Movimento dei Focolari

Dio mi ama – Dio mi chiama

Mag 11, 2011

Giovani provenienti da tante parti del mondo si sono dati appuntamento a Loppiano, la cittadella internazionale dei Focolari, per approfondire la chiamata a seguire Gesù.

“Dio mi ama – Dio mi chiama”, era lo slogan impresso sui cartoncini che identificava i giovani presenti a Loppiano (Italia), dal 14 al 19 marzo scorso. Uno slogan che metteva in evidenza l’obiettivo di quei giorni: approfondire la vocazione del focolarino, chiamato da Dio a diventare “apostoli dell’unità” – secondo una bella espressione usata da Giovanni Paolo II – e a seguire Gesù in vista della realizzazione della preghiera di Gesù al Padre: “Che tutti siano Uno” (Gv. 17, 21).

I trentatre giovani presenti, provenivano da varie parti del mondo: chi studente, chi operaio, chi imprenditore… Tutti, però, con l’unico desiderio di posporre ogni cosa a Dio, rinunciando anche a formarsi una famiglia propria, per lanciarsi nell’avventura di costruire l’unità della famiglia umana.

Tante le impressioni raccolte in quei giorni, come quele di Andrè e Jonas del Brasile: il primo  – che ha appena concluso il suo master in storia -, sottolinea di aver  “lasciato delle cose molto belle per trovarne qui altre ancora più belle”; Jonas, invece, pilota di aerei di linea: “Mi rimane la certezza della chiamata di Dio per la forte esperienza spirituale vissuta”. Infatti, spesso è la presenza del Risorto in mezzo alla comunità che fa da amplificatore alla voce di Dio che si fa sentire nel cuore. Stefano, dal canto suo, è un ingegnere romano. Egli sottolinea l’intensità di quei giorni: “Mi porto a casa il rapporto con ciascuno di voi.  Ho capito che Gesù Abbandonato è l’essenza della nostra vocazione ”. In riferimento ad un punto centrale della spiritualità dei focolarini: Gesù sulla croce che muore per tutti e prova l’abbandono del Padre, assumendo su di sé tutti i dolori e gli abbandoni dell’uomo. I focolarini lo scelgono come modello di donazione e radice della loro scelta di vita. Renzo, anche lui italiano, aggiunge col volto raggiante: “Mi porto a casa la straordinaria bellezza della vita di focolare”. Jay fa il giornalista delle Filippine: Lui afferma di aver imparato a Loppiano “a riconoscere nei dolori e nelle difficoltà un volto di Gesù Abbandonato”; e non solo, la sua scoperta è quella di aver provato “ad amarlo con gioia e non più a ‘sopravvivere’ alle difficoltà”. Ed ancora Antony, studente keniota, commette forte: “Puntare in alto: è questa la vocazione del focolarino, la mia, la nostra”. A conclusione di quei giorni che nessuno potrà dimenticare, hanno scritto a Maria Voce, presidente dei Focolari: “E’ stato Gesù a guidarci più in profondità nella nostra vocazione, per portarci ad una nuova intimità con Lui… Gli abbiamo chiesto di aiutarci per essergli fedeli”. E affermano il loro impegno di voler vivere questa “divina avventura cercando di imitare la trasparenza di Maria Santissima, che mai pensò a sé ma solo a Dio”, modello perfetto del cristiano di oggi e di sempre. Ecco alcune immagini dei momenti più salienti di quei giorni, che parlano più delle parole. [nggallery id=38] A cura del Centro dei Focolarini

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

A 10 anni della Laudato Si’ il “progetto Amazonia”

A 10 anni della Laudato Si’ il “progetto Amazonia”

Il 24 maggio sono 10 anni dalla pubblicazione della Enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco. Un momento di celebrazione, verifica di quanto operato e per riprenderla in mano e farla conoscere a chi ancora non ne consce il contenuto. Consapevoli che “non ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo” (LS, 118) presentiamo il “Progetto Amazonia”, così come l’hanno raccontato due giovani brasiliani durante il Genfest 2024 svoltosi ad Aparecida in Brasile.

Bruxelles: a 75 anni dalla Dichiarazione Schuman

Bruxelles: a 75 anni dalla Dichiarazione Schuman

Accompagnare l’Europa a realizzare la sua vocazione – A 75 anni dalla Dichiarazione Schuman, nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, un panel di esperti, esponenti di vari Movimenti cristiani e giovani attivisti, hanno dato voce alla visione dell’unità europea come strumento di pace. Un incontro promosso da Insieme per l’Europa e da parlamentari europei.

Il Concilio di Nicea: una pagina storica e attuale della vita della Chiesa

Il Concilio di Nicea: una pagina storica e attuale della vita della Chiesa

Il 20 maggio – data riferita dalla maggioranza degli storici – di 1700 fa, iniziava il primo Concilio ecumenico della Chiesa. Correva l’anno 325, a Nicea, attuale Iznik, in Turchia, oggi una piccola città situata 140 km a sud di Istanbul, circondata dai ruderi di una fortezza che ancora racconta di quei tempi.