Movimento dei Focolari

I “mondi” per… muovere il mondo

Gen 17, 2011

Sono i vari ambiti della vita sociale, con tutte le persone e le categorie che vi operano: ecco i “mondi” di Umanità Nuova. A Gennaio si sono riuniti a congresso.

Rocca di Papa, centro congressi “Mondo Migliore”: non sarà un caso che si sia tenuto proprio qui il congresso che il movimento Umanità Nuova ha promosso nelle giornate dell’ 8 e 9 Gennaio 2011,  e dedicato proprio ai cosiddetti “mondi”. “Il Movimento Umanità Nuova si articola non tanto per categorie, quanto per “mondi”– ha detto Chiara Lubich già nel 1983- “nei quali convergono quelle persone che operano quotidianamente gomito a gomito”. I “mondi” dunque  – 8 in totale – rappresentano  l’insieme dei vari ambiti della vita sociale con tutte le persone e le diverse categorie in essi operanti: ecco i medici, gli infermieri, i malati per il “mondo” della salute; i professori, i bidelli e genitori per il “mondo” della scuola; gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, i sindacalisti e gli operai per il “mondo” dell’economia e del lavoro. E si potrebbe continuare ancora. Oltre 230 partecipanti, prevalentemente italiani ma con alcune significative presenze daFrancia,  Croazia, Spagna e Portogallo, per prendere coscienza che i “mondi” rappresentano uno strumento privilegiato ed efficace per andare incontro all’umanità. Leggere le ferite di un particolare ambito sociale e riconoscerne allo stesso tempo le opportunità  è stato uno dei compiti principali dei congressisti: una comunione di esperienze e di intuizioni per mettersi a servizio delle città, delle comunità, delle scuole, degli ospedali, dei consigli comunali,  delle fabbriche, degli uffici e dei quartieri, trovando insieme le risposte migliori alle sfide che la società di oggi è chiamata ad affrontare, avendo sempre davanti agli occhi lo scopo ultimo: la fratellanza universale. Oltre ai momenti in plenaria, il lavoro si è svolto soprattutto per gruppi, con impegno, passione, vivacità e ascolto profondo. Questo ha permesso ai partecipanti non solo di conoscersi, ma anche di trarre coraggio dall’esperienza di un collega o di un vicino. Si è profilato così anche un iniziale lavoro per delineare le “idee forza” che è possibile evincere dalle varie testimonianze, individuando allo stesso tempo alcune priorità di impegno nei diversi ambiti. E’ significativo il commento di Rosamaria Milisenna, impegnata nel mondo dell’educazione e della cultura in Sicilia: “La bellezza di questi giorni è stata scoprire che con la tua vita, le tue competenze professionali e le tue passioni, essendo pienamente dentro e per l’umanità, puoi dare un’idea, una soluzione, una risposta che quel pezzetto di mondo in cui vivi attende. Non da sola, ma insieme”.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Nostra Aetate: 60 anni di cammino nel dialogo interreligioso

Nostra Aetate: 60 anni di cammino nel dialogo interreligioso

Il 28 ottobre 2025 ricorre il 60° anniversario di “Nostra Aetate”, la dichiarazione del Concilio Vaticano II sui rapporti della Chiesa con le religioni non cristiane. Dopo sei decenni, Il documento che ha ispirato e guidato i passi del dialogo interreligioso, ci invita a rinnovare il nostro impegno continuando a costruire rapporti di vera fratellanza.

Dilexi te: l’amore ai poveri, fondamento della Rivelazione

Dilexi te: l’amore ai poveri, fondamento della Rivelazione

Pubblicata la prima Esortazione apostolica di Papa Leone XIV. Un lavoro cominciato da Bergoglio che mette al centro l’amore e il servizio ai poveri. Eredità preziosa, immagine di continuità e unità del Magistero della Chiesa. Ecco alcune riflessioni del Prof. Luigino Bruni.