Movimento dei Focolari

ICT e new media, organizzazione e management

Nov 3, 2004

Gli incontri di ICT e new media, organizzazione e management avranno luogo nella sala Building 14 messa a disposizione da ESA/ESRIN a Frascati.

Gli incontri di ICT e new media, organizzazione e management avranno luogo nella sala Building 14 messa a disposizione da ESA/ESRIN a Frascati. Tra i relatori italiani, accanto a Raffaele Meo del Politecnico di Torino, che ha presieduto la Commissione governativa per l’”open source” nella Pubblica Amministrazione, e a Alessandro Musumeci, consulente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, troviamo personaggi della Rete, come Giancarlo Livraghi (www.gandalf.it) autore di L’umanità dell’Internet e Il potere della stupidità e Luisa Carrada (www.mestierediscrivere.com), premio Donna è Web 2004. Numerosi i contributi internazionali: René Cluzel della divisione Informazione e informatica di UNESCO, Mauricio Pimentel membro del Centro Universitário Faculdades Metropolitanas Unidas di San Paolo e José Antonio Peralta dell’Università argentina di Salta, aderente a Hipatia (www.hipatia.info), organismo internazionale che promuove la libera disponibilità e sostenibilità della tecnologia e della conoscenza. All’organizzazione e management sarà dedicato il pomeriggio del giorno 6 con una relazione a più voci sugli aspetti della comunicazione all’interno delle organizzazioni e i principi del quality management, conclusa da un tema sul valore economico delle relazioni umane presentato da Luigino Bruni (Università Milano-Bicocca), coordinatore del Movimento per una Economia di Comunione (www.edc-online.org).

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Fratellanza

Fratellanza

La fratellanza, l’essere figli di uno stesso Padre, può essere la radice di ogni pacifismo. In questo stralcio tratto dal volume “Rivolta cattolica” Igino Giordani scrive quasi una invocazione, un poetico appello che ci costringe ad alzare lo sguardo e ci apre gli occhi su chi è il fratello, quel fratello che può essere catalogato come nemico, come straniero, come migrante, ma sempre fratello è. E’ un appello che scritto nel lontano 1925 ci può toccare le corde più profonde e ci interpella per essere costruttori di pace.