Movimento dei Focolari

Economia di Comunione: imparando dalle api

Lug 11, 2014

Laboriose, costanti, vivono unite in cordata: per Donatella sono una vera passione. Quando nel 1991 sente parlare del rivoluzionario progetto economico dell’EdC, dà vita ad una piccola azienda.

20140711_2Avviare l’attività produttiva non è stato facile. Difficoltà economiche che non permettono di lasciare un reddito sicuro, finché arriva il momento giusto, e Donatella Paolini Baldi ce la fa: «Il numero delle famiglie di api e il quantitativo di miele prodotto è aumentato – racconta – al punto da permettermi di chiedere la partita Iva, fare le varie iscrizioni, costituire una vera e propria aziendina, lasciare l’altro lavoro e avere un piccolo reddito come apicoltrice». “Miele di spiaggia” profumato e aromatico è il prodotto forte della sua piccola impresa, realizzato con l’aiuto dell’Ente di un parco naturale regionale toscano: una qualità particolare che ha anche ricevuto dei premi. Inserita nei Gruppi di acquisto come fornitore di miele, fa parte anche del “distretto di economia solidale”: un patto tra organizzazioni, gruppi di acquisto, produttori e cittadini (consumatori) che mira a rendere sostenibile produzione e consumo. Si tratta di una rete di aziende con finalità simili, che guardano sempre più alle produzioni locali con pochi intermediari, alle energie rinnovabili, alle coltivazioni biologiche, e propone una serie di servizi e prodotti ad alto contenuto sociale ed etico. 20140711_3 Lo stile dell’Economia di Comunione permea tutta l’attività della piccola azienda produttrice di miele: autotassandosi quando – nonostante la buona produzione – non è stato possibile pagare entrambi gli stipendi (il proprio e quello di Pietro, un giovane collaboratore). O resistendo al “canto delle sirene” quando alle porte di un bando regionale per i contributi all’apicoltura, le viene proposto un escamotage per ottenere maggiori vantaggi. «Ho molto sofferto pensando al materiale che potevo avere gratis – racconta Donatella – o meglio a spese della comunità e immaginato la derisione dei miei colleghi, ma ho detto un no sofferto, ma no! Parlare di correttezza è facile, ma andare contro-corrente è “duretta”. L’azienda è poi risultata idonea al contributo ed è stata interamente finanziata, contenta che questo mio comportamento abbia reso finanziabili apicoltori (ignari) inseriti dopo di me in graduatoria». Nella “mieleria” di cui si avvale per l’estrazione del miele, l’imprenditrice viene a contatto con G., un operaio che sta finendo di scontare lì la sua pena. «Pur rassicurata dal responsabile della struttura, dall’assistente sociale e dall’avvocato, mi era molto difficile accettare di passare insieme a lui da sola molte ore di lavoro. Prima di conoscerlo mi avevano infatti raccontato con dovizia di particolari i suoi trascorsi di pluriomicida… Quando me lo sono trovato davanti, alto e robusto, gentile e servizievole, questo muro continuava ad essere presente tra me e lui». Finché un giorno G. ascolta una telefonata. «Stavo parlando con un amica che si sfogava con me cercando comprensione e aiuto. Cercando di sostenere in lei alcuni comportamenti: vederci nuovi tutte le mattine, vedere il positivo l’uno nell’altro. G. aveva afferrato bene il senso delle mie parole tanto che mi ha ringraziata. Il suo grazie mi è stato di luce…». E ancora, puntuali interventi provvidenziali, letti come azione del “socio nascosto”, Dio, al quale Donatella e il suo collaboratore Pietro si affidano continuamente. «Un anno particolarmente difficile per il freddo e l’intensa pioggia ha compromesso le fioriture e quindi la produzione di miele. Tra gli apicoltori c’è un tam tam di telefonate. In questo clima, S. apicoltore che con il suo lavoro mantiene la famiglia, mi telefona piangendo. Non sa cosa fare, è disperato. Cerca una fioritura importante come quella del girasole, ma non sa dove poterla trovare. Gli dico di stare tranquillo e di avere fiducia. Sfido la ritrosia, cerco e trovo dei campi che… confinano con 10 ettari di girasole. Possiamo mettere le casette delle api nel suo terreno poi loro voleranno sul girasole del vicino, contento di collaborare. Non so se avremo abbondante produzione di miele, ma il chiedere e il dare hanno proprio la stessa valenza».

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Argentina: impegno per il dialogo interculturale con i popoli originari

Argentina: impegno per il dialogo interculturale con i popoli originari

Agustín e Patricia e i loro due figli sono una famiglia argentina. In seguito ad un corso di Sophia ALC, la sede latino-americana dell’Istituto universitario con sede nella cittadella internazionale di Loppiano (Italia), sono andati alla ricerca delle loro radici tra i popoli originari ed è nato un forte impegno per il dialogo interculturale.