Movimento dei Focolari

Burundi: piccoli miracoli del microcredito

Lug 22, 2014

Due associazioni che da anni lavorano in Africa per lo sviluppo sociale. Testimonianze raccontate dai protagonisti di piccole storie personali e di gruppo, sostenute da un forte spirito di fraternità.

Burundi-Charlotte-per-sitoAzione per un mondo unito (AMU) dei Focolari e il suo partner in Burundi Cadre Associatif des Solidaires (CASOBU), una coppia vincente! Grazie anche al cofinanziamento di alcuni enti statali italiani, infatti, sono riusciti a portare a termine diversi progetti di microcredito nella periferia di Bujumbura e nella Provincia di Ruyigi (Burundi). Nel complesso, si sono costituiti 80 gruppi di microcredito. I risparmi raccolti all’interno di ciascun gruppo hanno permesso ai 406 partecipanti al primo progetto e ai 722 del secondo di avviare un’attività produttiva propria con la quale sostenere le proprie famiglie. “All’inizio non è stato facile svolgere il lavoro di sensibilizzazione – racconta Sandrine, tra gli animatori del progetto di Bujumbura –, perché la gente non rispettava i programmi… e questo spesso mi esigeva di andare oltre alla semplice esecuzione degli incarichi affidatimi”. Jérôme lavora a CASOBU nel settore progetti a Ruyigi. Si sente motivato dal desiderio di sovvenire ai bisogni quotidiani della sua gente: “Ogni volta cerco di lavorare insieme a loro, di rispettare le loro personalità e dignità, di aiutare tutti a mettere l’accento sulla persona umana e a rafforzare la coesione sociale. In uno dei gruppi una persona non era riuscita a restituire il credito entro la scadenza stabilita. Un altro membro del gruppo, visto l’agire del primo, ha fatto perdere le proprie tracce. Sapendo che ero a Ruyigi, il primo debitore mi ha cercato per confidarmi la sua situazione: ho colto l’occasione per ribadire come la fraternità nei gruppi e nelle comunità sono i valori più grandi che abbiamo, che vengono prima di tutto il resto. Intanto, abbiamo anche rintracciato il secondo che in realtà era partito per cercare di trovare i soldi per rimborsare il suo debito. In conclusione, ho appreso quanto sia importante che i beneficiari trovino le capacità di risolvere loro stessi i problemi, mantenendo fede alle regole dei vari gruppi, ma illuminati dallo spirito di fraternità che cerchiamo di testimoniare e trasmettere loro. Questa fiducia in sé stessi li rende consapevoli delle loro capacità”. “In effetti, noi di CASOBU – continua Sandrine – vorremmo che questo amore evangelico che guida il nostro operare come animatori, ispiri anche le relazioni all’interno del gruppo, le loro decisioni, e permetta alle loro attività personali di diventare più forti e stabili”. Una tra le tante esperienze vissute: “Una donna, madre di due bambini ed in attesa di un terzo, aveva assunto un debito per avviare un’attività economica, ma non si è più presentata alle riunioni del gruppo. Sembrava che avesse traslocato altrove. L’hanno cercato fino a trovarla. Ascoltando la sua storia, si sono resi conto che aveva enormi difficoltà: abbandonata dal marito, con i figli piccoli, l’impossibilità di pagare l’affitto con la minaccia di essere messa sul marciapiede, ecc. I membri del gruppo, allora, hanno trovato una famiglia che ha accolto i figli, e all’unanimità le hanno accordato un secondo credito affinché potesse riprendere il suo piccolo commercio. Così questa donna ha potuto rimborsare entrambi i debiti entro i tempi stabiliti. I membri del gruppo hanno esperimentato l’orgoglio per aver portato a buon fine questa storia”.

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