Dopo la “partenza” del Papa, continuano ad arrivarci echi commossi da cristiani di varie Chiese, in contatto in vario modo con i Focolari. Il dialogo ecumenico era infatti una delle priorità del suo pontificato.
Ortodossi
ITALIA «Era una persona carismatica, una figura inestimabile, amata da tutti. Lo Spirito Santo illuminava lui e anche noi per seguire nella stessa linea la volontà di Dio: “che tutti siano una cosa sola”» (Metropolita Gennadios Zervos, Arcivescovo ortodosso d’Italia, Patriarcato ecumenico di Costantinopoli). SLOVENIA «Era una persona straordinaria. Anche la Chiesa serba è in lutto» (Protoierei Boskovic). ARGENTINA «Faro di luce viva, viaggiatore infaticabile nella sua missione di cercare l’unità visibile dei cristiani… Come ortodosso-greco l’ho conosciuto e amato: un uomo santo, Papa, “fratello maggiore” di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I – secondo quanto dice il Patriarca» (Lic. Elias Crisostomo Abramides, Buenos Aires, Patriarcato ecumenico di Costantinopoli).
Armeni
STATI UNITI «Tutti i cristiani possono essere fieri di lui» (Fr. Khatchadourian, parroco a Los Angeles).
Luterano-Evangelici
GERMANIA «Giovanni Paolo II nei suoi discorsi e Lettere apostoliche partiva sempre dalla Sacra Scrittura, ciò lo rendeva vicino a noi. E’ da ammirare inoltre l’apertura del Papa verso i Movimenti e nuove comunità ecclesiali» (Pastore Gottlob Hess, Fraternità di vita comune). «In misura crescente si è avvertito che Giovanni Paolo II voleva accelerare il processo ecumenico. Per lui l’ecumenismo non era marginale: ne ha dato una testimonianza avvincente» (Walter Pollmer, Fraternità della Croce). «Sono riconoscente a Giovanni Paolo II per la sua antropologia – profondamente biblica – che fa giustizia all’uomo» (Günter Rattey, Fraternità della Croce). «Dopo l’incontro storico del Papa con i Movimenti ecclesiali nel 1998, l’affermazione di Giovanni Paolo II che la dimensione carismatica – di cui i Movimenti sono un’espressione significativa – e la dimensione istituzionale siano coessenziali alla costituzione della Chiesa, ha dato un impulso all’ecumenismo spirituale. Quando alcuni responsabili di movimenti evangelici in Germania sono stati informati di questo evento hanno esclamato: “Allora il Papa ci ha capito!”» (Konrad Herdegen, YMCA Norimberga). «Con immensa gratitudine volgiamo il nostro sguardo agli anni passati apprezzando le iniziative del Santo Padre che hanno condotto alla testimonianza meravigliosa dell’evento di Stoccarda “Insieme per l’Europa, 8 maggio 2005”» (Helmut Nicklas e Gerhard Pross). GUATEMALA “Questo uomo è veramente un santo”. (Edna Cardona de Morales)
Luterani-Svedesi
SVEZIA «La sua testimonianza più significativa forse è stata quella di questi ultimi anni e queste ultime settimane, quando ha portato la sua debolezza fisica con un amore continuo per il suo popolo e la sua Chiesa. Così ci ha dato un esempio ed un modello… Con grande gratitudine tutta la cristianità potrà testimoniare che il Papa veramente ha vissuto per la gloria di Dio con la sua fede, la sua convinzione e la sua pietà» (Arcivescovo emerito Gunnar Weman).
Riformati
SVIZZERA «Nella sua vocazione unica è stato anche per noi fratello e padre, un modello con il suo coraggio nell’agire e parlare solo secondo il pensiero di Dio. Incarnava per questo nella società in modo cristallino la nostra coscienza cristiana» (avv. Kathrin Reusser, Zurigo). ROMANIA “Ho avuto la fortuna di incontrarlo alcune volte di persona, seppur brevemente. Indimenticabile un’udienza in piazza s. Pietro almeno 20 anni fa, dove eravamo con un gruppo di partecipanti ad un incontro ecumenico del Centro “Uno” del Movimento dei Focolari. Eravamo in prima fila; il Papa passò e riconobbe il nostro gruppo. Gli dico: “Noi crediamo che l’unità della Chiesa verrà”. Il Papa risponde “Magari!” e va avanti. Io, con voce più forte: “Siamo convinti!”; lui si ferma, si volta ancora, ci guarda e dice: “Dovete farla voi!” Dovete farla voi. L’unità della Chiesa era certamente una delle sue passioni più grandi. La strada dell’unità ha bisogno di un soffio forte dello Spirito Santo alla base, nel popolo. E’ questo che ho sentito dietro le sue parole. E’ una sua consegna che ha dato a tanti in molti modi. (prof. Stefan Tobler, Sibiu)
Anglicani
USA «E’ stato veramente un leader affascinante. Ha affrontato argomenti che nessun altro voleva affrontare. Non sempre sono stato d’accordo su tutto, ma non ho mai messo in dubbio la sua fede vera, il suo desiderio di andare verso gli altri e di cercare il bene andando al di là di differenze dottrinali. Ci lascia un’enorme eredità» (Rev. Chuck Kramer, Presidente dell’Associazione Ecumenica del Clero, Hyde Park, New York). «Mi ha incoraggiato a vivere una vita migliore» (Dott. Shirley Jones, Albany, New York). URUGUAY “Viviamo con voi questi momenti con la preghiera ed il cuore, per questo grande Papa che ha lavorato tanto per l’unità” (vescovo Miguel Tamayo). GRAN BRETAGNA “Il Papa: ha avuto un ruolo molto importante anche a livello ecumenico. Ha fatto un grande cambiamento, ha vissuto il papato con un’autorità mondiale. Quando ha raccolto i leaders delle varie religioni, si e’ visto in lui un Pastore universale. Quindi questa sua figura e’ molto più accettabile che non la figura del papato nel passato”. (Rev. Callan Slipper, delegato ecumenico della diocesi anglicana nel nord ovest di Londra)
Metodisti
SUDAFRICA «Personalmente io sento una grande gratitudine per il Papa…per quanto ha fatto per l’ ecumenismo. Qualche anno fa ho avuto l’occasione di salutarlo a Roma e da allora ho sentito che Papa Giovanni Paolo II non apparteneva solo alla Chiesa Cattolica, ma è di tutti noi. Penso che ha compiuto pienamente il disegno di Dio su di lui» (Em Beardal, volontaria). «Dopo essere stato l’anno scorso all’Angelus in Piazza San Pietro, con mia moglie abbiamo scoperto profondamente, in una “luce nuova” la figura del Papa. Da allora abbiamo sempre pregato per lui. Negli ultimi giorni lo abbiamo accompagnato recitando il Padre nostro, la preghiera dell’unità» (dr. Welile Shasha – direttore dell’OMS per il Sud Africa). USA «Non trovo parole… ma certamente è nei nostri pensieri. Una delle sue eredità degne di ricordo, e che apprezzo particolarmente, è il costante impegno a costruire ponti per il dialogo con altri cristiani e con membri di altre religioni» (pastore Jim Moore, Hyde Park, New York.)
Presbiteriani
BRASILE «Un grande essere umano! Lo ammiro per il suo lavoro per la pace» (Pastore Marcio Moreira – San Paolo).
Mennoniti
GUATEMALA «Ringraziamo il Signore per la vita di Giovanni Paolo II, e le sue vedute per rinforzare il dialogo ecumenico, per uscire dallo scandalo della divisione e insistere sull’urgente bisogno dell’unità dei cristiani» (prof. Mario Higueros).
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