che quelle parole si illuminassero, come, ad una ad una. Adesso capiamo che era effetto del carisma che era venuto, che porta una luce nuova nell’anima che lo riceve, a vantaggio, però, di tutti gli altri fin dove arriva. Quello che abbiamo capito, soprattutto, è che Gesù aveva chiesto l’unità: “Che siano uno come io e te, Padre”. Che siano uno. E abbiamo capito con forza che quella pagina del Vangelo: il testamento di Gesù era la magna charta del Movimento che stava per nascere. Naturalmente ci siamo rese conto subito che non era facile fare l’unità; non sapevamo come fare. E ci siamo messe noi, sette, otto prime focolarine, intorno ad un altare, ricordo che era la festa di Cristo Re – nel nostro messalino c’era quella festa, adesso è cambiata un po’ la liturgia – e lì abbiamo chiesto a Gesù: “Noi ci sentiamo chiamati a realizzare quello che tu lì hai pregato: l’unità, ma noi non sappiamo come fare. Se tu credi facci strumenti di unità.” E poi, sapendo che era la festa di Cristo Re, ricordavamo che stava scritto nella Messa: “Chiedete e vi darò in eredità le genti fino agli ultimi confini della terra.” E ricordo che noi ragazze, ma piene di fede, credendo a tutto quello che Dio poteva fare, abbiamo chiesto, se è possibile, di servirlo fino agli ultimi confini della terra. Ora dopo 58 anni di vita vediamo che lui questo l’ha esaudito, perché, come loro sanno, il nostro Movimento, che è cattolico, ecumenico, abbiamo rapporto con fedeli di 350 Chiese e con tantissimi capi delle Chiese. (…) Adesso vediamo che quella preghiera di noi ragazzine, insomma, il Signore l’ha esaudita portandoci così a sviluppare questo Movimento fra Chiese, anche altre religioni, anche, persino, persone di altre fedi, fino agli ultimi confini della terra; in pratica in tutte le nazioni del mondo”.   (Chiara Lubich – Vienna/Austria, 5 novembre 2001) Fonte: Centro Chiara Lubich   (altro…)

Nasce la rivista Ekklesía

Un trimestrale rivolto a quanti operano a più livelli in ambito ecclesiale, in sinergia fra l’Opera di Maria e il Gruppo editoriale Città Nuova. Di cosa parlerà? «Sentieri di comunione e dialogo» è il sottotitolo che indica lo stile che caratterizza i contenuti   L’obiettivo è ardito: dar vita ad una nuova rivista che possa esprimere e servire l’impegno ecclesiale non più di qualche branca, ma di tutto il Movimento. Si chiamerà Ekklesía. Sentieri di comunione e dialogo e vedrà la luce alla fine di quest’anno. Questa nuova testata del Gruppo editoriale Città Nuova punta ad essere «fonte d’ispirazione, strumento di formazione e sussidio d’azione» non solo per quanti conoscono il Carisma dell’Unità, ma anche per tante altre persone impegnate per una Chiesa in uscita, in sintonia con il Concilio Vaticano II, con le linee-guida del pontificato di Papa Francesco e con l’esperienza ecumenica. Carlos García Andrade, Hubertus Blaumeiser     (altro…)

[:de]Hörbuch: In Brot und Wein[:]

[:de]Hörbuch: In Brot und Wein[:]

[:de]Um dem Menschen unserer Tage das Wesen der Eucharistie aufzuschlüsseln, geht Chiara Lubich von einem Ansatz aus, dem in einer Welt der Zerrissenheit und Spaltung eine besondere Bedeutung zukommt: die Einheit unter den Menschen. Im Rückgriff auf grundlegende Texte aus der Heiligen Schrift, der kirchlichen Überlieferung, der Theologie und der Mystik schafft die Autorin eine prägnante Synthese. Die Eucharistie gibt dem Menschen eine unendlich große Würde: Sie vereinigt ihn mit Gott, damit in Christus alle ein Leib und ein Geist seien. Die Ausführungen von Chiara Lubich sind mehr als bloße Reflexion, sie sind Erfahrung aus einem gemeinschaftlich gelebten Christentum. Dort liegt der Schlüssel für einen ursprünglichen Zugang zu diesem Geheimnis, das in unserer Zeit der Ökumene besondere Aktualität besitzt. Autor: Chiara Lubich (1920-2008), bekannt als eine der spirituellen Leitgestalten unserer Zeit und Gründerin der Fokolar-Bewegung, hat vielfältige Anstöße für den Prozess wachsender Einheit unter den Christen gegeben. Sie hatte zahlreiche persönliche Begegnungen mit hochrangigen Vertretern der großen Kirchen und bekam für ihr jahrzehntelanges ökumenisches und interreligiöses Engagement u. a. den Preis zum Augsburger Friedensfest, den „Templeton-Preis für den Fortschritt der Religion“ und den UNESCO-Preis für Friedenserziehung. „Chiara Lubich gehört zu den wenigen ganz großen spirituellen Stimmen unserer Zeit“ (Kardinal Karl Lehmann). Die im Verlag Neue Stadt veröffentlichten Bücher von Chiara Lubich haben eine Auflage von 500.000 Exemplaren erreicht. Ihre Werke sind weltweit in über 20 Sprachen übersetzt worden.

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La fonte e le frontiere

La fonte e le frontiere

Nel 2018, anno della promulgazione della Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium di Papa Francesco sulle Università e Facoltà ecclesiastiche e della sua visita alla cittadella di Loppiano (FI), il volume offre uno spaccato della vitalità dell’Istituto Universitario Sophia, fondato da Chiara Lubich e oggi “una tra le più originali realtà di studio tra le 700 sedi ecclesiastiche sparse nel mondo”, come affermato da Mons. Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, in quanto “incarna la cultura dell’unità nello spirito del Concilio Vaticano II”. Con tre corsi di Laurea Magistrale (Scienze Economiche e Politiche, Ontologia Trinitaria e Cultura dell’Unità) e i rispettivi dottorati, l’Istituto, frequentato sinora da oltre 400 studenti di 50 nazioni, si è fatto promotore del Centro Evangelii Gaudium nello spirito di rinnovamento ecclesiale di Papa Francesco e del Centro Sophia Global Studies per la formazione e la ricerca sulle relazioni e i processi globali nel nostro tempo. Un bilancio di 10 anni, tra fedeltà e innovazione, testimoniato da autorevoli contributi, corredati dal discorso inaugurale di Chiara Lubich: Per una cultura dell’unità e dal commento di Piero Coda: L’idea d’Università di Chiara Collana: Le cattedre di Sophia Città Nuova Ed.