Apr 15, 2007 | Famiglie
Il matrimonio è fondato su un elemento divino: l’amore.
Dio è Amore e il matrimonio è fondato su Dio che si manifesta come amore.
Se i due sposi si amano, Dio passa tra di loro;
due sposi che perdono tempo a non amarsi,
sono due creature che perdono tempo a morire,
perché la vita non ha più senso, la famiglia non esiste più.
Ma l’amore si regge se è anche soprannaturale:
il solo amore naturale si indebolisce e s’estingue
col cedere della natura: malattie, avversità, capricci, vecchiaia, miseria…
L’amore sta all’organismo familiare come il calore all’organismo umano.
Il calore è portato dal sangue umano:
l’amore è portato dal sangue divino: l’Eucarestia.
C’è comunità perfetta – umano-divina – se circola il sangue dell’Uomo-Dio.
Da La famiglia. Ricordi Pensieri, Città Nuova ed. 1994
Mar 25, 2007 | Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Ero una ragazza frastornata da esperienze dolorose in famiglia e dalla mancanza di veri e stabili affetti, quando ho conosciuto delle persone che avevano una gioia che io credevo impossibile sperimentare nella vita e me ne hanno fatto dono. Attraverso di loro ho scoperto Dio e il Suo amore per me. Per me è stato come scorgere una luce nella notte, che con sicurezza mi indicava la strada, una strada d’amore, proprio quella che stavo cercando. Sono la più giovane di quattro fratelli e i nostri genitori hanno sempre avuto un rapporto difficile e conflittuale, segnato da liti e discussioni che spesso sfociavano nella violenza. Mio padre aveva, oltre alla nostra, anche un’altra famiglia: una donna e dei figli. Per questo, e per il suo atteggiamento aggressivo nei confronti di nostra madre, noi figli lo respingevamo come padre e, invece di amarlo, lo odiavamo sempre di più. Pian piano, i miei fratelli sono andati via di casa, chi per studiare, chi per sposarsi. Con i miei genitori sono rimasta solo io, la più piccola, fino al giorno in cui mio padre ha picchiato così forte la mia mamma che ho dovuto portarla in ospedale. Dopo, lei è andata a vivere con mia sorella e a casa siamo rimasti mio padre ed io. Il Vangelo mi sosteneva, ma dentro di me pensavo che mai e poi mai avrei potuto perdonare mio padre. Un giorno di questa difficile convivenza forzata, lui mi è corso dietro per picchiarmi ed io sono riuscita a sfuggirgli per un pelo. Sono rientrata in casa da una finestra, dopo che lui era uscito. È stato allora, in quei momenti di paura e di dolore, che ho deciso di vivere le parole di Gesù con radicalità. Era arrivata l’ora di vendicarmi di mio padre, ma la mia sarebbe stata una vendetta d’amore! Ho messo a posto tutta la casa, ho pulito, ho preparato il pranzo per lui e sono uscita per andare a lavorare. Al ritorno a casa, la sera, mio padre mi stava aspettando. Tremavo ma ero decisa ad amarlo qualunque fosse il suo comportamento. Mi ha chiesto di chiamare la mamma e mia sorella perché voleva parlare anche a loro. Ho fatto fatica a vincere le loro resistenze e a persuaderle a venire da noi, ma alla fine ci sono riuscita. Mio padre era scosso: ci ha chiesto di perdonarlo per il male che ci aveva fatto e ci ha promesso che mai più sarebbe tornato nell’altra famiglia. Però ci chiedeva il permesso di mantenere, con una quota mensile, i figli avuti fuori del matrimonio, che non avevano nessuna colpa degli errori commessi da lui. Anche se le nostre condizioni economiche non erano floride, noi siamo state subito d’accordo e, da allora, la situazione è veramente cambiata: la pace è tornata in famiglia. R. B. – (Brasile) (altro…)
Feb 11, 2007 | Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
