25° della Mariapolis Victoria: un bilancio

 

Il sito internazionale dei Focolari ha pubblicato una bella sintesi di questo giubileo d’argento.
Ecco il link a cui vi rimandiamo:

https://www.focolare.org/news/2017/11/30/costa-davorio-25-anni-di-pace/

Quello che resta da fare è forse un primo bilancio e intravvedere le prospettive che un tale avvenimento apre.
Inoltre vogliamo pubblicare i messaggi di sostegno ricevuti dalle autorità, primo tra tutti e assolutamente inaspettato, quello da papa Francesco. Una carrellata di foto ci premetterà di rivivere le emozioni di quei tre giorni (17-18-19 novembre 2017).

Prima di tutto: chi ha partecipato all’evento?

Gisela e Augusto Nei primi due giorni erano presenti 200-300 persone, mentre alla Messa solenne e al pranzo di festa di domenica 19 novembre, circa 600 persone. In gran parte venivano da Man e dai villaggi vicini (una forte delegazione di Glolé), ma anche da altre città della Costa d’Avorio come Touba, Daloa, Tiebissou e una buona rappresentanza venuta da Abidjan.
Poi delle delegazioni estere: dal Burkina, dal Togo, dal Benin, dal Camerun, dal Kenya. Le altre due cittadelle dell’Africa erano rappresentate (Mariapolis Piero in Kenya e Fontem in Camerun).
Dall’Europa c’era una buona delegazione dalla Svizzera e dalla Francia e dall’Italia, tra cui Juanita Majury et Joseph Assouad, inviati speciali da parte di Emmaus, presidente del Movimento.

Soprattutto erano attesi i pionieri di questo centro, con altri che durante questi 25 anni vi hanno contribuito: Gisela Lauber e Augusto Parody, P. Charles Landreau, Salvatore Ignaccolo (venuto da Lomé con Bernadette Ngabo), Carlo Reggi, Isabelle Catzeflis, Triphonie Barunwete, Etienne Kenfack , P. Beda Baumgartner, P. Sylvestre Sanou, Chris Bilong, Damase Djato e altri.

 

Il bilancio dei tre giorni è senz’altro positivo.

Il programma ha portato i presenti a conoscere la vita e le attività del centro e a ripercorrere i suoi 25 anni di storia, nella quale il periodo della guerra – con la decisione di restare e l’accoglienza ai rifugiati – è stato assolutamente significativo. Ma il giubileo è stato anche uno specchio di come la città, la regione, la gente vede l’apporto della Mariapoli Victoria. I diversi messaggi pervenuti e le autorità che hanno preso la parola ci hanno confermato che la via della fraternità è non solo percorribile, ma è attesa come un grande dono!

pionieriDi grande speranza, partecipazione e vivacità sono stati i due momenti dedicati ai giovani: la finale del torneo di calcio e lo spettacolo di sabato sera.
Il culmine forse, come valore simbolico, è stato l’inaugurazione della stele che dà il nome alla piazza centrale del centro “place de la fraternité universelle”. Stele su cui si erge un dado (che può ruotare) sulle cui facce si leggono i punti dell’arte di amare. Un monumento che ricorda agli abitanti e a chi passa (tra il resto oltre 1000 bambini più volte al giorno) che la fraternità si conquista mettendosi ad amare, senza fermarsi mai.
Questa stele dice la realtà e la missione della Mariapoli Victoria e rimarrà a ricordarne il giubileo.

 

Prospettive.

La festa si sa è bella, ma finisce.
Ora bisogna continuare sviluppando il seme che Dio ha messo qui: con le attività sociali (centro medico e nutrizionale) e lavorative (con l’inserimento di giovani), le attività di formazione, continuare il “laboratorio giovani” (sport, musica…) e sviluppando l’accoglienza.

 

P1040895_risultato Sviluppare le attività di formazione spirituale e umana, con i seminari per giornalisti, imprenditori e politici; corsi per insegnare l’informatica e creare siti web, per insegnare le lingue e chissà cos’altro in futuro. Veramente un centro di formazione globale.

 

Sviluppare l’accoglienza per gruppi, per insegnanti e famiglie, per persone di passaggio che possano fare un’esperienza di una o più settimane al centro per riposare e imparare a vivere la fraternità universale.

 

Il centro che con l’occasione del giubileo ha approfittato per “vestirsi a festa” vorrebbe, appena ci saranno i mezzi, dotarsi di una sala incontri più grande e di una sala ristorante con annessa cucina.

 

Anche le strutture, l’armonia degli ambienti e la cura della natura sono al servizio dell’accoglienza che Maria (Mariapoli = città di Maria) vuole offrire qui, alla Mariapoli Victoria.

 

 

 

 

 

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