Movimento dei Focolari

L’audience più alta, senza rinunciare ai valori

Giu 14, 2000

E. H. produttore televisivo, vive e lavora in Belgio, realizza programmi di vario genere, dallo sport all’intrattenimento. La sua azienda produce sia per le reti nazionali di Belgio e Olanda, sia per emittenti regionali. In questa esperienza racconta di un programma rivolto alle fasce giovanili, nel quale - nonostante il timore del cliente di un crollo di audience - sono stati affrontati argomenti profondi e impegnativi. La scelta è stata premiata con l'audience più alta.

Produciamo programmi televisivi per le reti nazionali di Belgio e Olanda e per emittenti commerciali. Sin dall’inizio abbiamo scelto di fare programmi di generi molto vari, cioè dal divertimento ai reportage, programmi per giovani, programmi di giochi, e ultimamente anche programmi religiosi. Ci interessa il pubblico più vasto possibile, perché la gente guarda tanta televisione e ne resta influenzata. Per questo motivo è importante fare programmi anche di intrattenimento, ma non per questo scadendo in qualità. Alcune nostre produzioni raggiungono durante l’anno l’audience più alta. In questo momento lavoriamo in 25 persone fisse, più una trentina di free lance (registi, cameramen, tecnici, ecc.). Da sempre nella Sylvester Productions abbiamo cercato di lavorare insieme, ascoltandoci reciprocamente, valorizzando le idee di ciascuno, e con molto rispetto per il pubblico, per i produttori e per l’intero sistema dei media. Nella produzione dei program mi miriamo ad un’alta qualità, come contenuto e come forma. Ad esempio, “Stop! Contatto” è un programma per ragazzi che abbiamo realizzato per una emittente nazionale belga. In ognuna delle 26 trasmissioni sono stati intervistati un ragazzo e una ragazza quindicenni, riguardo alla loro vita. Questi giovani non si conoscevano tra di loro. In un secondo tempo, insieme al presentatore, si confrontavano in una sfida reciproca. Per noi era molto importante l’intervista iniziale per poterli conoscere meglio. Una delle nostre collaboratrici si era accorta con sorpresa che i giovani mostravano anche interesse per argomenti più profondi, come la morte, la fede in Dio, ecc.. Avrebbero discusso di queste cose, ma spesso non trovavano con chi parlarne. L’emittente riteneva che trattare questi temi fosse troppo serio per un programma rivolto ai giovani; pensava che ci sarebbe stato un crollo dell’audience. A noi sembrava impor tante invece dare questa opportunità ai ragazzi. Abbiamo insistito con la direzione e, attraverso un dialogo approfondito, abbiamo ottenuto di poter trattare questi argomenti. E l’audience è stata superiore al previsto. Sono stato particolarmente felice che quest’idea non fosse stata lanciata da me, ma da una collaboratrice giovane, cresciuta nel clima della nostra azienda.

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