M. e io eravamo sposati da 17 anni e avevamo quattro figli, quando ho avvertito in lei un profondo cambiamento nei miei confronti. Era spesso assente da casa per via del suo lavoro come assistente sociale, in un ente governativo che si dedicava ai ragazzi abbandonati. Dopo alcuni mesi ho scoperto che aveva una relazione con un suo collega. È stato un momento terribile: ho visto crollare il nostro rapporto, la famiglia, la mia vita. Mi sentivo tradito, profondamente ferito nel mio orgoglio e disperato, vedendo la distruzione di quanto avevamo costruito negli anni. Poco dopo mia moglie ha deciso di abbandonare la famiglia. Un giorno, mentre io ero al lavoro, è andata a casa a prendere le sue cose e ha litigato con le figlie più grandi, di 15 e 17 anni. Non avevo alternative: potevo soltanto accettare la sua decisione, anche se ciò ha causato in noi enorme sofferenza. Ho pregato e chiesto a Dio: “Aiutami tu! Dammi la forza e la grazia per superare tutto!” Ero certo del Suo amore. Ma non è stato facile. Avevo chiesto aiuto pure a mia sorella, che mi aveva fatto riflettere su quanto anche Gesù non meritasse la sofferenza patita: era stato tradito dagli uomini, aveva sofferto l’umiliazione, ed è giunto persino a gridare l’abbandono del Padre. Riconoscendolo e amandolo in questo enorme dolore, mi sono rimesso in piedi, giorno dopo giorno, e ho fatto una scelta più radicale di Dio. Fissando la mente e il cuore in Lui, il mio dolore trovava significato: all’odio iniziale stava subentrando un sentimento di misericordia. Finalmente riuscivo a perdonare mia moglie. Insieme ad altre persone con cui condividevo l’impegno cristiano, ho trovato la forza per andare avanti. La fiducia costante in Gesù crocifisso e abbandonato mi ha permesso anche di mantenere, nella separazione subìta, l’impegno di fedeltà assunto con il sacramento del matrimonio. Dopo un anno dalla separazione, la spiritualità dell’unità illuminava ogni giorno di più la mia vita con i ragazzi e così riuscivo a cogliere le varie esigenze dei figli che crescevano. Per avere più tempo per loro, ho lasciato il lavoro di ingegnere nella mia azienda, che mi impegnava molto, e ho avviato un piccolo negozio. Ho fatto questa scelta, anche se il lavoro precedente era ben retribuito. Sapevo che le nostre risorse economiche sarebbero diminuite, ma non temevo. Guardando ora, dopo alcuni anni, a quanto Dio ha operato in me e nei miei figli, Gli siamo profondamente riconoscenti. (A. C. – Brasile) (altro…)
Lug 4, 2006 | Famiglie
Un multi-evento che culmina con l'incontro con il Papa l'8 e il 9 luglio. Il contributo di movimenti e associazioni
Obiettivo del V incontro mondiale delle famiglie – L'appuntamento di Valencia su «La trasmissione della fede nella famiglia», si presenta come un'occasione per vivere la complessità, il valore e la ricchezza della famiglia come luogo fondativo della società e della Chiesa.
Incontro con il Papa – Attese centinaia di migliaia di famiglie – circa un milione di persone – provenienti dai 5 continenti, per i momenti culmine dell’ evento: la veglia con le testimonianze di alcune famiglie che avrà luogo l’8 luglio, e la grande celebrazione eucaristica conclusiva, del giorno seguente.
Congresso Teologico Pastorale – E’ uno degli eventi centrali. Il congresso affronta il tema chiave – come trasmettere la fede nell'ambito familiare – col contributo di vescovi e cardinali, teologi, rappresentanti dei diversi movimenti ecclesiali, esperti in educazione, pastorale familiare e mezzi di comunicazione. Approfondimenti: famiglia e aspetti giuridici, famiglia, dottrina sociale e questioni sociali, famiglia e bioetica, famiglia e economia, famiglia e ecumenismo.
Tra gli interventi di fondatori e responsabili di Movimenti: Graziella di Luca, a nome di Chiara Lubich del Movimento dei Focolari, Andrea Riccardi della Comunità di Sant’Egidio, Salvatore Martínez del Rinnovamento nello Spirito, Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale, Julian Carron di Comunione e Liberazione, i coniugi De Roberty delle Equipes Notre Dame, i coniugi Padilla delle Couples for Christ, José Gabaldon Lopez del Forum Spagnol per la Famiglia, Luis Fernando Figari, fondatore del Solidatium Christianae Vitae.
