Movimento dei Focolari

Gen Rosso: la comunicazione si fa ascolto

Nov 30, 2012

Si imparano nuove forme artistiche alla LVR-Gerricus-Schule di Düsseldorf con il workshop del Gen Rosso. Protagonisti un gruppo di studenti ipoudenti.

Per una settimana hanno imparato passi di hip-hop, si sono cimentati nella recitazione e nel canto e hanno appreso i segreti del mestiere del tecnico delle luci e del suono. Il tutto senza l’ausilio della comunicazione verbale. Solo linguaggio dei segni, le vibrazioni del suono e un profondo e diretto rapporto con chi ha gestito questi singolari workshop sul musical Streetlight. Protagonisti, a Düsseldorf dal 5 al 12 novembre, di quest’esperienza unica sia da un punto di vista artistico- musicale che umano, il Gen Rosso e 155 ragazzi della scuola LVR-Gerricus-Schule e della Hauptschule Montessori, molti dei quali ipoudenti e alcuni dei quali con difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali. Quello che si è creato è stato a detta dei protagonisti un “luogo di scambio reciproco” nuovo ed inaspettato. Da un lato la possibilità per apprendere l’arte dell’ascolto imparando a ‘percorrere un tratto della strada della vita’ accanto i giovani ipoudenti di varie estrazioni sociali e di fede. Dall’altro la possibilità di rivestire il musical di nuove formule di espressioni artistiche, come ad esempio piccoli spettacoli di luci, recitazione e il canto con il linguaggio dei segni. Al termine della settimana, molte sono state le manifestazioni di riconoscenza sia per il lavoro svolto sia per l’indispensabile supplemento d’amore che ognuno ci ha messo. Come motto e consegna della settimana il titolo di una delle canzoni dello spettacolo StreetlightI’ll be there” (“Anch’io ci sto.), quella che uno personaggi dello spettacolo canta per raccontare il suo voler vivere per lo stesso ideale di pace e fraternità. “Sono orgogliosa dei miei studenti – ha detto a conclusione la direttrice della scuola LVR-Gerricus-Schule –, perché rappresentare un musical nonostante i problemi di udito è una sfida, ma è stato possibile grazie a Caritas Verband Colonia, all’associazione Starkmacher, e al Gen Rosso”.

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