Fiera internazionale della famiglia – Inizio dell’evento, il 1 luglio. Sino al 7, si alterneranno movimenti, associazioni e ONG che lavorano a favore della famiglia in tutto il mondo. Il Movimento dei Focolari è presente con due stand, uno come Editrice “Ciudad Nueva”, e un altro come Famiglie Nuove. Appuntamenti presso gli stand:
– presentazione del libro in spagnolo Un solo cuore – Luigi e Maria Beltrame, un matrimonio verso la santità, con l’intervento del Sr. Card. Alfonso López Trujillo, autore del prologo del libro;
– presentazione del libro in spagnolo Il linguaggio dell’amore – Sessualità e vita di coppia, con l’intervento di Mons. Juan Antonio Reig, vescovo di Cartagena (Spagna) e della psicologa Dra. Lourdes Illán Ortega;
– Famiglie Nuove, sostegno a distanza, adozioni, Familyfest, con l’intervento di famiglie del Movimento, sia del posto e che di altri continenti.
Convegni per i giovani e gli anziani – Un particolare convegno è previsto per i 'figli', giovani con età compresa fra i 16 ed i 25 anni. E un secondo: “Nonni, Adulti e Famiglia” per appoggiare gli anziani nel compito così importante e insostituibile che svolgono in seno alla famiglia.
Il Movimento dei Focolari, insieme ad altri movimenti e associazioni, si è attivato fin dall'inizio per la preparazione di questo evento ecclesiale promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia in collaborazione con l'Arcidiocesi di Valencia. Un appuntamento triennale che, dopo Roma '94, Rio de Janeiro '97, ancora Roma nel 2000 con il grande Giubileo e Manila 2003, tocca quest’anno la città spagnola.
Feb 14, 2006 | Famiglie
Attualmente, attraverso 98 progetti in 46 Paesi del mondo, l’Azione per Famiglie Nuove (AFN) Onlus si sta occupando di 15.260 bambini del Sud del mondo. Questi progetti vengono finanziati con il sostegno a distanza. Ma ci sono ancora tanti bambini che aspettano di esservi inseriti. Si conta di poter raggiungere un più consistente numero di adozioni anche attraverso la trasmissione del sabato sera in 10 puntate dal titolo “Amore”, condotta da Raffaella Carrà, in onda su Raiuno dal 25 marzo, incentrata sulle adozioni a distanza. L’Azione per Famiglie Nuove Onlus è uno dei 15 enti collaboratori, selezionati dal Segretariato Sociale della Rai. Intanto si è aperta un’altra strada di solidarietà: con una firma nella dichiarazione dei redditi, si può donare all’AFN il 5 per mille (altro…)
Apr 25, 2005 | Famiglie
Carissime famiglie che siete riunite a Roma e in tante parti del mondo per il FAMILYFEST!
Dopo tanto tempo eccomi a voi con questo breve messaggio.
Vi ringrazio per aver vissuto con partecipazione e generosità questo evento, che avete voluto dedicare come omaggio al nostro indimenticabile Papa Giovanni Paolo II che pensiamo già santo. Il nostro incontro è anche l’occasione, fra il resto, di dare la massima visibilità possibile al modello di famiglia da lui sognato e insegnato, quello basato sui valori attinti alla fede cristiana. La sorgente di questi valori è l’amore vero, che sgorga dal cuore di Dio. Un amore quindi che non conosce una fine, che ama tutti per primo, che è capace di perdonare, che è fecondo e aperto alla vita, all’attenzione verso i più deboli, alla condivisione piena di ogni bene, alla solidarietà. Ma questi valori sono riconoscibili e presenti anche nelle principali religioni e culture, e perciò vivi nelle attese di ogni uomo e ogni donna della terra. In tal modo la famiglia, che in tutte le culture e contesti sociali è chiamata a vivere l’amore reciproco, diviene sorgente di socialità, vivaio di valori fondamentali, di fratellanza universale. Vi auguro di essere così, di essere testimoni sempre e ovunque di questo amore che costruisce la pace, perché si avvicini l’ora in cui sulla terra “TUTTI SIANO UNO”. Viviamo insieme per questo grande Ideale! Carissime famiglie di tutto il mondo, a presto! (altro…)